Pro:   Irriverente al punto giusto, sfidante quanto basta e divertente in modo esagerato.

Contro:  Manca una linea strategica: ma solo gli hard gamers noteranno il dettaglio.

Consigliato a: Astenersi persone serie e mancanti di senso dellll’umorismo. Per tutti gli altri è un buon gioco di carte.

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Valutazione Globale
Realizzazione
Giocabilità
Divertimento
Longevità
Prezzo
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Se mai un giorno aprirete un Portale Ludico, ricordatevi che dovrete affrontare (almeno) due insidie: gli attacchi “brute force” degli hacker e chi cerca di convincervi ad aiutarli a supportare la loro campagna di “crowdfunding” per giochi più o meno improbabili. Entrambe le insidie si basano sullo stesso principio: quantità enorme di comunicazione inutile!

Il destino ha voluto che i ragazzi di Deus Games abbiano la sede vicino ad una delle nostre “redazioni”. Così una sera hanno letteralmente bussato alla nostra porta: “Ciao. Abbiamo un gioco di carte sul tema Pecore contro Capre: ci supportate?

Il loro entusiasmo, la voglia di fare, la determinazione a dare vita ad una start up in un momento economico così difficile ci hanno convinto a non sbattere la porta.

Abbiamo iniziato a giocare a Sheep Happens: da quella sera Balena Ludens supporta, gratuitamente, il crowdfunding del gioco con una esposizione senza precedenti. Nelle prossime righe cercheremo di spiegarvi perché persino il nostro banner di testa è stato invaso da pecore e capre!   

I ragazzi di Dues games hanno dichiarato guerra alla solitudine da “device elettronico”: ogni giorno vengono buttate al vento centinaia di vite umane se si sommano i minuti che ciascuno di noi passa davanti agli schermi di telefonini, tablet, computer e consolle di giochi.

Un gioco di carte tradizionale per meccaniche: ma aprendo il recinto degli ovini scopriremo che.....

Un gioco di carte tradizionale per meccaniche: ma aprendo il recinto degli ovini scopriremo che…..

La loro start up nasce col preciso intento di spingere le persone, e in particolare i più giovani, a spendere il proprio tempo divertendosi insieme in maniera semplice e genuina: Sheep Happens è la loro prima arma di divertimento di massa concepita a tale scopo.

Nell’universo di Sheep Happens sterminate orde di capre dallo sguardo folle proveranno in tutti i modi a sconfiggere e catturare i loro atavici nemici: le pecore!

Impresa tutt’altro che semplice dato che le inermi creature sono sempre sorvegliate con occhio vigile da  pastori disposti a tutto per salvare il proprio gregge.

Se state pensando “tutto questo è demenziale!”, siete fuori strada. il concept dell’ambientazione nasce durante un viaggio degli autori. “Sotto il cielo di Irlanda” (Massimo Bubbola ci perdonerà la maldestra citazione della sua famosa canzone) da secoli si combatte una silenziosa guerra tra pastori, capre e pecore…

LA carta "steccato instantaneo liofilizzato" sembra uscito da un catone animato di Willy il Coyote e Bip Bip.

LA carta “steccato instantaneo liofilizzato” sembra uscito da un catone animato di Wile E Coyote!

Nelle sere spese nei pub di campagna a bere birra conversando con i pastori locali emersero infatti le lamentele di questi ultimi. Pare che lo sport nazionale delle capre irlandesi sia quello di molestare i recinti delle pecore, fino a demolirne qualche pezzetto. Le pecore, dal canto loro, possono resistere a qualsiasi tentazione meno quella di fuggire da una falla del recinto, a prescindere dalla causa che l’ha provocata.

E’ stato quindi sufficiente calcare un poco la mano con una veste allegra e una vena comico/demenziale per dar vita ad una bizzarra lotta: Sheep Happens fa dell’ironia e dell’irriverenza i suoi punti di forza.

Le citazioni si sprecano e perciò ci ritroveremo a scagliare Jabba the Goat contro i nostri nemici sperando che gli stramaledetti Goat Busters non vanifichino il nostro attacco.

