SINTESI
Pro: regole semplici ma in grado di regalare un piacevole intrattenimento anche ai giocatori più esperti.
Contro: rigiocabilità non elevatissima.
Consigliato a: i fan delle Cronache di Avel o a chi cerca un cooperativo con regole semplici e coinvolgente.
Realizzazione | |
Giocabilità | |
Divertimento | |
Longevità | |
Prezzo |
Idoneità al solitario: discreta
Incidenza della fortuna: buona
Idoneità ai Neofiti: elevata
Autore: Przemek Wojtkowiak
Grafica ed illustrazioni: Bartlomiej Kordowski
Anno: 2024
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INTRODUZIONE
Cari avventurieri il male incombe ancora sul regno di Avel… e nello specifico in un dungeon scoperto sotto al castello: pronti ad immergervi nelle profondità più oscure di Dungeon Legends?
Dungeon Legends è un titolo cooperativo stand alone, per 1-4 giocatori, che ci riporta nel regno di Avel. È ambientato dopo gli avvenimenti del “fratello maggiore” Le Cronache di Avel (del quale potete trovare la recensione sul nostro sito), ma è tranquillamente fruibile anche a chi non ha giocato il primo titolo. La localizzazione italiana è sempre a cura di Asmodee Italia.
Questo titolo si struttura sostanzialmente come un “tower defense”, dove dovremo frenare l’avanzata dei vari nemici verso il nostro castello, con l’aggiunta di obiettivi ambientati in base allo scenario intrapreso. Ogni personaggio utilizzerà un mazzo personalizzato, con la possibilità di un lieve deck building durante la partita, e tramite le carte giocate si potranno svolgere varie azioni.
COMPONENTI

I componenti di Dungeon Legends organizzati nella scatola.
La qualità dei componenti è davvero ottima: gli elementi in cartone sono spessi e resistenti, le plance degli eroi sono double layer, il “tabellone” di gioco è un playmat di ottima fattura, le carte sono di altissima qualità e il gioco vi fornisce tutte le scatoline (da assemblare) per tenere separati i vari componenti, garantendovi un‘organizzazione della scatola ottimale (con tanto di istruzioni su come riporre il tutto al suo interno).
Infine, “chicca” che merita la menzione di onore: alcune carte sono foil… FOIL! Caratteristica solitamente distintiva come sinonimo di qualità dei Trading Card Game, e che raramente si è vista esportata nei giochi da tavolo più tradizionali.

Le carte Foil di Dungeon Legends sono le carte che durante il corso della partita si potranno ottenere e aggiungere al proprio mazzo.
A controbilanciare l’altissima qualità dei componenti di Dungeon Legends, segnaliamo che il regolamento poteva essere scritto in modo più approfondito… Vogliamo essere chiari: le regole sono davvero molto semplici, ma qualche minimo dubbio potrebbe sorgere davanti all’introduzione davvero “essenziale” proposta dal manuale. Non è, ad esempio, chiarissimo se le icone presenti sulle carte possano essere accumulate per poi essere risolte insieme o se ogni carta giocata risolve singolarmente quanto riportato su di essa (informandosi sui blog online sembra che le icone si possano sommare).
L’arte sotto al castello di Avel
Le illustrazioni che caratterizzano i componenti di Dungeon Legends sono belle e funzionali. Di classica impronta fantasy, ma con i character realizzati in uno stile molto più “cartoonesco” rispetto alle classiche illustrazioni riconducibili a questo genere.
Tra le icone presenti nel gioco, alcune riportate sui mostri potrebbero risultare di non immediata comprensione. Fortunatamente, però, è presente un riassunto, nelle ultime pagine del manuale contenente gli scenari, anche se, ad essere sinceri, non estremamente esplicativo: ed è l’unico riferimento che avrete, in quanto sul manuale del regolamento non vengono spiegate.
CALARSI NELLE PROFONDITÀ DEL DUNGEON: IL SETUP DI DUNGEON LEGENDS
Il setup di Dungeon Legends è piuttosto rapido: grazie alla suddivisione dei componenti nelle varie scatoline, infatti, vi basterà prendere quelle dei componenti generali, quelle dei personaggi scelti e quelli dello scenario che vorrete affrontare.

