SINTESI

scelto_da_noi-trasp_150Pro: Un party game molto conviviale che si impara in pochi secondi e che non si vorrebbe mai smettere di giocare.

Contro: A nostro avviso non c’è nulla di negativo nel gioco: ma se ci fosse stata anche una seconda serie di carte numerate avremmo potuto… raddoppiare i tavoli (ma guardate la nota a fine recensione).

Consigliato a: Ragazzi (da 12 anni in su), famiglie, giocatori occasionali, assidui o esperti: qui non si tratta di classificare un gioco, ma di dare a tutti l’opportunità di partecipare e divertirsi per passare un po’ di tempo in allegria.

Valutazione Globale
Realizzazione
Giocabilità
Divertimento
Longevità
Prezzo

Idoneità al solitario:
assente

Incidenza della fortuna:
bassa

Idoneità ai Neofiti:
elevata

Autore:
Aurélien Piccolet

Grafica ed illustrazioni:
Aurélien Piccolet

Anno:
2021

Puoi acquistare TOP TEN su GET YOUR FUN

Introduzione

Quando nel 2018 venne pubblicato “The Mind” il nostro “piccolo mondo ludico” fu scosso da un’ondata di interesse incredibile verso un gioco davvero diverso da tutti gli altri: tant’è vero che esso ha ricevuto oltre 27 riconoscimenti in tutto il mondo. Quel “sistema” è stato in parte ripreso anche in Top Ten, il gioco di cui vi parliamo oggi, anche se è talmente rielaborato da diventare alla fine qualcosa di diverso e molto più conviviale. Pubblicato in Italia da Ghenos Games e dedicato a 4-9 giocatori di 14 anni o più, Top Ten è un vero e proprio “party game” che otterrà tanto più successo fra i partecipanti quando migliore sarà lo spirito con cui viene affrontato. La sua durata (una mezz’oretta al massimo) permette di effettuare 2-3 partite di seguito e, credetemi, i vostri amici vi chiederanno più volte il bis.

Andiamo dunque a dare un’occhiata più da vicino.

Unboxing

Componenti

Foto 1 – I componenti.

Aprendo la scatolina di Top Ten (150×195 mm) la prima cosa che incontra il nostro sguardo è un tappetino di 138×180 mm (tipo quelli per il “mouse”) sul quale sono stampati un “unicorno” ed una… ehmm… “cacca”. Quest’ultima non è molto diffusa, nel nostro mondo ludico, ma serve senz’altro a rendere l’idea: se la squadra perderà la partita si sentirà davvero di m….  Diciamo subito che questo tappetino non ha un utilizzo indispensabile e se ne potrebbe davvero fare a meno, ma è così carino che nessuno ha mai chiesto di rimetterlo nella scatola.

Tolto il tappetino scopriamo un “termo-formato” di plastica nera che contiene 10 carte (63×88 mm) numerate da “1” a “10”, 125 carte ”Tema” (stampate su entrambi i lati) e 8 fiches di plastica nera con un “unicorno” su un lato e la… famigerata “cacca” sull’altro.

I materiali sono buoni e robusti e non abbiamo incontrato alcun inconveniente durante le partite test: tuttavia le 10 carte numerate sono utilizzate moltissimo e vi consigliamo, prima di iniziare a giocare, di proteggerle con una bustina trasparente.

Naturalmente regole e carte sono state tradotte in italiano nell’edizione Ghenos.

Preparazione (Set-Up)

Tappetino.

Foto 2 – Il tappetino che funge da mini-tabellone: in primo piano gli spazi per le fiches con l’unicorno e, se dovesse andare male, con la “cacca”.

La preparazione iniziale di Top Ten è davvero rapida: per prima cosa mettete sul tappetino un numero di fiches pari a quello dei partecipanti (con un minimo di quattro, altrimenti il gioco non ha molto senso), piazzandole col lato “unicorno” in alto, sullo spazio a sinistra. Dopo aver deciso chi sarà il Primo Giocatore si estraggono a caso dal mazzo dei “Temi” cinque carte e si piazzano sull’apposita casella del tappetino. Infine il Primo Giocatore mescola le 10 carte numerate e ne distribuisce una a tutti (coperta). Siamo già pronti a partire.

Il Gioco

Carte 1.

