SINTESI

Pro:  Grafica e materiali molto indovinati che invitano a provare il gioco. Regole brevi e ben organizzate, con esempi ed indicazioni per facilitare l’apprendimento. L’argomento quasi “mistico” ed ispirato allo Yoga è poi sicuramente una forte tentazione a sedersi al tavolo.

Contro:  Le condizioni di vittoria non sono molto chiare, almeno quando si comincia a provare il gioco, e forse sarebbe stato meglio presentarle in maniera più dettagliata.

Consigliato a:    Ragazzi, famiglie, giocatori occasionali, assidui o esperti. Non ci sono regole particolarmente ostiche da spiegare e da capire ed anche i movimenti sulla plancia personale, dopo una partita di prova, sono chiari a tutti i partecipanti.

Valutazione Globale
Realizzazione
Giocabilità
Divertimento
Longevità
Prezzo

Idoneità al solitario:
assente

Incidenza della fortuna:
sufficiente

Idoneità ai Neofiti:
buona

Autore:
Luka Krleza

Grafica ed illustrazioni:
Claire Conan

Anno:
2019

 

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In occasione dell’uscita di Chakra Yin Yang (prima espansione del gioco Chakra) distribuito da 3 Emme Games e dedicato a 2-4 giocatori di 8 anni o più, abbiamo pensato di riproporvi la nostra recensione originale , che trovate qui di seguito, seguita dai commenti sui nuovi materiali e moduli, che troverete alla fine dell’articolo.

Chakra è un titolo difficilmente “classificabile” all’interno di una qualsiasi categoria. Il titolo stesso poi ci fa subito pensare all’India ed alle sue tradizioni “mistiche”: il nome “chakra” infatti deriva dal sanscrito e la traduzione letterale potrebbe essere “disco” o “cerchio”, ma in realtà è associato immediatamente al dio Visnù, il quale ne tiene uno in mano a simboleggiare il potere divino.

La meccanica del gioco è però ispirata soprattutto alla interpretazione che se ne fa nello Yoga: esso dice infatti che in ogni corpo umano sono presenti sette chakra che i riti tantrici dell’induismo tendono a fare salire per raggiungere l’armonia stessa del creato, liberando la persona da ogni limitazione terrena.

Non siamo in grado di affermare che dopo qualche partita a Chakra i giocatori si possano sentire meglio e più in armonia con il creato, ma sicuramente il gioco è piaciuto a tutti e le richieste di “bis” sono state tante. Andiamo dunque a dare un’occhiata più approfondita a questo titolo.

I componenti

I componenti

Unboxing

Il disegno sul coperchio della piccola di Chakra, una figura femminile con gli occhi chiusi ed un atteggiamento di intensa concentrazione, il tutto di un colore rosa pastello, contribuisce a sottolineare la volontà di trasmettere qualcosa di diverso all’interno di una ambientazione molto “mistica”.

Aprendo la scatola troviamo un piccolo tabellone a forma di “8” (il “Fiore di Loto”), quattro plance personali (in due pezzi da assemblare ad incastro), un foglio di gettoni da de-fustellare, una manciata di gemme colorate ed un sacchetto di stoffa azzurra.

Vi invitiamo a fare attenzione nell’assemblare le plance per non rovinare le tre “punte” che servono a realizzare l’incastro: maneggiate i due pezzi con cura e non avrete mai problemi di deformazione. Mettete poi le gemme nell’apposito sacchetto di tela azzurra e riponete i gettoni, dopo la partita, in un paio di bustine di plastica trasparente.

I materiali sono di buona fattura e perfettamente adatti al loro uso: solo le gemme (di plastica colorata traslucida) possono dare qualche problema ai daltonici (soprattutto fra i colori verde e azzurro, giallo e arancio, viola e blu), ai quali sarà necessario dare “una mano” al momento della scelta.

Preparazione (Set-Up)

Abbiamo provato Chakra in diversi tavoli e con un diverso numero di giocatori, ma il gioco dà il meglio di sé quando si è in quattro, quindi la nostra recensione si baserà soprattutto su questa configurazione.