Setup di Dungeon Legends.
La preparazione, quindi, è molto semplice: ogni giocatore sistema sulla sua plancia i componenti nella scatolina del suo personaggio, mescola le carte e ne pesca 5. Il resto dei componenti, provenienti dalle scatole generali e da quelle dello scenario vengono posti a fianco del playmat di gioco, salvo differenti indicazioni fornite dalle regole dello scenario stesso. Le carte degli “Oggetti Extra” vanno posizionate nello spazio ad esse dedicato, mentre occorre formare, unendo le Carte Universali (dei componenti generici) e le Carte Capitolo, il mazzo di gioco. La scatolina del capitolo scelto conterrà anche 6 carte Luogo da disporre negli appositi slot del playmat. Ogni capitolo, comunque, spiega nel dettaglio la propria preparazione, introducendo le nuove regole che la contraddistinguono.
SOPRAVVIVERE AL DUNGEON: IL FLUSSO DI GIOCO DI DUNGEON LEGENDS
In ogni partita di Dungeon Legends lo scenario scelto stabilisce degli obiettivi di vittoria e fornisce, grazie alle azioni uniche delle Carte Luogo, gli strumenti per conseguirli.
I giocatori si alternano quindi in turni finalizzati sia al raggiungimento degli obiettivi che al contrastare l’avanzata dei nemici verso il castello (estremo destro del playmat).
Potremmo idealmente suddividere ogni turno in due macrofasi, sebbene il manuale non preveda questa divisione: una prima fase dove il giocatore attivo svolge tutte le azioni che intende fare e una seconda dove pesca la prima carta dal mazzo di gioco (posto in alto a sinistra) e ne risolve gli effetti.
Partiamo col dire che le azioni intraprendibili dal giocatore attivo possono essere tutte svolte un qualsiasi numero di volte fintanto che se ne abbia la possibilità. L’unica azione a fare eccezione è l’azione di interazione con il luogo in cui si trova il nostro eroe, ovvero l’attivazione dell’effetto scritto sulla Carta Luogo. Ogni luogo, infatti, può essere attivato una singola volta per turno (questo vuol dire che potete svolgere comunque più azioni luogo per turno ma solo spostandovi in luoghi differenti, il vincolo è quindi sulla carta e non sull’azione in sé).
Le altre azioni disponibili sono: giocare una carta, risolvendone l’azione riportata sopra; scartare 3 carte qualsiasi per risolvere un “icona” a scelta tra il movimento, l’attacco corpo a corpo, uno scudo (che permette di difendersi) e guadagnare una Magipolvere (una sorta di mana spendibile in alcuni effetti); usare un’abilità disponibile sul tracciato abilità dell’eroe ed effettuare l’azione di un Folletto in nostro possesso.

Il riassunto delle icone: ogni icona garantisce un effetto differente. Ogni effetto, salvo se diversamente specificato, si risolve sempre nella colonna in cui si trova l’eroe. Alcune carte hanno due possibili effetti tra cui sceglierne, uno dei quali risulta la versione migliorata del precedente richiedendo, però, un costo in Magipolvere.
Quando il giocatore attivo ha terminato di svolgere tutte le azioni desiderate, pesca la prima carta dal mazzo di gioco. Le carte presenti in questo mazzo possono essere di due tipologie: Eventi, da risolvere semplicemente applicando gli effetti descritti, scartando poi la carta; o Mostri, da inserire nel primo spazio a sinistra del tracciato dei mostri. Nel caso questo spazio fosse già occupato da un’altro mostro, occorrerà farlo scorrere verso destra per liberare lo spazio. Questo “slittamento” si ripete a catena per ogni spazio già occupato. Attenzione perché una delle condizioni di sconfitta è che un mostro raggiunga il castello di Avel, e questo può succedere quando viene “spinto” oltre il sesto spazio.
L’altra condizione di sconfitta è se un giocatore deve pescare una carta dal mazzo di gioco, ma quest’ultimo è esaurito.
Non è invece prevista la sconfitta con la morte di un personaggio. Infatti, i nostri personaggi non moriranno mai realmente: la loro “vita” è in realtà una resistenza che se esaurita comporterà una sorta di respawn nello spazio del castello, con l’unica conseguenza negativa di dover pescare una carta aggiuntiva alla fine del turno.
L’unica condizione di vittoria, invece, è ovviamente il raggiungimento degli obiettivi dello scenario scelto.