Foto 3 – Le carte con il numero da “1” a “10”.

L’idea di base di Top Ten è quella di leggere a tutti delle “situazioni” che richiedono una valutazione “ponderata” a cui ogni giocatore dovrà dare la sua interpretazione in base al numero della carta che gli è stata consegnata. Tutti dovranno esprimersi a parole o a gesti (secondo quanto indicato dal “tema” scelto) facendo attenzione a non fare mai alcun riferimento al numero in loro possesso. Il Primo giocatore, sulla base di quanto lui stesso ha comunicato agli altri e di quello che tutti hanno risposto, dovrà mettere in fila i numeri dal più basso al più alto.

Se ogni sua scelta è corretta non succede nulla, ma se viene scoperta una carta di valore PIU’ BASSO di quella precedente uno dei gettoni “unicorno” verrà girato sul lato… cacca (sic).

Le carte “Tema” hanno due “situazioni” su ogni faccia: il Primo giocatore ne sceglie una e la legge ad alta voce, precisando alla fine quale debba essere l’intensità della risposta, ma ci spieghiamo meglio facendo subito un esempio:

Ecco la frase letta: “Uno dei giocatori al tavolo è un Vampiro. Rivela la sua identità e spiega come lo hai scoperto, dall’indizio più nascosto (dunque corrispondente al valore “1”) alla prova più schiacciante”. Se il primo Giocatore ha una carta di valore “6” dovrà dare una spiegazione intermedia, tipo “ho visto un pipistrello scendere in strada e subito dopo ho incontrato Tizio”; chi invece ha il numero “1” potrebbe semplicemente dire “Ho visto un pipistrello volare in cielo”, mentre chi ha il “10” dovrebbe affermare “Aprendo la porta della camera di mia moglie Tizio era su di lei che le succhiava il sangue dal collo“. E così via.

Carte Tema.

Foto 4 – Un esempio di carte “Tema”.

In Top Ten ci sono comunque casi in cui le risposte dipendono molto dal carattere di ogni partecipante e dal modo di “sentire” le cose che ha ognuno di noi, quindi possono diventare molto “soggettive” e qui il rischio è sicuramente più alto. Vediamo un esempio di questo genere:

“Ti hanno regalato un biglietto per un concerto irripetibile. Quale? Dal più deludente (Quindi carta “1”) al più ambito (carta “10”)”. Se dovessi rispondere io con un “10” in mano direi senza alcuna esitazione “un concerto dei Pink Floyd”, ma chi mi dice che gli altri giocatori conoscano questo gruppo o magari non siano piuttosto amanti del “liscio” o della musica “classica” e quindi considerino i miei Pink Floyd di valore 4-5? Sicuramente alla fine della manche azzannerei la loro giugulare (sì, ero io il vampiro della domanda precedente) ma non potrei rimproverarli più di tanto, perché la musica è molto soggettiva, come l’arte, un libro, un film, ecc.

Quindi bisogna rimediare con qualche informazione supplementare in modo che chi deve mettere in fila le risposte ne tenga conto: quindi la mia risposta avrebbe dovuto essere “Un superbo, spettacolare, incredibilmente coinvolgente ed assolutamente fantastico concerto dei Pink Floyd”: ho reso l’idea?

E con queste semplici considerazioni vi ho già spiegato tutto. La partita finisce quando sono state lette e risolte le cinque carte “Tema”: se almeno una fiche è rimasta dal lato “Unicorno” i giocatori hanno vinto (come gruppo), anche se non si tratta di un successo eclatante, quindi bisogna cercare di fare meglio nella partita successiva. Le regole danno persino una scala di valutazione: da “che disastro!” se è stata davvero una partita di m… fino ad arrivare al “punteggio perfetto” se sul tappetino ci sono solo unicorni: in questo caso il regolamento consiglia di passare alla variante per “esperti”.

Qualche considerazione e suggerimento

Fiches.

Foto 5 – Le fiches del gioco ci mostrano un favoloso “Unicorno” su una faccia ed una… modesta e poco elegante “cacca” sull’altra.

