SINTESI

Pro: Un sistema di gioco semplicissimo di chance e bluff che si impara e si spiega in 5 minuti, con giocatori disposti ad abbuffarsi di biscotti evitando di morire avvelenati.  

Contro: I biscotti rimessi nella scatola, verso la fine, sono troppo facili da individuare e da evitare, ma ho il sospetto che sia stato fatto apposta. I cucchiaini da defustellare sono un po’ delicati e vanno trattati con delicatezza per non piegarli.

Consigliato a: Ragazzi, famiglie, giocatori occasionali: si tratta di una specie di “party game” col… morto a cui possono partecipare davvero tutti per puro divertimento.

Valutazione Globale
Realizzazione
Giocabilità
Divertimento
Longevità
Prezzo

Idoneità al solitario:
sufficiente

Incidenza della fortuna:
buona

Idoneità ai Neofiti:
elevata

Autore:
Pascal Boucher

Grafica ed illustrazioni:
Pascal Boucher

Anno:
2021 (2022 per la versione Oliphante)

Puoi acquistare TEA, SCONES AND ARSENIC su GET YOUR FUN

Introduzione

Chi scrive fa parte della categoria dei cosiddetti “giocatori esperti” e normalmente preferisce passare la maggior parte del suo tempo libero studiando e provando titoli di complessità medio-alta. Tuttavia durante qualche serata con gli amici e soprattutto la domenica pomeriggio in famiglia, nipotini inclusi, è necessario trovare qualche titolo adatto a tutti: Tea, Scones and Arsenic è uno di essi, sia per come si presenta, sia per la facilità con cui si imparano e si mettono in pratica le (ridottissime) regole. Pensato per giocatori dai 7 anni in su, si rivela di facile comprensione ed occupa fino a 6 persone per una mezz’oretta o poco meno: è distribuito in Italia da Oliphante.

Unboxing

Componenti

Foto 1 – I componenti.

Data l’ambientazione l’editore non poteva far altro che presentare Tea, Scones and Arsenic proprio in una scatola per biscotti, di latta decorata, al cui interno troviamo 7 fustelle contenenti la maggior parte dei componenti: 6 piccole plance che mostrano una tazza di tè e il busto di uno dei partecipanti, 42 tessere “Scone” in sei diversi tipi, 21 gettoni “Zolletta di zucchero”, 6 cucchiaini e il regolamento multilingue.

Gli “scones” sono dei biscotti di origine scozzese, fatti con una pasta simile a quella delle brioches, e solitamente vengono serviti insieme al tè, con una grande varietà di confetture, creme, miele, ecc. Ci piace sottolineare che quelli inclusi nel gioco (da defustellare) sono di un realismo davvero eccezionale, guardandoli dall’alto, e quindi aiutano moltissimo a creare l’atmosfera.

Il regolamento è in sette lingue, italiano incluso ed in sole quattro paginette spiega le regole base, le varianti ed il gioco in solitario. Tutti i materiali sono di buona fattura, con tessere di cartone robusto, mentre i cucchiaini (di cartone) devono essere trattati con un po’ di delicatezza (in realtà noi abbiamo quasi sempre usato VERI cucchiaini da tè e l’atmosfera ne ha guadagnato!).

Biscotti.

Foto 2 – Una vista dall’alto di tutti gli “scones”: invitanti vero? Peccato che…

Ma stanno suonando alla porta: i nostri invitati sono in arrivo (ma quanti riusciranno ad andarsene “vivi” dopo la partita?) e dobbiamo quindi lasciarvi per andare a riceverli come si deve

Preparazione (Set-Up)

Dopo aver dato ad ogni partecipante la sua plancia personale insieme a tre zollette di zucchero e un cucchiaino (vi racconteremo come funziona il gioco utilizzando sempre la regola opzionale che spiega il loro scopo) il “padrone di casa” porta in tavola la scatola dei biscotti e siamo già pronti a partire.  

Il Gioco

Designato il primo giocatore, gli si offre la scatola di Tea, Scones and Arsenic perché prenda un biscotto, come si conviene ad ogni “tea afternoon” che si rispetti; il problema però sta nel fatto che voi e gli altri partecipanti dovete calarvi nei panni degli eredi di uno straricco Zio d’America morto da poco tempo: nessuno è disposto a dividere con gli altri l’enorme capitale lasciato dal defunto, per cui siete tutti venuti alla riunione di famiglia armati di un candido sorriso di circostanza e di svariati flaconi di arsenico con cui tenterete di far fuori la “concorrenza”.