Entrambi gli schieramenti infatti sono guidati da impavidi, quanto improbabili, condottieri dotati di terribili abilità. Leader e Boss sono tutti caratterizzati da artwork unici,che traggono spunto da film, musica, fumetti ed altro ancora.

I Leader sono pecore con capacità straordinarie, una strana passione ad identificarsi nei supereroi (vedasi Baatman o Ironsheep) e gusti musicali piuttosto discutibili (tipo Back Sheep Boys), e rappresentano l’ultima linea di difesa dell’intero gregge.

I Boss invece  sono Capre dal disarmante potere distruttivo, e con le loro abilità sono in grado di sbaragliare anche le difese più solide (Goatzilla docet).

Jabba the goat e 2 carte capre .. un temibile esercito d'assalto.

Jabba the goat e 2 carte capre… un temibile esercito d’assalto.

Attenzione però, perché dietro all’aspetto satirico del gioco si nasconde un’interessante meccanica che innesca tattiche interessanti che, seppur concepite per essere alla portata di tutti, contribuiscono a dare al gioco una certa profondità.

Unboxing

Sheep Happens si presenta con un mazzo corposo,108 carte divise in Pecore/Leader, Capre/Boss, Trappole e Pergamene.

Queste ultime rappresentano “azioni speciali” che potranno essere giocate direttamente dalla mano del giocatore, e i cui effetti si riveleranno utili sia per attaccare che per difendere.

Nella confezione sono presenti anche delle “Carte aiuto” che da un lato riassumono  le fasi da cui è composto un turno e dall’altro illustrano gli spazi disponibili della “Plancia di Gioco”, il campo di battaglia dove ogni giocatore dovrà disporre il proprio gregge e le proprie difese organizzandole in modo da poter sostenere gli attacchi nemici.

Oltre alcune tradizionali “carte evento” troviamo anche i “Segnalini Pastore”. Sono anch’essi rappresentati da semplici carte e ne troviamo disponibili una per giocatore.

Durante la partita, se il segnalino è attivo, il pastore farà la guardia al vostro gregge, e perciò per gli altri giocatori non sarà possibile attaccarvi. Purtroppo per voi si tratta di pastori narcolettici, che passeranno gran parte del proprio tempo a dormire.

Dettaglio

Per essere un semplice gioco di carte, il posizionamento dei componenti sul tavolo è molto curato.

Il pastore, infatti, si attiverà soltanto quando una o più delle vostre pecore sarà stata catturata, per poi tornare immediatamente a dormire all’inizio del vostro turno successivo, immemore dell’accaduto.

La grottesca e divertente modellazione del pastore nasconde un accorgimento molto importante in termini di gioco: evita i tipici accanimenti dei giochi di carte multiplayer contro il giocatore più debole!

Setup

Prima di iniziare a giocare è necessario stabilire quanti punti saranno necessari per vincere la partita. I punti non sono altro che le pecore soffiate ai vostri nemici ,che andranno posti coperti in plancia nell’apposito spazio.

Il regolamento offre due opzioni, 3 e 5 punti, indicando la durata media della partita (rispettivamente 30 e 60 minuti) a seconda del punteggio scelto.

Inizialmente, ogni giocatore pesca 5 carte. Durante il primo turno il vostro pastore, fresco fresco di assunzione, sarà attivo e vi permetterà di disporre le prime pecore sulla plancia senza la preoccupazione di essere attaccati.

Per questa ragione, abbiamo incluso il primo turno di gioco all’interno del capitolo “setup”: per quanto la fortuna possa incidere un poco, a determinare la posizione di inizio del gioco non è il fato ma la vostra capacità di sapersi arrangiare con ciò che si ha.

Sulla vostra plancia non potrete disporre più di 3 Sheep e 1 Leader che piazzerete scoperte sul terreno. Per proteggerle avrete a disposizione fino a 2 Trappole che andranno poste, coperte, negli appositi spazi.

Come tutte le trappole che si rispettino, scattano (vengono rivelate) quando siete sotto attacco: presto inizierete a temerle ma soprattutto inizierete ad apprezzarne la capacità di creare divertenti colpi di scena.