Setup per quattro giocatori

Il tavolo pronto per giocare in quattro

Per prima cosa si deve mettere il Fiore di Loto al centro del tavolo: ci sono sette cerchi colorati nella parte alta che verranno coperti con sette gettoni “Completezza” (l’ottavo viene rimesso nella scatola senza guardarlo). Su questi gettoni sono stampati dei numeri da “1” a “4” che verranno rivelati solo a fine partita e che serviranno a calcolare il valore dei chakra armonizzati. I giocatori avranno modo di “sbirciare” questi numeri nel corso del gioco per orientarsi meglio sul colore dei chakra da completare per primi.

Nella parte bassa del Fiore di Loto ci sono tre colonne con tre cerchietti l’una: si pescano a caso nove “gemme di Energia” dal sacchetto azzurro e si riempiono tutti i cerchietti (chiamati “maya”). Accanto al tabellone vengono posati i gettoni “Meditazione” (che hanno gli stessi sette colori dei chakra) a formare il mucchietto della riserva.

Il Fiore di Loto pronto per iniziare il gioco

Il Fiore di Loto pronto per iniziare il gioco. A fianco vediamo i gettoni “Meditazione”

Ogni giocatore riceve una plancia personale e 5 gettoni “ispirazione” (dei dischetti neri il cui uso verrà spiegato più avanti): si decide chi sarà il primo a giocare (dandogli l’apposita tessera a forma di fiore di loto) e la partita può cominciare.

Lo scopo è quello di raggiungere la “completezza” personale armonizzando i propri chakra: detto in termini “ludici” i giocatori devono cercare di mettere tre gemme del colore giusto sul maggior numero di spazi chakra della loro plancia, posibilmente adiacenti fra loro.

Il Gioco

Al suo turno ogni giocatore deve scegliere una delle tre azioni che seguono:

  1. Ricevere energia: ovvero raccogliere 1-3 gemme dal Fiore di Loto per posarle sulla plancia personale (e riempire gli spazi rimasti vuoti con nuove gemme pescate dal sacchetto);
  2. Far fluire l’energia spostando le gemme all’interno della propria plancia;
  3. Meditare per riprendere in mano i gettoni “ispirazione” usati. In questa fase è anche possibile scegliere un gettone colorato “meditazione” (da piazzare di fianco al chakra con lo stesso colore) che permette di andare a sbirciare sul Fiore di Loto il valore del gettone “Completezza” dello stesso colore.

Quando tutti hanno eseguito il loro turno la tessera di Primo Giocatore passa a sinistra e si ricomincia l’intera sequenza.

Plance personali

Plance personali

È venuto il momento di dare un’occhiata alle plance dei giocatori (ne vedete un paio nella foto qui sopra): sulla destra sono stampati i chakra nei colori tradizionalmente accettati dallo yoga, che vanno dal viola al rosso. Ogni casella può contenere un massimo di tre gemme d’energia ma una casella piena (con pietre di colore diverso) diventa intransitabile, perciò i giocatori cercheranno di spostarle da un cerchio all’altro per riuscire a dividere i colori e collocarne tre dello stesso colore nel relativo chakra che da quel momento in poi si considererà “armonizzato” e non solo non verrà più considerato intransitabile, ma non verrà neppure “contato” nei vari movimenti, come se non esistesse più. Se, per fare un esempio, porto tre gemme viola nella prima casella in alto il chakra viola si considera armonizzato e viene “saltato” durante i movimenti.

Sulla sinistra della plancia, in alto, ci sono altri otto cerchietti che mostrano delle “azioni”: i giocatori posano i loro dischetti “Ispirazione” in questi cerchietti ed eseguono quanto da essi indicato. Il primo in alto, per esempio, far scendere UNA gemma di tre caselle verso il basso; il primo a sinistra fa scendere TRE gemme diverse di uno spazio; il primo a destra fa scendere UNA gemma di due caselle ed una SECONDA gemma di uno spazio; l’ultimo in basso è una eccezione perché permette di scambiare una gemma nera (chiamate anche gemme di “energia negativa”) per un’altra di un colore a scelta, presa direttamente dal sacchetto.