Esempio.

Foto 3 – Esempio di Scones visti da sopra (in alto a sinistra) e sul retro.

Esaminando ogni biscotto della scatola, vediamo subito che la faccia anteriore mostra la forma ed i colori di vari tipi di “scone”, mentre sul retro sono stampate 0-1-2-3 bottigliette di veleno, come vedete nella foto 3 qui sopra. Ci sono sei diversi tipi di biscotti e per ognuno di essi vengono inserite nella scatola due tessere con 0 flaconi di veleno, due con 1 flacone, una con 2 flaconi e una con 3 flaconi.

Ma torniamo al nostro amico che avevamo lasciato col naso sulla scatola di Tea, Scones and Arsenic, indeciso sul tipo di biscotto da assaggiare: finalmente ha preso la sua decisione, afferra il biscotto e lo gira (senza mostrarlo agli altri) prima di decidere se tenerlo (posandolo sulla tazza da tè della sua plancia) o rimetterlo nella scatola, pagando però, in quest’ultimo caso, una zolletta di zucchero. Se il giocatore ha speso tutte le zollette non ha altra scelta che “incamerare” i biscotti pescati, quindi occhio a non zuccherare troppo presto il vostro tè.

Guardando il viso del giocatore di turno, subito dopo che ha pescato il suo biscotto, assisterete ad una vera e propria “commedia dell’arte”: avremo infatti da una parte chi posa con noncuranza il biscotto sulla sua plancia e all’altro estremo chi farà un profondo sospiro, mostrando grande indecisione e mimando più volte l’atto di rimettere il pezzo pescato nella scatola per poi, finalmente, decidere di tenerselo.

Cucchiaini.

Foto 4 – I cucchiai che obbligano un avversario a scartare il biscotto appena pescato, nel bene e nel male.

Questo perché gli altri giocatori possono “pagare” il loro cucchiaino per obbligare il giocatore di turno a scartare definitivamente il biscotto pescato. La commedia dunque serve a fare insospettire uno degli altri giocatori per costringerlo a giocare il suo cucchiaino e farvi scartare (mostrando sorpresa e delusione, giusto per continuare la recita) il biscotto appena preso: naturalmente se avrete “recitato” bene potrete godervi il momento (ma solo intimamente), sapendo di avere indotto qualcuno a farvi eliminare alcune bottigliette di veleno.

Il gioco continua in questo modo, passando la scatola in senso orario da un giocatore al successivo e continuando a pescare biscotti: se uno dei partecipanti, dopo aver pescate qualche bottiglietta di veleno, raggiunge o supera la soglia stabilita (di 6 veleni con 6 partecipanti e 6 fino a 15 giocando in due) deve dirlo ad alta voce: essendo “defunto”, ed in mancanza di un coroner che venga ad esaminare la scena del delitto, viene escluso dal gioco fino al termine della manche in corso.

Scones.

Foto 5 – Tutti i tipi di “scones” presenti nella scatola.

Man mano che i biscotti diminuiscono tutti i partecipanti cercano di capire quale “tipo” sia il meno pericoloso, e normalmente ci si basa soprattutto sugli scarti fatti da tutti fino a quel momento, perché quasi certamente contenevano 2 o 3 bottigliette di arsenico (chi scarterebbe un biscotto senza veleno?). La scelta diventa così sempre più sofferta e tutti cercano di memorizzare quali biscotti siano stati scartati per escluderli mentalmente.

La partita viene vinta dall’ultimo a sopravvivere oppure, se ci sono più sopravvissuti al termine dei biscotti (cosa molto rara se si gioca in meno di sei) da chi ne ha accumulati di più dentro la sua tazzina.

Quando avrete preso un po’ dimestichezza con il gioco standard potrete aggiungere alla scatola i sei biscotti “speciali”, ognuno dei quali ha un effetto particolare: uno vale doppio per il calcolo dei punti, un altro guarisce una dose di veleno, uno è avvelenato ma non si può scartare con lo zucchero, un altro è ammuffito e non vale nulla (nel conteggio) e due che, presi singolarmente, non fanno danni, ma causano la morte immediata se un giocatore riesce nel difficilissimo compito di mangiarli entrambi!

