Pro: Rapido e veloce nella prima parte del turno, semplice e divertente nella seconda parte.
Contro: E’ un gioco per bambini con qualche tabella. Inevitabile qualche micro barriera. La grafica è bella o pulita ma non “buca gli schermi”.
Consigliato a: Tutti gli amanti del gioco cooperativo. Per gli adulti un simpatico filler, per i bambini un ottimo strumento per affinare la logica.
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Realizzazione | |
Giocabilità | |
Divertimento | |
Longevità | |
Prezzo |
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Idoneità al solitario: elevata
Incidenza della fortuna: discreta
Idoneità ai Neofiti: elevata
Carrotia è un gioco cooperativo dove i partecipanti (da 1 a 6) sono impegnati a demolire lo stereotipo del coniglio quale animale fin troppo mite e “buono” solo in casseruola. Per poter entrare nel ristretto olimpo dei “conigli coraggiosi” al pari di Bugs Bunny e Roger Rabbit, il nostro aspirante eroe dovrà raccogliere un gran numero di carote. Per riuscire nel suo intento, dovrà superare le insidie di un intricato labirinto e i pericoli disseminati da dispettosi volatili.
Unboxing
Non porremo l’accento sui piccoli difetti riscontrati, in quanto è stata messa a nostra disposizione una copia di pre-produzione: il gioco tenterà di raccogliere i finanziamenti necessari tramite Kickstarter e ci sarà tempo per definire il layout finale. Il materiale risulta comunque ben realizzato e presente in gran quantità, al punto da riempire quasi completamente la scatola di gioco (che è comunque di dimensioni medio-piccole).
Le carte “missioni” sono suddivise in tre piccoli mazzi, uno per ogni round della partita. La struttura di queste carte non cambia, a variare è soltanto la crescente difficoltà delle missioni proposte.
Le tre clessidre, che serviranno a gestire la fase “temporizzata” di ciascun round, sono anch’esse progressive: quella del primo turno conta 30 secondi, le altre un tempo via via crescente.
Sei carte rappresentano altrettanti conigli (“bandito”, “mummia” “vampiro”, ecc.). Ognuna di queste contiene un’abilità speciale (vedi foto) che potrà essere utilizzata solo una volta per round. Queste abilità contribuiscono a dare longevità, ma al tempo stesso rappresentano una piccola difficoltà per il principale target del gioco, ovvero i bambini dagli 8 anni in su.
6 dadi personalizzati e 6 pedine servono a modellare altrettanti antipatici uccelli. Ogni dado gestirà il movimento della pedina del medesimo colore.
Il contenuto più voluminoso e importate sono le 40 tessere in cartoncino spesso, che assomigliano a tal punto a quelle di “Labirinto Magico” da non richiedere ulteriori descrizioni, confidando sul fatto che almeno una volta nella vostra vita abbiate giocato al popolare bestseller della Ravensburger.
Il gioco
Prese la clessidra e le carte missione attinenti al primo round, distribuite equamente fra i giocatori un numero di tessere di poco superiore a quello necessario per completare il primo labirinto (composto da 9 caselle) . Ad esempio, bisogna distribuire 10 tessere per il gioco in solitario e 4 per la partita con 3 giocatori.
Le regole provvisorie in nostro possesso non spiegano come queste tessere debbano essere acquisite. La soluzione meno impegnativa dal punto di vista della profondità di gioco prevede che le tessere vengano acquisite senza essere viste, pronte per essere pescate casualmente una ad una.
In alternativa, il giocatore può piazzarle davanti a se in bella vista, in modo da poter scegliere liberamente di volta in volta quale utilizzare. Nel dubbio, abbiamo provato Carrotia in entrambe le versioni e il risultato finale è comunque buono: il gameplay risulta simile perché il tempo a disposizione per scegliere le tessere da piazzare è davvero poco.
È tutto pronto per iniziare. Viene quindi pescata una carta obiettivo che mostra una griglia di 9 spazi dove viene indicato come piazzare:
- 3 o 4 pedine “carote” (i nostri unici veri obiettivi del gioco);
- 1 pedina “uccello” (che viene scelta a caso e piazzata coperta);
- un punto di ingresso e uno di uscita.
Dopo aver osservato bene la disposizione proposta dalla carta obiettivo, si capovolge la clessidra del primo round: i giocatori si alternano in turni sequenziali, dove scelgono il più velocemente possibile una tessera da piazzare.
Non si possono aggiungere tessere in modo tale da creare vicoli ciechi e le tessere piazzate non possono formare griglie diverse da 3×3. È invece possibile sostituire una tessera piazzata in precedenza. Quest’ultima viene rimessa a disposizione del giocatore che ha operato la sostituzione.
Quando la clessidra dice “stop”, i giocatori devono verificare di aver costruito un labirinto completo (9 tessere). È inoltre necessario verificare che sia stato creato almeno un percorso legale che colleghi il punto di entrata a quello di uscita. Per ogni mancanza riscontrata, verrà aggiunto un ulteriore uccello e la mappa verrà “riparata” facendo i ritocchi necessari.