Le gemme di energia nei sette colori dei chakra.

Le gemme di energia nei sette colori dei chakra. Quelle nere invece sono di “energia negativa” e saranno trattate in modo diverso

Infine sulla parte alta di destra vediamo tre piccoli cerchi vuoti: sono le “Bolle di Bhagya” sulle quali potranno essere posate altrettante gemme.

Se il giocatore sceglie l’opzione “1” può raccogliere 1-2-3 gemme da una sola delle tre colonne del Fiore di Loto, facendo attenzione alle seguenti restrizioni:

  1. Non si possono mai prendere due gemme dello stesso colore;
  2. Se ci sono gemme nere nella colonna devono essere raccolte per prime;
  3. Nessuno può avere più di tre gemme di un dato colore sulla sua plancia personale. Se dovesse succedere (per errore) gli avversari sono autorizzati a toglierne una a loro scelta (anche da un chakra armonizzato).

Le gemme raccolte devono essere immediatamente collocate sulla plancia personale, e ci sono solo due possibilità:

  • le Bolle di Bhagya
  • un chakra, ma in quest’ultimo caso occorre posizionare un gettone “ispirazione” accanto al Chakra scelto.

Non è mai concesso mettere più di tre gemme nelle bolle o in un chakra qualsiasi, quindi i giocatori ne devono tenere conto durante la raccolta delle gemme: in altre parole non è possibile raccogliere un numero di gemme superiore agli spazi disponibili. Se davvero vi servono tutte e tre le gemme non resta che “aprire” un altro chakra (usando uno dei vostri dischi ispirazione).

Se il giocatore sceglie invece l’opzione “2” può spostare le gemme all’interno della sua plancia utilizzando un gettone “ispirazione” per coprire uno degli otto cerchi delle azioni sapendo che i cerchi già coperti non possono essere utilizzati e che la mossa scelta deve essere eseguita nella sua totalità. Se, per fare un esempio, si posa un gettone nel cerchio più in alto ci deve essere almeno una gemma in grado di scendere di TRE caselle.

Infine si sceglie l’opzione “3” esclusivamente per recuperare i gettoni “ispirazione”, liberando così tutte le caselle azione ed avere di nuovo la possibilità di utilizzarle in seguito. Attenzione: i gettoni ispirazione messi di fianco ai chakra NON vengono recuperati con questa mossa, ma solo armonizzandolo.

Plancia personale durante una partita

Plancia personale durante una partita

Approfittiamo di una pausa per fare un esempio con la foto che vedete qui sopra: al giocatore è rimasto un solo gettone “ispirazione” e la situazione delle gemme di energia è quella illustrata. Potrebbe allora usare il suo gettone nell’ultima casella in basso (alla sinitra nella foto, con il disegno del sacchetto) per trasformare la gemma nera in una azzurra e quindi armonizzare il chakra azzurro, recuperando il gettone ispirazione che si intravede nella fessura adiacente (notare che il giocatore conosce già il valore del chakra azzurro perché ha un gettone “Conoscenza” di quel colore). Oppure potrebbe usare l’azione in alto a sinistra per abbassare la gemma blu e quella viola dalle Bolle al chakra viola e quella rossa sul chakra arancione, ecc.

Ogni volta che un chakra contiene le tre gemme del suo colore si considera armonizzato e da quel momento non verrà più considerato negli spostamenti di gemme (semplicemente si “salta”). Se poi era uno dei chakra usati per il trasferimento delle gemme, quindi se aveva un gettone “ispirazione” a fianco, nell’incavo semicircolare della plancia, questo viene immediatamente recuperato.

