SINTESI

scelto_da_noi-trasp_150Pro: semplice e veloce, ma al tempo stesso profondo e privo di alea; dotato di materiali sontuosi, è giocabile con tutti e dappertutto.

Contro: il setup casuale potrebbe favorire uno dei due giocatori, ma in questi rari casi sarà sufficiente ri-setuppare la partita; è un astratto puro, quindi chi cerca un tema -per quanto labile e posticcio- rimarrà deluso.

Consigliato a: tutti; in particolare a chi ha un debole per gli astratti di stampo classico e a chi pensa che l’occhio vuole sempre la sua parte.

Valutazione Globale
Realizzazione
Giocabilità
Divertimento
Longevità
Prezzo

Idoneità al solitario:
assente

Incidenza della fortuna:
assente

Idoneità ai Neofiti:
elevata

Autore:
Dieter Stein

Grafica ed illustrazioni:
Ludwig Gerhards

Anno:
2016

PREMESSA:

I giochi da tavolo puramente astratti tendono a essere snobbati da una parte rilevante di giocatori, vuoi perché mancando tema, miniature e illustrazioni viene meno in toto la componente “immersiva”, vuoi perché quando si pensa a un gioco di questo tipo vengono in mente titoli storici come gli scacchi, la dama od Otello.

Nonostante questo, continuano a essere ideati e prodotti giochi nuovi -e innovativi- anche in questa categoria, e per quel che ci riguarda continuiamo a provarli (e a rigiocarli) con gran piacere, specialmente quando si tratta di titoli per 2 giocatori.

Tintas appartiene proprio a questa categoria: astratto per 2 giocatori dagli 8 anni in su, ideato nel 2016 ma arrivato in Italia negli ultimi anni, grazie alla distribuzione di Studio Supernova.

La scatola minimale del gioco.

UNBOXING:

La scatola di Tintas è in anonimo cartone marrone, con un semplice adesivo applicato sopra: un packaging così modesto non deve però trarre in inganno, perché i materiali al suo interno sono di ottima qualità.

La scatola ha le stesse dimensioni della plancia: non c’è un millimetro sprecato…

Sollevando infatti il coperchio, troviamo una pregevole plancia in legno di faggio, levigato e oliato, con incisa una matrice di 49 incavi rotondi, ognuno con una sottile cornice esagonale, che richiama il motivo di un alveare.

Sotto di essa, separata da un cartoncino, trova posto un sacchetto di cotone grezzo con al suo interno 49 gettoni di legno, ugualmente distribuiti in 7 colori diversi, e un pedone -sempre in legno- di colore neutro.

I materiali all’interno della scatola: anche questi sono minimali, ma i materiali sono davvero di pregio!

Completa la dotazione il manuale con il regolamento, minimale ma assolutamente idoneo allo scopo, anche perché -come vedremo tra poco- si tratta di un gioco davvero sempre semplice da imparare e da spiegare.

Il prezzo, per quanto non propriamente popolare, sembra perfettamente in linea con i materiali di gran pregio, e anche la scatola in cartone risulta coerente con una produzione dalla palese vocazione ecologica e naturale.

PREPARAZIONE:

Si sistema il tabellone di Tintas al centro del tavolo e si riempiono tutti e 49 gli incavi con i gettoni colorati pescati casualmente dal sacchetto; dopo essere stato sorteggiato, il primo giocatore riceve il pedone neutro e la partita può avere inizio.

Il tempo di setup è quindi estremamente contenuto, al pari di una partita a dama, e anche lo spazio richiesto per giocare è davvero limitato e, grazie agli incavi sulla plancia, Tintas non teme neppure i piccoli sbalzi, quindi può essere giocato anche in viaggio o sul divano.

Setup completato in un baleno!

SVOLGIMENTO:

Il primo giocatore raccoglie il pedone neutro e lo colloca al posto di un singolo gettone colorato a scelta: la sua mossa termina qui e fa eccezione rispetto al resto della partita.

La prima mossa è un’eccezione: si piazza il pedone rosso dove si desidera e si raccoglie quel singolo gettone.

Dopo questa mossa di apertura, si gioca a turni alterni (partendo quindi dal secondo giocatore) muovendo il pedone neutro in linea retta rispetto a uno dei sei lati dell’esagono che sta occupando, fino a raccogliere un altro gettone colorato. Se da quest’ultimo esagono è possibile raggiungere con le stesse regole un altro gettone del medesimo colore, allora il giocatore attivo può continuare la propria mossa e raccogliere anche quello; e questo movimente aggiuntivo può essere ripetuto finché il tabellone lo consente.

Il giocatore fa un bel “filotto”, raccogliendo ben 5 gettoni verdi in un solo turno!

Qualora all’inizio del proprio turno non fosse possibile raggiungere alcun gettone, il giocatore attivo può saltare con il pedone dove desidera, proprio come se si trattasse di una nuova apertura: prestate particolare attenzione a questa eccezione, perché isolare il pedone al termine del proprio turno di gioco, può trasformarsi in un’arma a doppio taglio; il giocatore successivo può infatti cogliere l’occasione per raggiungere quel singolo gettone isolato che magari gli manca per raggiungere quota 7.

