SINTESI

Pro: regole semplici, flusso scorrevole e resa scenica notevole: torri e decorazioni danno al tavolo un impatto unico. Le combo tra tessere e simboli regalano belle soddisfazioni tattiche.

Contro: l’interazione resta limitata alla cava e in quattro giocatori il downtime può pesare, con partite che si allungano oltre l’ora e mezza. Attenti a movimenti maldestri, la struttura non è proprio a prova di “scossoni”.

Consigliato a: chi cerca un puzzle tridimensionale immediato ma profondo, capace di unire accessibilità e soddisfazione costruttiva. Meno adatto a chi vuole conflitto diretto.

Valutazione Globale
Realizzazione
Giocabilità
Divertimento
Longevità
Prezzo

Idoneità al solitario:
assente

Incidenza della fortuna:
bassa

Idoneità ai Neofiti:
buona

Autore:
Olivier Grégoire

Grafica ed illustrazioni:
The Creation Studio

Anno:
2024

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Una città nel deserto, un re ambizioso e un’ossessione: far crescere i Giardini Pensili verso il cielo, terrazza dopo terrazza. In Babylon non coltiviamo solo fiori: progettiamo in 3D. Il tavolo diventa un modellino architettonico che si innalza a strati, tra colonne, ponti, scale, fontane e statue. Il colpo d’occhio sul tavolo è di quelli che ti fanno fermare e pensare: “Ok, questo lo voglio provare (e anche vedere!)”.

Cosa c’è nella scatola

La cura dei dettagli di un giardino in Babylon non poteva che riflettersi anche nell’attenzione alla realizzazione dei componenti: resistenti e di ottima qualità.

Cartone (plance e tessere) e plastica (tutti i modellini architettonici) sono i principali materiali contenuti nella scatola/dispenser, che permette di iniziare a giocare con un setup di appena un minuto:

  • 4 plance giocatore con alloggiamenti per le colonne;
  • 48 tessere Terrazza (fronte “Giardino” / retro “Materiale”) + 4 iniziali;
  • 148 colonne singole, 60 doppie, 38 belvedere, 15 scale, 15 fontane, 38 statue, 15 ponti;
  • segnalini Round e Fine Partita, blocchetto segnapunti, regolamento.

Illustrazioni pulite, simboli leggibili e grande verticalità scenica: i giardini, una volta sviluppati su più livelli, sono spettacolari.
Il regolamento è chiaro e ricco di esempi.

Ogni azione, la sua decorazione…

L’obiettivo di Babylon è ottimizzare la costruzione di terrazzamenti sopra colonne portanti per realizzare decorazioni. I punti vittoria crescono man mano che la città si eleva (fino al livello 3), cercando di sfruttare al meglio gli spazi della plancia 8×8.

La partita si sviluppa in round, e in ogni turno hai tre azioni a disposizione:

  • 1. Scavare (obbligatorio) – prendi una tessera visibile dalla cava (una pila a tre strati: argilla in alto, granito al centro, basalto in basso). Ottieni colonne singole in base ai bordi liberi/adiacenze della tessera scelta e un bonus se il fiore corrisponde a quello della tua plancia.
  • 2. Costruire (facoltativo) – piazzi colonne (puoi cambiare 2 singole in 1 doppia) e poi 1–2 tessere Terrazza (quella appena presa e/o quella conservata). La tessera può poggiare su 3 o 4 colonne; se solo 3, aggiungi un belvedere sull’angolo sospeso, che porta un punto ma limita future costruzioni.

Subito dopo puoi installare decorazioni seguendo i simboli:

  • Scale tra due tessere su livelli consecutivi
  • Fontane tra simboli adiacenti sullo stesso livello
  • Ponti tra simboli su tessere differenti, separate da uno spazio
  • Statue in allineamento rettilineo con le precedenti (in futuro possono diventare colonne)

  • 3. Stoccaggio/Scarto – puoi conservare al massimo 6 colonne singole e 1 tessera in riserva.

A fine round si scopre un segnalino Round che applica un effetto al giro successivo (colonne aggiuntive, costruzioni extra, ecc.). Si prosegue così fino al termine della partita, che scatta dopo un numero di round prestabilito in base ai giocatori.

Al tavolo: cosa si sente davvero

L’ergonomia delle plance con incavi per le colonne rende tutto stabile, ma attenzione: basta un attimo di distrazione per far crollare una costruzione e compromettere l’intera partita!

La doppia anima del gioco emerge subito:

  • Puzzle personale: ottimizzare flussi di colonne, altezze e incastri di simboli/bonus.

  • Interazione tattica: la cava è comune e leggere “chi insegue cosa” per negare la tessera giusta fa davvero la differenza.

Da questa fusione nasce un titolo interessante, con pochissima interazione diretta (limitata alla scelta delle tessere): ognuno coltiva il proprio “orticello” e ci si ritrova a fine partita per il calcolo dei punti.

Si costruiscono scale… ma come scala il gioco?

In 2 giocatori è una sfida asciutta: lettura dell’avversario, tempi di salita di livello e gestione del magazzino colonne diventano decisivi.
In 3–4 giocatori cresce l’imprevedibilità, il rischio di non trovare subito la tessera desiderata e, di conseguenza, il downtime. Aumenta però anche la tensione nel pescare la tessera perfetta prima che sparisca.

Considerazioni

Babylon ha il feeling di un euro-gestionale familiare ma strategico, con momenti di vera brillantezza quando concateni scavo → posizionamento → combo decorazioni → chiusura round con bonus che esalta la tua mossa.

Chi cerca conflitto diretto potrebbe percepirlo come una sorta di solitario multiplayer; chi ama i puzzle “multidimensionali” troverà invece pane (e colonne) per i suoi denti.

È la dimostrazione che il piazzamento tessere non è condannato al 2D. La cava condivisa genera decisioni brevi ma significative, e il puzzle verticale — tra colonne, livelli e decorazioni — regala quella soddisfazione tattile che ti fa rimettere tutto a posto… e ricominciare.

La durata non è brevissima: circa 60 minuti in due giocatori, che possono salire fino a 90/100 minuti in quattro.

Se cercate un titolo bello da vedere, facile da imparare e capace di farvi sentire architetti per un’ora, mettetelo in lista.

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Ringraziamo Pendragon Game Studio per la review-copy usata per questa recensione.

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