Qualche considerazione e suggerimento

Zollette.

Foto 6 – Le zollette di zucchero, contrariamente ai biscotti, non sono molto realistiche, ma il loro utilizzo è davvero importante.

Le zollette di zucchero ricevute ad inizio partita sono molto importanti, ma devono essere usate nel migliore dei modi: se pescate degli scones con una sola boccetta di veleno è quasi inutile scartarli con lo zucchero, a meno che quella “dose” non vi faccia passare a miglior vita. L’ideale sarebbe arrivare alle ultime fasi della partita con un paio di zollette, sperando che gli avversari siano invece rimasti a zero: in questo modo avrete un paio di giri “sicuri” mentre gli altri, uno dopo l’altro, pescheranno gli ultimi biscotti, solitamente pieni di veleno, e verranno trasportati alla “morgue”. Quasi tutte le nostre partite si sono concluse con un paio di giocatori a contendersi l’eredità e solitamente ha vinto chi dei due aveva conservato più zucchero.

Non distraetevi troppo quando tocca agli altri e soprattutto fate bene attenzione ai tipi di biscotti che vengono scartati: al vostro turno evitate quel tipo, finché potete, perché rischiate di beccarvi una dose eccessiva di veleno, visto che normalmente si scartano gli scones con 2-3 bottigliette.

Plance.

Foto 7 – Le plance dei giocatori: a sinistra la tazza di tè dove riporre i biscotti presi e a destra il personaggio scelto: tutti con un ghigno sinistro.

Naturalmente il capo gioco deve assicurarsi che i biscotti vengano mischiati attentamente, ma a volte seguire con gli occhi quello scartato (soprattutto da metà partita in poi) vi potrebbe far capire dove sia finito (per lo meno approssimativamente) e vi consiglierà di prenderne quindi un altro dello stesso tipo, con la fondata speranza di trovarne uno vuoto o con una sola bottiglietta.

Commento finale

Tea, Scones and Arsenic è un gioco per tutti, come abbiamo appena visto, ma la fortuna gioca un ruolo importante, soprattutto nelle prime fasi: pescare due biscotti pesantemente avvelenati nei primi 3 giri infatti vi costringerebbe a scartare subito due zollette, lasciandovi poche speranze di godervi poi la grana dello Zio: quindi se siete refrattari a questo tipo di giochi passate ad altro.

Scatola.

Foto 8 – La scatola del gioco.

Per i più “masochisti” le regole prevedono anche la possibilità di giocare in solitario: personalmente penso che per questo gioco non sia davvero il caso, visto che possiamo considerarlo a tutti gli effetti un “party game” e quindi, per definizione, è stato creato per riunire tante persone attorno ad un tavolo e divertirsi insieme… sghignazzando sulla malasorte capitata agli altri (prima che qualcosa di simile capiti a voi!) e godendosi gli effetti “cinema” di chi raccoglie i biscotti. 

Puoi vedere la scheda riassuntiva di valutazione su Big Cream.

 Tuttavia in questo periodo nessuno può esimersi dal farcire un suo gioco con le regole per giocarlo da soli, pena forse l’esclusione dalla pubblicazione: nel nostro caso, per fortuna, le partite dureranno certamente non più di 5 minuti perché si tratta di pescare uno dopo l’altro il maggior numero di biscotti prima di ”defungere”, il che avviene con 30 dosi esatte di veleno (vi ricordo che ogni tipo di scones possiede 7 boccette per un totale quindi di 42 dosi all’interno della scatola).

Infine per tutti gli amanti della cucina “dolce” una vera chicca: al termine del regolamento viene infatti svelata la vera ricetta degli scones, con tutti gli ingredienti necessari e i dosaggi precisi. Cosa pretendere di più da un gioco da tavola? Promosso!

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“Si ringrazia la ditta OLIPHANTE per avere messo una copia di valutazione del gioco a nostra disposizione”

Puoi acquistare TEA, SCONES AND ARSENIC su GET YOUR FUN

Ti interessa qualche altro gioco? Forse lo abbiamo già recensito…

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