SINTESI

Pro: Materiali di alto livello, molto ben tematizzati e dall’ottimo impatto visivo. La scrittura scorrevole e le regole veloci e molto semplici permettono di iniziare a giocare velocemente.

Contro: Difficile trovare della flessibilità nelle regole e nel mondo di gioco visto quanto è tematizzato. A volte la sua semplicità lo fa sembrare più un gioco da tavolo piuttosto che di ruolo.

Consigliato a: Chi vuole un GDR spensierato e veloce, anche per avvicinare a questo mondo giovani e giovanissimi.

Valutazione Globale
Realizzazione
Giocabilità
Divertimento
Longevità
Prezzo

Idoneità al solitario:
assente

Incidenza della fortuna:
media

Idoneità ai Neofiti:
alta

Autore:
Simone Morini, Laura Cardinale

Grafica ed illustrazioni:
Lodovico Sartirana

Anno:
2023

Aces Games vi presenta un dolcissimo GDR, dove impersoneremo deliziosi bignè, durissimi torroni e magici semifreddi che combatteranno contro i terribili Malagola nel nome della giustizia e della pace: ecco a voi Sweet Cherry Pie VS Evil!

MATERIALI

Il titolo è costituito semplicemente da uno striminzito manuale di 52 pagine completamente a colori. La struttura è molto classica, infatti dopo una introduzione al coloratissimo mondo di gioco passeremo alla creazione dei nostri personaggi per finire con regolamento effettivo e appendici varie. Le schede dei personaggi sono stampabili dal sito di Ace Games dove troviamo anche un quickstart, alcune brevi avventure iniziali ed una mappa del mondo. Non è necessario altro per godersi il titolo, infatti i dadi sono facoltativi.

Tutti i materiali mettono in mostra una grande cura nella realizzazione grafica del titolo, a partire dalla tipografia molto “comic”: le immagini sono realizzate con grande cura e con uno stile che ricorda da vicino quello del cartoon Adventure Time. Tutto il manuale inoltre è straordinariamente tematizzato e molto scorrevole da leggere, va dritto al punto senza troppi fronzoli ed è scritto in un buon italiano.

ESPERIENZA DI GIOCO

Le regole effettive di Sweet Cherry Pie VS Evil sono veramente poche e riguardano principalmente la risoluzione delle prove. Ogni personaggio ha 5 statistiche principali, derivate dal proprio tipo scegliendo tra 4 “razze”, che lo definiscono, un equipaggiamento, un bonus “stirpe” (vediamola come una “sottorazza”), un “ingrediente segreto” ed una “guarnizione”, i maghi hanno anche degli incantesimi.

Una volta creato il proprio dolce (il nostro Warrie) si potrà quindi andare all’avventura nella coloratissima isola di Nomnia, fatta di vette innevate di zucchero a velo, paludi di tuorli d’uova e mari di gelatina. Qui incontreranno altri nomni (PNG) amichevoli o meno ed i terribili Malagola: una stirpe di esseri oscuri che vivono solo ed esclusivamente per mangiare i nomni. 

Praticamente metà del manuale è dedicato a raccontare il fantasioso mondo di gioco, che prende ovviamente a piene mani dai clichè e dalla letteratura fantasy più classica ma aggiungendo il lato “dolce”. Tutto è molto tematico e non si trovano cose fuori posto rispetto al tono scherzoso e giocoso del titolo. Questo non vuol dire che non si possano creare sessioni più serie dalle tematiche tragiche ma ci si trova molto catapultati all’interno del mondo di Nomnia, tanto da rendere quasi impossibile trovare un po’ di flessibilità nell’ambientazione, che inevitabilmente ricadrà sempre sulla zuccherosa isola.

Anche le regole per la risoluzione dei conflitti sono molto tematiche e difficilmente aggirabili o modificabili: il master (anche chiamato “il pasticcere”) definisce la difficoltà di una prova (un malus iniziale) e la statistica necessaria per il suo superamento, il giocatore poi decide se spendere dei punti in quella caratteristica per aiutarsi. Quindi il personaggio prende il manuale, dichiara uno dei 4 lati di una pagina e lo apre a caso: ogni estremità ha un “misurino” con un punto colorato, questo definisce se la prova è stata superata, fallita o superata ma con conseguenze.

Il giocatore può poi usare i “frammenti” che ha dichiarato prima di estrarre per spostare verso sinistra o verso destra la misura e quindi avere un risultato migliore. Si può effettuare una prova o combattere usando statistiche diverse rispetto a quelle richieste ma spendendo un quantitativo maggiorato. I combattimenti si svolgono nella medesima maniera con la differenza che si considera anche il numero sotto al punto per danni addizionali ed i nemici attaccano indistintamente tutti gli eroi contemporaneamente.

Esiste anche un piccolo sistema per salire di livello tale per cui in cui ogni estrazione in cui nelle unità del numero della pagina ci sia una cifra particolare si può aggiungere un punto “guarnizione”. Ogni 5 di questi si può aggiungere un livello al massimale di una statistica a scelta. Le regole sono praticamente tutte qui, ci sono poche altre variazioni,come istruzioni precise per gli incantesimi, ma il grosso è questo.

Si tratta di un regolamento ridotto all’osso e molto semplice, dove non ci sono “abilità“ o tanti punteggi e matematica, non c’è nemmeno bisogno di tirare i dadi (si possono usare comunque, il manuale permette di farlo con piccole modifiche alla risoluzione delle prove). Molto bene per i neofiti e per i giovani giocatori, un po’ meno per gli esperti. Sul lato della personalizzazione dei personaggi o della flessibilità e tattica di gioco molti Warrie alla fine risulteranno simili ad altri a parte l’aspetto visivo e tutti possono, virtualmente, fare tutto.

Troviamo quindi un GDR che strizza molto l’occhio ai giochi da tavolo, dove l’interpretazione e la narrazione sono un po’ meno in primo piano rispetto ad altri GDR,a fronte di un sistema fatto per essere pronto in poco tempo e per sessioni one-shot. In ultimo è difficile pensare ad una campagna nel mondo di Nomnia vista la sua staticità ed il basso numero di personalizzazioni possibili.

CONCLUSIONI

Sweet Cherry Pie VS Evil è un GDR che non si prende troppo sul serio ma che ha materiali e realizzazione pregevole. Le regole sono molto semplici ma la bassa personalizzazione dei personaggi può far scadere il tutto nella noia dopo poche sessioni. Sicuramente vale la pena provarlo con un gruppo di giovani o con chi vuole avvicinarsi ai GDR, tutti gli altri possono goderselo davanti ad una buona fetta di torta, ma assolutamente senza impegno.

Ti interessa qualche altro gioco? Forse lo abbiamo già recensito…

Siamo su Facebook

crunchycactus
Latest posts by crunchycactus (see all)