Combattere i nemici:
Non è prevista una fase dove i nemici attaccano direttamente i nostri eroi. Dungeon Legends, infatti, ha un sistema di azione dei mostri in “risposta al fuoco”: i mostri possono infliggere danni agli eroi solamente quando vengono attaccati e a sancire gli eventuali danni sono le icone riportate sulla carta attaccata (La rivoluzione di alcuni effetti di gioco potrebbero comunque infliggere danni ai personaggi al di fuori di questa meccanica).
Molti dei nemici, quando sconfitti, permettono di ottenere delle ricompense, tra le quali delle nuove carte per ampliare il proprio mazzo eroe.
CONSIDERAZIONI
Dungeon Legends segue perfettamente le orme del suo predecessore, Le Cronache di Avel, e risulta un ottimo gioco. Sicuramente non stiamo parlando di un titolo “spacca cervelli”, ma comunque in grado di divertire e intrattenere con una modesta dose di pianificazione e coordinazione richiesta tra i giocatori.
Questo titolo ha meccaniche molto semplici e accessibili a chiunque. Quindi, lo consigliamo molto anche ai giocatori alle prime armi e ad un target più giovane.
La struttura narrativa alla base del gioco vi accompagna in tutte le partite. Gli scenari risultano, infatti, ben ambientati con particolari meccaniche ed effetti di carte in grado di coinvolgere il giocatore diversificando effettivamente molto gli scenari tra di loro.
Nonostante l’ottima ambientazione, non è assolutamente necessario aver giocato Le Cronache di Avel prima di questo titolo. Infatti, sebbene vengano fatti riferimenti agli accaduti del primo gioco, l’esperienza rimane totalmente comprensibile e godibile a pieno a prescindere dalla conoscenza della lore precedente.

Una partita a Dungeon Legends.
L’alea è sicuramente presente nel gioco, sia nella pesca delle carte, ma soprattutto nel collocamento casuale dei luoghi sul playmat di gioco. Alcuni luoghi sono, infatti, molto più centrali nel raggiungimento di determinati obiettivi e ritrovarseli vicini o lontani potrebbe impattare abbastanza il gioco e il suo grado di sfida.
Per quanto riguarda proprio la difficoltà nel raggiungere la vittoria, Dungeon Legends risulta tendenzialmente semplice, ma con una difficoltà crescente con il progredire degli scenari. Forse, in merito, si potrebbe inserire, come home rule, la morte di un personaggio come condizione ulteriore di sconfitta per innalzare il grado di sfida.
Se gli scenari risultano ottimi nella loro struttura, il gioco, però, pecca un po’ in longevità. Infatti, gli scenari presenti sono solamente 5 e, sebbene siano totalmente rigiocabili, una volta superati non è detto che un giocatore “medio” abbia voglia di intavolarli nuovamente.
Vogliamo comunque spezzare una lancia a favore di questo punto: il collocamento casuale delle stanze di ogni scenario garantisce una discreta variabilità allo stesso scenario.

La scatola di Dungeon Legends.
In conclusione, Dungeon Legends è un gioco molto piacevole da intavolare, dagli ottimi componenti, coinvolgente e divertente. Un peso leggero adatto a tutti e dalla durata contenuta.
Se siete già stati ad Avel, non vi resta che tornarci. Se, invece, è un regno a voi ancora sconosciuto: partire dai suoi sotterranei sarà forse un modo insolito per avventurarvici, ma pur sempre un ottimo inizio!
Colonna sonora:
Le partite a Dungeon Legends potrebbero essere accompagnate da qualsiasi soundtrack ispirata a Dungeons & Dragons o a qualsiasi universo fantasy. Noi, ad esempio, per le nostre partite abbiamo optato per le colonne sonore tratte dall’anime Overlord: leggermente cupe e che uniscono sentori di epicità a un mood comunque non troppo “serioso”.
Si ringrazia Asmodee Italia per la review copy di Dungeon Legends gentilmente fornita per questa recensione.
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