Il gioco procede in questo modo finché uno dei giocatori non riesce ad armonizzare il suo quinto chakra. Si termina comunque il turno (in modo che tutti abbiano giocato lo stesso numero di volte) e si passa al conteggio dei punti. Poiché non è così immediato proviamo a fare un esempio con l’aiuto della foto qui sotto.

Esempio di plancia a fine gioco e calcolo dei punti

Esempio di plancia a fine gioco e calcolo dei punti

Come vedete il giocatore ha armonizzato cinque chakra (azzurro, verde, giallo, arancione e rosso) e conosceva già il valore di viola, azzurro, giallo ed arancione (grazie ai gettoni “conoscenza” accumulati durante la partita). Il valore totale dei chakra armonizzati è dunque di 4+1+3+2+1 = 11 PV.

Il giocatore ha anche neutralizzato due gemme nere attenuando la loro energia negativa (le vedete a sinistra nella foto) e quindi guadagna 1+1 PV extra. Inoltre ha “equilibrato” ben cinque chakra (si contano, partendo dal basso della plancia, tutti i chakra armonizzati “adiacenti”) che gli regalano altri 5 PV per un totale finale di 18 PV. Una tabella sul regolamento spiega ai giocatori quale è il livello di Completezza raggiunto da ognuno: nel nostro esempio la sentenza sarebbe: “Sei un ottimo discepolo che presto potrebbe addirittura superare il Maestro”.

Qualche considerazione e Suggerimento

Non è detto che chi chiude vinca automaticamente la partita, quindi prima di farlo è bene dare un’occhiata a come sono messi anche gli avversari ed eventualmente ritardare la chiusura per andare a sbirciare il valore di un altro gettone “conoscenza” o per armonizzare il chakra giusto per una sequenza ottimale.

I gettoni “Ispirazione”, a sinistra, e “Meditazione”, a destra

I gettoni “Ispirazione”, a sinistra, e “Meditazione”, a destra

Cercate di non utilizzare mai più di due gettoni “Ispirazione” per aprire nuovi chakra, salvo emergenza, perché potrebbero restare bloccati per parecchi turni (fino all’armonizzazione del chakra corrispondente) e quindi ridurre la vostra flessibilità nei movimenti di gemme.

Quando prelevate le gemme fate attenzione ad avere gli spazi necessari per fare l’en plein (tre gemme alla volta, di colori diversi) quindi andate a fare un prelievo solo dopo averlo programmato bene, liberando prima gli spazi necessari. In generale le gemme viola, blu o azzurre possono essere posate sulle Bolle di Bahgya, da dove possono essere facilmente spostate nelle tre caselle sottostanti per liberare le bolle e ripetere l’operazione. Le gemme verdi, gialle arancioni e rosse invece sarebbe meglio posizionarle sul chakra verde o giallo da cui possono essere spostate altrettanto rapidamente sui colori corrispondenti.

Non abbiate paura di prendere qualche gemma nera da una colonna, se gli altri colori vi servono davvero: l’azione “trasformazione” infatti può fare diventare la nera di un altro colore. Una delle nostre mosse favorite è dunque quella di prelevare una gemma nera ed una colorata e metterle accanto ad un’altra dello stesso colore che abbia un gettone “ispirazione” (per esempio nera più azzurra sul chakra azzurro che ha già un’altra gemma azzurra). Al turno successivo basta trasformare la nera in quel colore (azzurro nel nostro esempio) per armonizzare subito il chakra e liberare il gettone “Illuminazione” corrispondente.

Cercate anche di usare più volte la meditazione, anche se non avete ancora posato tutti i gettoni ispirazione, per andare a sbirciare i gettoni conoscenza e sapere fin dai primi turni quali sono i chakra di valore più alto (da 3-4 PV).

Commento finale

Chakra è stato accolto molto favorevolmente in ogni tavolo in cui è stato presentato. Le spiegazioni sono molto veloci (ma attenzione a chiarire fin dall’inizio come funziona il punteggio finale per dare a tutti le stesse chances) e le partite sono divertenti senza dover impegnare allo spasimo i propri neuroni. Fare una programmazione accurata è quasi impossibile perché il veloce ricambio delle gemme sul Fiore di Loto impedisce di fatto di sapere quali saranno disponibili al proprio turno, e questo è in effetti uno dei punti positivi del gioco quando lo si presenta in famiglia.

