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Quando vi trovate nel più grande museo Egizio del mondo e all’improvviso arriva un grande papiro da restaurare, voi esperti egittologi e amanti di geroglifici non potete fare altro che sedervi al tavolo (da gioco!) e iniziare a ricomporre e decifrare!

Con Papyrus, vincitore del premio Miglior Gioco Inedito 2022 a Lucca Comics&Games, la Dv Giochi invita 2-4 giocatori ad immergersi in un gioco di carte snello e dalle meccaniche di presa innovative!

Geroglifici da giocare e Frammenti da decifrare.

Ad ogni turno di Papyrus ci saranno in palio sempre 4 carte Frammento al centro del tavolo. 

Ogni Frammento richiede una sequenza di 3 o 4 carte geroglifico per essere decifrato: quando sotto ad esso la sequenza risulta completa, chi vi ha giocato la maggioranza di geroglifici se lo aggiudica portandosi a casa i relativi punti di fine partita.

Un turno snello e veloce, ma mai banale.

Ogni giocatore parte con un mazzo composto dallo stesso numero e tipologia di carte, da cui pesca le 4 che comporranno la propria mano. Ad ogni turno ha quindi 3 azioni a disposizione:

  1. giocare una carta scoperta sopra un Frammento (facoltativo);
  2. giocare una o più carte scoperte sotto al Frammento seguendone la sequenza o 1 sola carta coperta che funge da jolly per la sequenza stessa (obbligatorio);
  3. mettere una carta coperta sotto un proprio Dossier segreto (se ne hanno 2 da inizio partita e varranno punti vittoria se al termine del gioco sarete riusciti a completarne le richieste) e ripescare una carta dal mazzo nella propria mano.
    Le carte così poste sotto ai Dossier, alla fine finiranno nelle proprie prese per completare i Dossier stessi! Quest’azione è facoltativa.

(Quasi) tutti prendono qualcosa, ma il “cosa” può fare la differenza…

Papyrus è un gioco di prese con una meccanica “a 3 livelli” molto intrigante che gli conferisce un “twist” che a nostro avviso giustifica il titolo insignitogli a Lucca:

  1. chi ha la maggioranza di carte di una sequenza completata sotto ad un Frammento, lo guadagna;
  2. il secondo (per maggioranza) mette invece nelle sue prese tutte le carte che il primo giocatore ha messo sotto a quel frammento;
  3. l’ultimo in graduatoria guadagna nelle proprie prese tutte le carte presenti sopra al Frammento in questione!

Da questo ne consegue che il tempismo con cui si chiude la sequenza di un Frammento, diventa fondamentale nella tattica e nella strategia di gioco per riuscire a recuperare i geroglifici che permettano di completare i propri Dossier segreti!

Occhio alla fine repentina

Quando un giocatore si trova a non poter più pescare carte fino ad averne 4 in mano, il gioco termina immediatamente innescando la fine della partita e il conteggio dei punti vittoria sommando:

  • i punti vittoria indicati su ogni Frammento;
  • 1 PV per ogni carta Geroglifico nelle proprie prese;
  • i punti indicati su ogni Dossier segreto completato!

Conclusioni

Non ha sorpreso solo noi (visto il premio vinto come gioco inedito al Lucca Comics&Games), ma di sicuro Papyrus ci ha stupito per la semplicità delle regole, la velocità di una partita (anche in 4 giocatori fin dalla seconda partita si resta sui 20/30 minuti) ma soprattutto per la profondità tatticostrategica che è insita nell’innovativa meccanica delle prese.

Capire quando chiudere un set sotto ad un Frammento fa la differenza, determinando tipologia e quantità di carte che si metteranno nelle proprie prese quel turno, avvicinandoci o meno al completamento degli obiettivi segreti e modificando il numero di PV!

A seconda del numero di giocatori presenti Papyrus aumenta la propria valenza tattica o strategica, privilegiando la prima in partite a 2 giocatori, mentre la seconda fa sentire maggiormente il proprio peso con 3 o 4 giocatori al tavolo.

Abbiamo inoltre apprezzato il trigger di fine partita: se un giocatore effettua spesso le proprie azioni facoltative può “liberarsi” di 2 carte in più ad ogni turno, velocizzando così la partita, che può diventare quindi una corsa ad ottimizzare ogni singola azione prima che qualcuno ne determini la fine.

Questo implica che il ritmo del gioco dipenderà sempre da come ogni giocatore deciderà di affrontare la singola partita.

Vi lasciamo con una “chicca” scoperta giocando insieme all’autore: tra i vari frammenti, uno rappresenta una parola realmente esistita nel linguaggio degli antichi Egizi. Ve lo riveleremmo se non temessimo di essere colpiti da qualche antica maledizione…

 

Ringraziamo DV Giochi per la review-copy usata per questa recensione.

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