The Queen’s Gambit – La Regina degli Scacchi

É tutto marchiato Netflix il gioco da tavolo de La regina degli scacchi (The Queen’s Gambit in inglese) in Italia grazie ad Asmodee.

E quando diciamo tutto, intendiamo che anche su ogni token di cartone rappresentante i pezzi degli scacchi c’è il nome della famosa piattaforma di streaming.

Detto ciò, vediamo come Rebecca Bleau e Nicholas Cravotta sono riusciti a trasporre la famosa serie TV in un gioco da tavolo per 2-4 giocatori amanti degli scacchi (ma non solo!).

La regina degli Scacchi – La scatola

Il Gambetto si fa in 4!

Il Gambetto (che per gli appassionati è una tipica apertura del gioco degli scacchi) qui dà il nome al pezzo che ogni giocatore può muovere sul tabellone (scacchiera) con l’obiettivo di catturare più token pezzi, disposti in fase di setup secondo uno scenario prefissato (ce ne sono 8 differenti). Il vostro Gambetto è però un pezzo degli scacchi speciale, dal momento che può trasformarsi e muoversi all’occorrenza come 4 differenti pezzi: Regina, Alfiere, Torre e Cavallo!

I possibili movimenti del vostro Gambetto

Memoria, visione, tattica e strategia

Beth Harmon, il personaggio protagonista della serie The Queen’s Gambit – La Regina degli Scacchi è riuscita a strabiliare il mondo con la sua capacità di visualizzare le mosse degli avversari e le sue con largo anticipo, e così dovrete fare voi in questo gioco. 

Tutti i giocatori hanno infatti un mazzo identico di carte raffiguranti ognuna un pezzo differente degli scacchi (2 con Regina, 3 Alfieri e 3 Torri, 4 Cavalli). 

Di queste 12 carte al primo turno dovete pescarne 5 e giocarne 3 coperte davanti a voi: queste saranno le prossime mosse del vostro Gambetto e non potranno più essere cambiate.

Ogni giocatore deve sempre avere programmato in segreto le prossime 3 mosse (e non potrete mai cambiare idea!)

Muovi, cattura (forse) e programma!

Il resto delle regole di The Queen’s Gambit – La Regina degli Scacchi sono semplicissime: quando tutti hanno le 3 carte coperte davanti a sé, si girano a faccia in su e, in ordine di turno, si muove il proprio Gambetto come se fosse il pezzo raffigurato sulla carta. Se il pezzo termina il movimento su un token lo si prende e si guadagnano i punti raffigurati su di esso. I gambetti avversari non possono mai essere catturati.

Quando tutti hanno mosso, si scarta la carta utilizzata, si spostano le 2 carte coperte a sinistra, si gioca una terza carta coperta alla loro destra e si pesca fino ad avere 3 carte in mano. Ripetere a piacere fino ad esaurimento token da catturare!

Conclusioni

Facile o difficile? 

Queste sono le tre domande che ci siamo posti anche noi ancor prima di avere tra le mani The Queen’s Gambit – La Regina degli Scacchi, il gioco da tavolo.

Dalla sola lettura del regolamento ci sembrava tutto un po’ troppo semplice: davvero 4 regole, prese dagli scacchi. 

Intavolandolo ci siamo però resi presto conto che la meccanica delle 3 carte programmate, oltre a sposarsi molto con il tema della serie, aggiunge quel pizzico di imprevedibilità, data dal fatto che bisogna provare a tenere conto anche degli spostamenti altrui (quindi è un gioco che cambia molto al variare del numero di giocatori al tavolo: più controllabile e strategico in 2, più tattico in 3 e 4 giocatori).

Tutto funziona bene finché qualche avversario non ti soffia il pezzo o si mette sulla tua strada: a quel punto devi reagire velocemente cercando di ottimizzare le mosse già programmate e trovando nuove strategie per quelle future.

La scacchiera dall’alto

Ma The Queen’s Gambit – La Regina degli Scacchi è solo per chi ama gli scacchi?

Piacendomi gli scacchi fin da piccolo, quindi ben prima dell’hype generato dalla serie TV in questione, non ero il testimone più attendibile per rispondere a questa domanda (nonostante la mia abilità nel gioco fosse limitata al minimo sindacabile per giocare qualche partita).

Per ovviare a questa empasse, abbiamo provato a intavolare il gioco anche con persone a cui bisognava persino spiegare come si muovono i pezzi sulla scacchiera: dal momento che più di una volta, anche alla prima partita, sono risultati vincitori o hanno comunque riportato punteggi interessanti, diremmo che, apprese le poche regole, il gioco poi può essere gestito e apprezzato da chiunque… diciamo da chiunque ami un gioco astratto come gli scacchi!

Qualche dubbio sulla longevità del titolo resta, visto che sono presenti solo 8 schemi di setup. C’è da dire che per ogni schema ci sono 4 punti di partenza differenti e in ogni partita l’ordine delle proprie carte è casuale, quindi lasciamo per ora il beneficio del dubbio su questo punto.

Possiamo però affermare che, per quanto ci riguarda, il gioco da tavolo di The Queen’s Gambit – La Regina degli Scacchi è riuscito nel suo intento: trasportare un tema non semplice come quello di una serie TV su un gioco da tavolo… in un gioco da tavolo!

Ringraziamo Asmodee Italia per la review-copy usata per questa recensione.

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