Il giocatore non può muovere il pedone neutro: in questo caso, potrà decidere liberamente dove piazzarlo (proprio come per la prima mossa) e ovviamente… ne approfitterà per raccogliere l’ultimo gettone giallo e vincere così la partita!

Lo scopo finale del gioco è infatti quello di raccogliere tutti i gettoni (7 appunto) di uno stesso colore, nel qual caso il giocatore vince immediatamente. Altrimenti si prosegue fino a raccogliere tutti i gettoni sul tabellone e chi avrà la maggioranza nel maggior numero di colori si aggiudicherà la partita: non vi sono ulteriori tie-breaker, anche perché sarebbe impossibile terminare in condizioni di assoluta parità.

Anche in questo caso, è proprio raccogliendo l’ultimo gettone giallo che il giocatore si aggiudica la partita!

DURATA:

Una partita a Tintas dura circa un quarto d’ora, anche se tra giocatori più esperti e magari propensi all’analisi può quasi raddoppiare.

Come spesso accade nei giochi astratti ad informazione perfetta (cioè in cui tutti i giocatori, oltre a conoscere l’intera area di gioco, sanno tutte le mosse eseguite da entrambi) l’attesa della mossa dell’avversario non risulta quasi mai fastidiosa, perché permette di analizzare e pianificare le mosse successive.

Le partite risultano quindi scorrevoli e avvincenti, e… considerata la durata comunque contenuta, solitamente una tira l’altra e non ci si alza dal tavolo prima di averne fatte 3 o più.

Spesso le partite terminano esaurendo i gettoni sul tabellone: quando succede, si verifica chi ha la maggioranza nel maggior numero di colori (in questo caso, il giocatore in primo piano vince 4 a 3).

AMBIENTAZIONE:

Tintas è un astratto puro, pertanto non ha nessuna ambientazione (nemmeno posticcia).

CONSIDERAZIONI:

Tintas è uno di quei giochi che non dovrebbe mai mancare in una ludoteca e in tutti quegli eventi dimostrativi in cui è essenziale intercettare prontamente gli sguardi del pubblico: materiali sontuosi, estetica di sicuro impatto, colori vivaci e un paio di regole semplicissime per poter iniziare a giocare, senza dimenticare la durata molto contenuta, anche in caso di forti pensatori.

In Italia è stato distribuito un pochino in ritardo, così come in molti altri paesi al di fuori della Germania: grazie, però, alla piattaforma di gioco online Boardspace, in cui Tintas compare tra i titoli giocabili gratuitamente, ha ottenuto una certa notorietà tra gli estimatori degli astratti e ora sta ottenendo un buon successo (prova ne è la media voto di 7.7 punti su BGG, che gli ha recentemente permesso di entrare nella “top 100” della sua categoria).

D’altra parte, oltre alla già citata semplicità del regolamento, vanta una bella profondità senza però esagerare con la “calcolosità”. Le mosse possibili non sono mai infinite, ma ognuna di esse porta sempre con sé qualche delicato trade-off: prendo 4 pedine ma avvicino pericolosamente l’avversario a un colore che gli fa gola? Oppure prendo solo 1 pedina ma chiudo l’avversario all’angolo e lo costringo a prendere una pedina di un colore che a lui non serve (ma forse a me sì…)?

Talvolta può diventare strategico anche non raccogliere tutti i gettoni possibili durante una mossa: interrompere il percorso del pedone neutro in una posizione ben precisa, costringendo l’avversario a prendere uno specifico gettone, che sta proprio accanto alla sequenza di gettoni che ci può portare alla vittoria, può rivelarsi una mossa tanto cattiva quanto efficace.

I passi falsi sono sempre dietro l’angolo, e questo implica che un giocatore più esperto vincerà sempre piuttosto facilmente contro un esordiente: consigliamo quindi di intavolarlo tra giocatori di pari esperienza. Va da sé che non vi consigliamo neppure di proporlo a chi in un gioco cerca il tema a tutti i costi, perché rimarrà inevitabilmente insoddisfatto.

Concludiamo con un ultimo consiglio: essendo il setup completamente casuale, vi è una remotissima possibilità di creare una configurazione di plancia che potrebbe rivelarsi un “instant win” per uno dei giocatori. In casi come questi, è facilissimo rendersene conto ancor prima di cominciare la partita: sarà quindi sufficiente “resettare” il tabellone di gioco e ricominciare daccapo il setup, senza avvantaggiare nessuno.

L’impatto visivo sul tavolo è sempre piacevole e accattivante!

POSOLOGIA:

Tintas è somministrabile solo a coppie affette da passione ludica, anche in diverso stadio di avanzamento. Per la sua rapida metabolizzazione, spesso si rende necessaria una seconda – e talvolta una terza – dose di richiamo, subito dopo la prima somministrazione: questo non causa alcun problema, perché ad oggi non è stata segnalata alcuna controindicazione da sovradosaggio.

Grazie anche al suo metabolismo relativamente semplice, Tintas può essere utilizzato tranquillamente per uso pediatrico, preferibilmente sotto la supervisione di un adulto.

SOTTOFONDO MUSICALE:

Il brano “Over the rainbow” dei Magister.

Si ringrazia Studio Supernova per aver reso disponibile la copia di valutazione del gioco.

Ti interessa qualche altro gioco? Forse lo abbiamo già recensito…

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