Davanti al vostro gregge, avrete a disposizione tre Slot per i “recinti”, la prima linea di difesa dagli attacchi caprini.

Qualsiasi carta presente nella vostra mano può diventare un recinto, basta semplicemente giocarla coperta negli appositi spazi.

Sheep Happens adotta quindi un comune per quanto semplice concetto di “carta multifunzione”, che permette di liberare la propria mano da carte che al momento non riteniamo indispensabili.

Il gioco

L’inizio dell’agone vero e proprio mostra la mancanza più grave del gioco: l’assenza di una linea strategica. Il primo attacco mostra infatti più di tutti gli altri la vera natura “cogli l’attimo” della game experience.

Le nostre azioni saranno d’ora in avanti legate a cercare la preda più facile o il miglior sfruttamento delle carte che si hanno in mano, in modo abbastanza “greedy”. Visto il pubblico a cui si rivolge il gioco, non è poco, anzi è più che sufficiente: ma ai veterani forse sarebbe stato opportuno offrire qualche obiettivo nascosto in grado di alimentare una trama strategica un poco più sofisticata.

Il turno è diviso nelle seguenti fasi :

Pastore: se attivo, il corrispondente segnalino viene disattivato e il giocatore diviene ora vulnerabile agli attacchi.

Rifornimenti: il giocatore pesca un numero di carte dal mazzo fino ad arrivare ad un numero pari a “3+ 1 carta aggiuntiva per ogni pecora e Leader disposti sulla propria plancia”. Benché possa apparire macchinoso in realtà il sistema è abbastanza semplice da padroneggiare: un paio di mani è verrà del tutto naturale.

Da un punto di vista tattico, dobbiamo cercare di piazzare quante più pecore possibili sulla nostra plancia, perché ciascuna di essa permette di aumentare il numero di carte pescate nel turno successivo. D’altra parte più ricco è il nostro gregge più questo è appetibile per le orde (si fa per dire…) di capre avversarie.

Come se non bastasse, terminare il proprio turno con poche carte in mano  garantisce un ampio turnover alla pesca successiva, incrementando perciò le possibilità di pescare capre da scagliare contro i vostri avversari. Al contempo però con un numero di carte ridotte a disposizione sarete, finché la mano non torna a voi, più vulnerabili e i vostri avversari sanno che con poche carte in mano è più difficile fare brutte sorprese.

Difesa: in questa fase vi dedicherete a riempire la vostra plancia, organizzando le difese nel modo più opportuno. Le trappole si rivelano particolarmente efficaci, perché essendo coperte vi danno l’opportunità di cogliere di sorpresa i vostri avversari. Forti o deboli poco importa: i vostri avversari ci penseranno due volte prima di attaccarvi.

D-Day in salsa ovina: un attacco di 3 carte capra e un leader contro una difesa quasi interamente schierata: 3 steccati, 2 trappole 1 leader e 2 pecore!

D-Day in salsa ovina: un attacco di 3 carte capra e un leader contro una difesa quasi interamente schierata: 3 steccati, 2 trappole 1 leader e 2 pecore!

Attacco: fino a questo momento avete vestito i panni del pastore intento a badare al proprio gregge. Ora è il momento di tirare fuori la capra che è in voi!

Scegliete un avversario con il segnalino pastore disattivato e attaccatelo disponendo le capre presenti nella vostra mano davanti alla sua plancia.

In questa fase il gioco si trasforma in un faccia a faccia: Mentre attaccante e difensore se le danno di santa ragione, gli altri non possono interferire in alcun modo.

Questo sistema rende i combattimenti meno caotici, rispetto ad altri giochi simili, ed impedisce che i giocatori infieriscano tutti insieme su un unico avversario. L’altra faccia della medaglia è che, in alcuni casi, i tempi morti si fanno un poco sentire: basta però una sana immedesimazione nella pugna per passare piacevolmente  il tempo.

A meno che le vostre capre non siano del tipo “volante”, prima di potersi accanire sulle pecore, le capre dovranno abbattere la prima difesa passiva che incontrano sulla loro strada: i recinti.