La scatola

La scatola

Bisogna quindi approfittare dell’occasione ed avere anche un po’ di intuito, alternando prelievi e spostamenti per massimizzare i propri movimenti, e questo è ben comprensibile per cui tutti i giocatori si trovano fin da subito a loro agio.

Vedi scheda gioco su Big Cream

La durata ridotta infine permette di proporre il gioco in qualsiasi circostanza, sia a casa che con gli amici o anche al club in attesa che sia pronto un tavolo più impegnativo. Pollice su per Chakra.

Si ringrazia 3 emme games per aver reso disponibile una copia di valutazione del gioco.

Espansione “Chakra Yin Yang”

Questa espansione aggiunge semplicemente materiali e regole per quattro “Moduli” (o varianti, se preferite) da aggiungere al gioco base per variare e rinnovare le partite.

Unobixing Espansione

I materiali dell’espansione

Unboxing

Aprendo la scatolina di Chakra Yin Yang (130x130x40 mm) troviamo tre fustelle quadrate con dei gettoni da de-fustellare, una dozzina di gemme “Energia Positiva” di plastica bianca e due mazzetti di 8 carte ciascuno delle dimensioni di 58×88 mm (“Abilità” e “Obiettivi”). Nulla da dire sui materiali, che sono di buona qualità, come nel gioco base.

Il regolamento (in quattro lingue, fra cui naturalmente l’italiano) è stampato su un pieghevole di 8 paginette (120×120 mm): non c’è nessun riassunto delle regole di base (bisogna ovviamente possedere Chakra per usare l’espansione) ma vengono presentati i quattro moduli previsti, ognuno dei quali ha dei materiali esclusivi.

I nuovi Moduli del gioco

Chakra Ying Yang aggiunge qualche componente ed alcune regole aggiuntive con ogni “modulo”: questi ultimi possono essere utilizzati uno alla volta o inserendone più d’uno ad ogni partita. Noi comunque vi consigliamo di provarli prima individualmente e poi deciderete se e quali utilizzare in futuro.

Modulo A

I componenti del Modulo A

I componenti del Modulo A

Si utilizzano le nuove gemme “Energia Positiva” (le vedete a destra, nella foto qui sopra) ed alcuni gettoni Yin Yang bianchi e neri (come vengono rappresentati nella tradizione orientale più classica).

Si inseriscono nel sacchetto TRE gemme bianche per ogni giocatore e si miscelano a quelle del gioco base: nel corso della partita i giocatori che vogliono utilizzare le gemme di un “flusso” che ne contiene anche una o più “bianche” sono costretti a prenderle per prime: se però il flusso contiene anche gemme “nere” sta al giocatore decidere quale delle due prendere (mai entrambe).

Le gemme bianche possono essere usate per:

  • armonizzare temporaneamente un chakra in modo da poterlo saltare con altre gemme che si stanno spostando sul “Fiore di Loto”. Il chakra non si considera però armonizzato in maniera permanente e quindi non permette di recuperare il gettone “Ispirazione” eventualmente adiacente.
  • creare un effetto Yin Yang: quando una gemma nera ed una bianca si trovano nello stesso chakra devono essere scartati ed il giocatore riceve in cambio, a sua scelta, un gettone Yin (bianco) o Yang (nero): se a fine partita può accoppiare questi gettoni a costituire uno o più medaglioni Yin Yang (bianco più nero) riceverà 3 punti. Ogni gettone non accoppiato vale comunque 1 punto.

 

Modulo B

I componenti del Modulo B

I gettoni “Potere” del Modulo B

Per questo modulo si utilizzano i gettoni “”Potere”: ce ne sono quattro per ognuno dei colori del gioco base e se ne userà in partita uno per partecipante: queste pilette di gettoni si posano all’esterno del tabellone del gioco base (il “Fiore di Loto”) in corrispondenza dei gettoni karma originali.