Come avrete senz’altro capito in Top Ten non contano tanto la meccanica o le regole specifiche, ma il modo con cui i giocatori affrontano il gioco con spirito collaborativo e senza troppe reticenze. Nei nostri test (sempre più frequenti man mano che gli amici o i parenti venivano a conoscenza del suo funzionamento) abbiamo scoperto cose strane: come il “fortissimo” esperto di giochi di strategia che non riusciva a trovare il coraggio di mimare una “situazione”; il bambino che, al contrario, mostrava una spigliatezza incredibile anche in presenza di tanti adulti; il logorroico che veniva messo a tacere da un lungo “bastaaaaa, buuuuu” perché non la finiva più di infarcire la sua descrizione di dettagli; il criptico che non riusciva mai a “ponderare” bene l’intensità della sua risposta, ecc. 

Cosa si potrebbe commentare a questo punto? Cercate di mantenervi lucidi: se avete ricevuto un “1” o un “2” pensate bene a cosa vi ha detto il Primo Giocatore sulla intensità della risposta e non equivocate il senso: ci sono state partite perse perché le risposte non erano congruenti e questo perché i giocatori avevano capito “al rovescio” le istruzioni del “Tema”. Quindi se siete voi il Primo Giocatore ribadite sempre a che grado di intensità corrispondono il numero “1” ed il numero “10”, ma senza fare degli esempi pratici che potrebbero suggestionare gli altri.   

Scatola.

Foto 6 – La scatola del gioco.

Quando avete dei numeri intermedi (soprattutto se si gioca in sei o più) cercate di misurare la vostra risposta in modo che gli altri capiscano in che fascia siete e possano quindi preparare la loro risposta tenendo conto della vostra. Se poi ritenete che il vostro numero possa essere di valore molto vicino a quello di un altro occorre fare ancora più attenzione alle parole (o ai gesti).

Ricordo una partita in cui si chiedeva di dimostrare il proprio disagio nell’andare al mare, ed uno dei giocatori (che aveva il numero “1”) disse che sarebbe andato in spiaggia vestito da inverno e, alla fine della descrizione, affermò che avrebbe indossato anche un “impermeabile NERO” per accumulare il maggior caldo possibile; uno dei giocatori seguenti (che aveva il numero “2”) disse esattamente le stesse parole ma variando da nero a BIANCO il colore dell’impermeabile. Ed il Primo Giocatore non sbagliò nelle sue scelte perché aveva capito la “sfumatura”.

Commento finale

Le regole di base sono state studiate per 8 giocatori, ma prevedono anche partite a nove, dove però il Primo Giocatore non riceve carte numerate e non deve dare la sua interpretazione, ma deve semplicemente leggere la “situazione” ed interpretare le risposte per mettere in fila le carte.

C’è anche una variante per esperti che vi… sconsigliamo di provare se non avete già almeno una mezza dozzina di partite sul groppone. In effetti in questo caso il Primo Giocatore deve indovinare il numero esatto di ogni giocatore senza mai rivelare il proprio; ogni risposta errata fa girare una fiche, ma a fine manche tutti gli altri possono cercare di indovinare il numero del Primo: se ci riescono recuperano un gettone “Unicorno”, altrimenti… ciccia!

Puoi vedere la scheda riassuntiva di valutazione su Big Cream.

 Chi scrive si è entusiasmato fin dalla prima partita, come tutti gli altri partecipanti, ed è stato un vero piacere portarsi dietro la scatolina di Top Ten a varie serate al club o con gli amici oppure ad un pomeriggio con i familiari: il risultato è stato sempre lo stesso, un grande successo!

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“Si ringrazia la ditta GHENOS GAMES per avere messo una copia di valutazione del gioco a nostra disposizione”

Espansione.

Foto 7 – I component dell’espansione “Top Ten 18+” apparsa su Plato 141.

POST SCRIPTUM

Vorrei aggiungere, per chi fosse interessato, che sul numero 141 della rivista Franco-Belga PLATO era stato allegato un piccolo mazzo di carte “bonus” in omaggio, fra le quali ci sono 10 carte “Numero” e quattro “Temi” extra. Sarebbe interessante procurarselo per poter giocare su due tavoli in contemporanea (sfruttando le nuove carte numero). Naturalmente potrete supplire anche con delle comuni carte da gioco numerate da 1 a 10, purché abbiano tutte il dorso uguale.

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Ti interessa qualche altro gioco? Forse lo abbiamo già recensito…

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