Ebbene sì, nell’universo di Sheep Happens le capre, perlomeno alcune, hanno grandi ali simili a quelle di un pipistrello che permettono loro di svolazzare impunemente sopra i recinti per abbattersi direttamente sugli ovini del proprio avversario.

Comunque, una volta distrutti o sorvolati i recinti, le nostre Capre dovranno vedersela con il gregge nemico. I giocatori si alternano a giocare carte fino a che entrambi non si dichiarano soddisfatti. A quel punto si passa a “Risolvere l’attacco” determinando l’esito dello scontro.

Pecore e capre hanno rispettivamente un valore di difesa e di attacco che servono per determinare le sorti dello scontro. Non c’è limite al numero di capre con cui l’aggressore può attaccare.

E’ il momento di usare anche le abilità di Boss e Leader, scoprire delle trappole, e giocare, dalla propria mano, Pergamene di attacco o difesa.

Quando, di comune accordo, i giocatori iniziano a calcolare l’esito passano a rimuovere i recinti e le capre “non volanti” necessarie ad abbatterli. Si calcola poi la somma complessiva dei valori di attacco delle capre sopravvissute ai recinti. Se è superiore al valore di difesa delle pecore l’attacco va a buon fine.

Sheep Happens: a noi è piaciuto.

Sheep Happens: a noi è piaciuto.

In questo caso, la capra con il più alto valore di attacco viene scartata mentre la pecora col valore di difesa più basso viene catturata e diventa un punto, che l’attaccante pone coperto sulla propria plancia.

Successivamente l’attacco prosegue con le carte ancora in gioco, ricalcolando i valori di difesa e di attacco. Se il valore di attacco è ancora superiore a quello di difesa allora un’altra pecora verrà catturata sempre secondo le modalità spiegate sopra e così via.

Se invece fosse la difesa a prevalere tutte le capre attaccanti verrebbero scartate.

In ogni caso quando il valore di attacco delle capre è inferiore al valore di difesa delle pecore o quando non ci sono più pecore da rubare il combattimento termina e tutte le carte impiegate nello scontro vengono scartate.

I Boss caprini sono importantissimi per scardinare le altrui difese. Grazie al valore d’attacco elevato, ed alle devastanti abilità in loro possesso, sono spesso l’ago della bilancia che determinerà le sorti dello scontro.

Perciò pianificate attentamente i vostri attacchi, perché una buona combinazione di Boss e Pergamene può farvi ottenere fino a circa 3 punti nel corso di un singolo combattimento. Considerate che nel gioco standard servono 5 punti per vincere: a Sheep Happens il “colpo gobbo” è sempre possibile, e questo alza di parecchio il livello di suspance di una partita.

Bottom line

Secondo noi Sheep Happens è un buon gioco, con una grafica accattivante e disegni ben realizzati che strappano più di un sorriso.

Le meccaniche sono solide, ben rodate e risulta evidente lo sforzo fatto dai creatori per offrire un prodotto alla portata di tutti, senza però risultare banale.

Ecco perché abbiamo deciso di supportare “tout court” Sheep Happens. Il crowdfunding ci ha abituato a realizzazioni faraoniche che spesso arrivano sui tavoli dei giocatori senza l’adeguato playtesting. In Sheep Happens è invece palpabile il peso delle decine di sessioni di gioco a cui è stato sottoposto in fase di sviluppo e messa a punto. Deus Games ha visitato ludoteche di tutta la regione e frequentato fiere di settore per far provare questo gioco: i risultati si vedono.

Il gioco mostra una componente tattica di tutto rispetto, condita da un sano agonismo  “faccia a faccia” che ne fa un ottimo filler per i gamers e un buon modo di passare una mezz’oretta in allegria per chiunque.

I creatori hanno deciso di dare a chiunque sia interessato la possibilità di scaricare la version P&P del gioco in maniera completamente gratuita dall’apposito link presente sulla pagina della campagna kickstarter. Se avete voglia di tagliare ed imbustare, dategli una possibilità: quando mai avrete di nuovo la possibilità di cimentarvi con capre da combattimento volanti?

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