Ogni volta che viene armonizzato un chakra il giocatore guadagna il gettone con lo stesso colore e lo posiziona nell’incavo del “Fiore di Loto” di fianco al colore armonizzato. Questi gettoni possono essere utilizzati (al massimo uno a turno) per ottenere dei bonus: riprendere un gettone Ispirazione dal tavolo, cambiare gemme in un flusso, spostare gemme, scambiare di posizione due gemme, ecc.

Una volta utilizzato il gettone “Potere” viene capovolto.

 

Modulo C

I componenti del Modulo C

I componenti del Modulo C

Il terzo modulo di Chakra Yin Yang è costituito da un mazzo di 8 carte “Abilità” e da un gettone “Ispirazione” di colore bianco. Si posano sul tavolo tante carte quanti sono i partecipanti e se ne aggiungono due extra, tutte prese a caso dopo aver mescolato il mazzetto.

In ordine inverso rispetto a quello del turno tutti i giocatori scelgono una carta e la posizionano davanti a loro. Prima di effettuare la propria azione ogni giocatore può sfruttare l’abilità della sua carta, girandola a faccia in giù subito dopo l’uso.

Le carte “Abilità” del Modulo C

Le carte “Abilità” del Modulo C

Ogni carta propone una variazione alle abituali azioni del gioco: la prima a sinistra nella foto, per esempio, consente di prendere due gemme “Energia” dello stesso colore; la seconda permette di ignorare le gemme nere (e bianche, se utilizzate il Modulo A); la terza permette di togliere TUTTE le gemme dal “Fiore di Loto” per sostituirle con altre pescate a caso dal sacchetto; la quarta consente di prendere gemme energia in “riga” (e non in colonna, come succede normalmente); ecc.

Durante la fase di “Meditazione” è obbligatorio scambiare la propria carta abilità (che sia stata utilizzata o meno) con una delle due che si trovano al centro del tavolo. In questo modo tutti hanno la possibilità di provare le diverse abilità.

 

Modulo D

I componenti del Modulo D

I componenti del Modulo D

Il quarto ed ultimo modulo di Chakra Yin Yang ci offre 8 carte “Obiettivo” e tre coppie di tessere, numerate “1” e “2”, con una diversa sfumatura di colore. Ad inizio partita vengono estratte a sorte tre carte da posizionare al centro del tavolo: su ognuna di esse si pongono due gettoni dello stesso colore, con il “2” sopra all”1”. Il primo giocatore che raggiunge quanto indicato da uno degli obiettivi raccoglie il gettone “2”, mentre al secondo verrà assegnato il gettone “1”. A fine partita i “numeri” accumulati si sommano al punteggio standard.

le carte “Obiettivo” del Modulo D

Le carte “Obiettivo” del Modulo D

Nessun giocatore può ottenere anche il secondo gettone bonus dello stesso colore, neppure se raggiunge lo stesso obiettivo per la seconda volta. I “compiti” richiesti da questi obiettivi sono molteplici: la prima carta a sinistra nella foto, per esempio, chiede di raccogliere tutti i gettoni “Meditazione”; la seconda si ottiene “attenuando” tre pietre nere; la terza richiede una gemma di energia su ogni chakra; la quarta si ottiene armonizzando tre chakra adiacenti; ecc.

Commento finale

Da quanto abbiamo spiegato finora si deduce che il gioco base non cambia, ma l’utilizzo di uno o più “moduli” permette di variare ogni volta le partite.

Francamente non abbiamo mai provato tutti e quattro i moduli insieme per non complicare le cose giocando “in famiglia”, ma se vi è piaciuto il gioco basa (Chakra) apprezzerete senz’altro anche la sua espansione e potrete rinnovare per parecchie volte il piacere delle vostre partite.

Ti interessa qualche altro gioco? Forse lo abbiamo già recensito…

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