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Ci sono molti esperimenti scientifici che hanno segnato la Storia e hanno ispirato numerose produzioni nel mondo del gaming.
Tra questi ce n’è uno, russo, che si è focalizzato sull’allevamento di volpi addomesticate e ha trovato la sua trasposizione ludica in The Fox Experiment: un gioco che mescola gestione delle risorse, strategia e un tocco di scienza. 

Pubblicato in Italia da Giochi Uniti, questo mix tra meccaniche di “draft” e “roll&write” offre un mix di tra tattica e strategia e si presenta davvero come uno dei giochi più “tematici” che abbiamo provato ultimamente.

Cucciolate di… qualità! 

Come ci si aspetta da un gioco curato nei minimi dettagli, The Fox Experiment offre una qualità di materiali davvero eccellente: dadi colorati e lucidi, le carte personalizzate e le plance spesse e ben strutturate consentono un’esperienza di gioco fluida.

 

Le illustrazioni delle volpi, curatissime e molto evocative, contribuiscono a dare un carattere distintivo al gioco (le volpi, tutte differenti, spesso sono raffigurate tenendo conto dei tratti genetici riportati sulla carta).
Token volpe di legno, cartoncini spessi e carte “riscrivibili” per cambiare le caratteristiche dei nuovi cuccioli completano un corredo “da kickstarter” anche per la versione retail.

Il Tema 

L’idea alla base di The Fox Experiment prende spunto da uno dei più affascinanti esperimenti comportamentali condotti a partire dal 1958 (e tutt’ora in corso!): l’allevamento selettivo di volpi per studiarne l’adattamento alla vita domestica – qui se voleste approfondire questo affascinante punto di partenza -.


I giocatori si trovano a dover gestire una “fattoria” di volpi, selezionando accoppiamenti tra genitori con determinate caratteristiche che possano dar vita a cuccioli con tratti sempre più amichevoli e studiandone scientificamente il variare di caratteristiche fisiche (coda, orecchie, macchie) e genetiche.

Diamo il via all’esperimento

Il gioco si svolge attraverso cinque round in cui i giocatori gestiscono il loro allevamento di volpi. 

Ogni round offre ai giocatori 3 azioni, da svolgere alternativamente, in ordine di turno:

  • scegliere un genitore maschio;
  • scegliere un genitore femmina;
  • scegliere il proprio posizionamento per il turno seguente.

Le azioni saranno sempre le stesse ad ogni turno, ma ognuno può scegliere l’ordine in cui effettuare le proprie per cercare di anticipare gli avversari e approfittare di una selezione migliore.

Ogni genitore presenta un certo numero di tratti genetici che nel gioco si trasformano in dadi di un certo colore: preso il pool di dadi della “coppia”, questi vengono lanciati per determinare le caratteristiche con cui “nascerà” il cucciolo (o i cuccioli, quando li sbloccherete).

L’obiettivo è cercare di ottenere cuccioli che:

  • rispondano a determinati criteri genetici, permettendo di completare le proprie carte studio scientifico;
  • abbiano sviluppato il numero di geni più alto possibile per ottenere i token Gene e avere il livello di docilità più alto;
  • usare i token Gene per potenziare la propria plancia per sbloccare dei potenziamenti (numero di cuccioli ad ogni riproduzione, nuove carte studio scientifico, nuovi dadi e finanziamenti degli Sponsor che danno risorse immediate e punti a fine partita).

Dopo la fase di nascita del cucciolo, in base alle caratteristiche ottenute è possibile guadagnare potenziamenti per ottimizzare i turni successivi.
Ogni Cucciolo, nell’ultima fase, diventa futuro genitore andando a formare il pool di scelta per il turno successivo, disponibile per ogni giocatore.
In questo modo le caratteristiche dei genitori si tramandano di generazione in generazione rendendo bene il concetto di “eredità genetica”.

Durata e Adattabilità 

Con una durata di circa un’ora (anche alle prime partite e in 4 giocatori), The Fox Experiment è un gioco che può essere facilmente inserito in una serata di gioco, senza diventare troppo impegnativo o lungo. 

I 5 turni sono davvero “corti e veloci”, quindi ad ogni azione si deve cercare di massimizzare i vantaggi che si possono ottenere! 

La possibilità di giocare in solitaria è un ulteriore punto a favore, per chi vuole cimentarsi in una partita da solo.

Il gioco risulta ottimo per un target “family” in quanto, dopo qualche partita, per i giocatori abituati a giochi di “peso” più elevato potrebbe iniziare a risultare ripetitivo continuare a svolgere le stesse azioni ad ogni turno. 

Considerazioni Finali 

The Fox Experiment è un gioco che sa come attrarre chi cerca un’esperienza strategica, ma anche “educativa” e affascinante. Le meccaniche di gestione e la forte componente tematica, unita alla qualità dei materiali, fanno di questo gioco una scelta valida per ogni appassionato di giochi da tavolo. 

Ci ha colpito molto l’aderenza con la storia scientifica che dà lo spunto al gioco, anche se la longevità e la ripetitività delle azioni ci hanno lasciati un po’ dubbiosi sulla longevità dopo qualche partita.
Abbiamo trovato divertente cercare di creare cuccioli differenti, dare loro un nome, vedere le generazioni future come cambiavano secondo le nostre scelte. Anche se la ricerca dei punti vittoria possono sembrare un po’ troppo “guidate” dei punti delle carte Studio scientifico, dopo la prima partita si scoprono anche altri modi per raggiungere la vittoria finale.

In definitiva, il gioco riesce a coniugare l’elemento scientifico con una proposta ludica solida e ben progettata, offrendo in un tempo di gioco contenuto divertimento e curiosità.

Ringraziamo Giochi Uniti per la review-copy usata per questa recensione.

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