Veniamo ora alla seconda parte del round: la grande pedina coniglio fa il suo ingresso dal punto prestabilito e, a turno, ogni giocatore compie due azioni.
Per prima cosa sposta di una casella il coniglio, avendo cura di non tornare nella casella da cui proveniva nel turno precedente. Se, grazie al movimento, entra in una casella dove è presente una o più carote, il coniglio se ne impossessa.
Dopodiché lancia i dadi di ogni uccello presente sulla mappa. Gli antipatici pennuti muovono come indicato dal risultato del dado del proprio colore: in una delle quattro direzioni (sopra, sotto, destra o sinistra) o direttamente su una carota (a scelta dei giocatori) o, infine, direttamente nella casella del coniglio.
La vera differenziazione fra gli uccelli non è tanto nel movimento, ma nella gestione degli eventi nel caso in cui incontrino carote e coniglio. C’è chi sposta le carote, chi fa perdere tempo al coniglio, chi ruba le carote già raccolte e chi distrugge quelle ancora sul tabellone. Insomma, introducono un forte elemento casuale in una meccanica altrimenti molto deterministica.
Per familiarizzare con il gioco insieme ai più piccoli, forse è meglio introdurre i diversi tipi di uccelli un poco alla volta: quando avranno imparato bene come comportarsi per evitare i danni maggiori, potrete introdurre nuove tipologie di pennuti.
In questa fase, la verve cooperativa è piuttosto debole e l’avvento di un leader dominante è una possibilità concreta. Le decisioni da prendere sono semplici e alla portata dei più piccoli: per loro, questa fase può rappresentare un buon esercizio di pianificazione, ma solo se gli adulti non danno consigli!
Nel primo round si dispone di 10 mosse per raggiungere l’uscita. In caso di insuccesso entro i limiti di tempo previsti, si perderanno tutte le carote raccolte lungo la strada.
Siamo così giunti al secondo round. È necessario prendere la clessidra appropriata e scegliere una nuova missione. Questa seguirà le stesse regole di setup del primo round, tranne il fatto che ora deve essere creato un labirinto 4×4 con 2 uccelli e un numero di carote maggiore del precedente.
I giocatori prendono un numero di tessere labirinto seguendo gli stessi criteri del round precedente. La particolarità sta nel fatto che NON VIENE RIMOSSO il labirinto creato in precedenza. Così, benché la quantità di tessere da collocare (7) sia inferiore a quella del primo round (9), il tempo a disposizione dei giocatori è doppio, perché bisogna risistemare anche il labirinto preesistente.
Perfino le regole attinenti al movimento del coniglio sono identiche a quelle del turno precedente, anche se questa volta disporremo di più mosse per arrivare all’uscita.
Così anche il terzo round è del tutto simile al secondo (e quindi al primo!), anche se questa volta dovrà essere costruito un labirinto 5×5 con 3 uccelli e si disporrà di un numero ancora maggiore di mosse per raggiungere l’uscita.
Al termine del terzo round, i giocatori contano le carote raccolte e portate fino all’uscita durante tutti e tre i round. Il gioco propone dei benchmark che potrete variare senza difficoltà, per facilitare i più piccoli o complicare la vita ai più esperti.
Bottom line
Fino a 4 giocatori il gioco dà il meglio di sé: ebbene sì, lo abbiamo trovato gradevole anche in solitario. In 5 o 6 giocatori il contributo di ogni partecipante diventa davvero minimo e, quindi, il gioco risulta meno divertente e più caotico. Man mano si aumenta il numero di giocatori, il gioco assume sempre più i toni del party game, sia durante la creazione del labirinto che nella fase di movimento, perché qualche volatile dispettoso potrebbe rovinare i piani del gruppo, suscitando grasse risate.
Il gioco nella prima fase del round risulta un bel mix di azione -gioco a tempo- e logica, come ci si attende dai giochi di piazzamento tessere; più debole invece la seconda parte, fortemente influenzata dalla dea bendata e con un numero di scelte davvero molto basse.
Come già anticipato, il suo target è sicuramente il pubblico più giovane o comunque i giocatori occasionali. La longevità non ci è sembrata troppo elevata, ma certo è che il gioco sa regalare qualche mezz’ora (tanto dura una partita) intensa e divertente.
La grafica risulta bella e pulita, ma non troppo coinvolgente. Così ci sorge un dubbio molto soggettivo: quante copie potrebbe vendere questo gioco, con Bugs Bunny come protagonista e i suoi storici rivali (Duffy Duck, Silvestro, Taz… ) al posto degli uccelli? Probabilmente per fare di Carrotia un blockbuster da grande distribuzione sarebbe bastato il brand giusto e qualche semplificazione regolamentare, ma… questo è tutto un altro… con(s)iglio!
Autore: Malte Kühle
Anno: 2016
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