Pro: Un’espansione monumentale. Non migliora il gioco: lo cambia in meglio.
Contro: Aumentano le differenze tra le razze, costo un po’ elevato (ma giustificato).
Consigliato a: Chiunque abbia già giocato più di 3 partite con il gioco base e non abbia pensato che ci sia troppo da pensare.
ATTENZIONE! questa recensione è dedicata a un’espansione non giocabile autonomamente. Se non conosci Terra Mystica, leggi la nostra recensione.
Ci eravamo lasciati parlando di un gioco molto valido, che ci aveva davvero convinto. Avevamo anche evidenziato che il meccanismo, sofisticato e profondo, seguiva alcuni schemi molto rigidi.
Questi piccoli difetti di flessibilità potevano essere considerati del tutto secondari in un contesto oliato quasi alla perfezione. A furia di giocare e rigiocare, i giocatori più assidui hanno, però, cominciato a sentirne il peso.
Ecco dunque Terra Mystica Fuoco e Ghiaccio, un’espansione nata da mani esperte e testata da giocatori di lungo corso, che apre a una game experience molto più varia e intensa, proprio perché affievolisce gli aspetti più ripetitivi del gioco. Alcuni di questi erano facilmente superabili (una sola mappa, condizioni di vittoria sempre uguali a se stesse) mentre altre situazioni ci sembravano legate alla struttura del gioco stesso: “una razza = un colore di esagono ideale su cui poter costruire” sembrava un postulato irrinunciabile. Eppure presto scopriremo che non era così e che Terra Mystica cela un’incredibile versatilità e adattabilità anche a meccanismi asimmetrici.
Unboxing
Eppure, a una prima superficiale lettura della lista dei contenuti, sembrerebbe una classica espansione da gioco tematico, destinata ad allargare gli orizzonti del meccanismo, senza incidere troppo sulla game experience.
Infatti troviamo:
- 6 nuove razze (corredate da 2 set completi di meeple);
- le pedine per gestire 2 nuovi tipi di terreno;
- un tabellone con la mappa del gioco base, corretta in alcuni dettagli per garantire un maggior equilibrio, stavolta stampata davanti e dietro, offrendo così 2 diversi mondi nuovi su cui competere;
- 4 tessere per le nuove condizioni di vittoria addizionali (ma non sostitutive di quelle base);
- pedine multiuso per la gestione delle razze.
Quest’ultimo set di pedine, grazie al sacchetto incluso da usare in fase di setup, permette di randomizzare con efficacia le razze tra cui scegliere, mentre durante la partita, grazie all’apposita nuova mini-plancia, permette di gestire la sequenza del turno con grande flessibilità.
Cosa cambia
La prima cosa che si nota è che le nuove mappe non contemplano i nuovi tipi di esagono (fuoco e ghiaccio) ma soltanto quelli “classici”. Inoltre, le regole ci spiegano che gli esagoni terraformati nelle nuove tipologie di terreno non potranno più essere riconvertiti in altre forme.
Tutto questo garantisce piena compatibilità tra le razze del gioco base e le mappe dell’espansione: tutte le razze sono, quindi, giocabili su tutte le mappe!
Considerando il rigido “meccanismo dell’orologio” che caratterizza il gioco base, la nostra attenzione non può che spostarsi sui meccanismi di funzionamento delle 6 nuove razze (2 per ciascuna tipologia introdotta: fuoco, ghiaccio e variabile) che si ritrovano orfane di un territorio di partenza.
A inizio partita, le razze del ghiaccio scelgono un esagono iniziale qualsiasi, determinando così anche i costi di conversione. La tipologia selezionata non dovrà coincidere con quella di altre razze in gioco. Esempio: il giocatore sceglie come esagono di partenza un esagono giallo (deserto). Da quel momento, i costi di conversione in ghiaccio saranno esattamente identici a quelli di qualsiasi razza con questo ambiente: l’espansione fornisce una pratica pedina ad anello, che permette di gestire la situazione.

Il popolo mutaforma ha scelto il deserto come terreno ideale. Presto potrebbe cambiare idea e spostare l’anello…
Per le razze di fuoco, invece, le cose si complicano un pochino. Per poter convertire gli esagoni nella “terra dei vulcani” (il loro habitat naturale) le due razze sono costrette a spendere altri fattori:
- I Signori dei Draghi quando guadagnano pale le trasformano in punti potere, che potranno essere spesi (cioè rimossi dalla plancia) per terraformare terreni a costi variabili, a seconda che si tratti di una tipologia di terreno ideale di un altro giocatore oppure no.
- Gli Accoliti adottano lo stesso meccanismo dei Signori dei draghi, utilizzando però i punti culto.
Queste razze godono, quindi, di una flessibilità importante, che però gli vale come l’abilità speciale di base.
Ancora più ricercate sono le funzionalità dei popoli cosiddetti variabili.
Il popolo mutaforma a inizio partita sceglie un terreno ideale e, in modo molto simile alle razze del ghiaccio, calcolerà i costi in pale da quel terreno. Quando avrà accesso alla seconda abilità speciale, egli potrà modificare il proprio terreno ideale a suo piacimento.
Il popolo dei fiumi, invece, non può terraformare: può costruire lungo le sponde del fiume sulle tipologie di esagoni che è riuscito a sbloccare. A inizio partita, infatti, egli pone i propri sacerdoti sui terreni della propria scheda: ogni volta che potrà assumere un sacerdote, egli ne prenderà uno da questa ruota e sbloccherà il terreno corrispondente.

La tabella per gestire l’ordine del turno. Le sirene sono state le prime a passare e saranno la prima razza a giocare nel prossimo turno. Ancora aperta, invece, la corsa per il secondo.
I 10 gettoni ovali raffigurano le 20 razze presenti nel gioco: questi hanno due funzioni, entrambe molto utili per rendere il gameplay più interessante.
Durante il setup possono contribuire a mettere all’asta le fazioni. Se si decide di usare questa regola, i tasselli vengono inseriti nell’apposita busta: successivamente, ne verrà estratto un numero pari a quello dei giocatori e i tasselli verranno messi all’asta uno dopo l’altro. I giocatori potranno spendere fino a 40 punti vittoria per aggiudicarseli, ma riusciranno durante la partita a recuperare il gap che loro stessi si sono creati?
Durante la partita, invece, le pedine delle razze servono per tener traccia dell’ordine di turno. Nel gioco base, il primo giocatore che “passa” acquista il diritto a diventare il primo giocatore del turno successivo, coinvolgendo a catena gli altri giocatori. Ora, invece, man mano che i giocatori passano, vanno a occupare gli spazi liberi sulla sequenza di turno.

Condizioni di vittoria AGGIUNTIVE: in ogni partita, potrete aggiungere una soltanto di queste tessere.
Infine, l’espansione ci offre la possibilità di aggiungere un nuovo sostanzioso conteggio di punti vittoria durante la fase finale. In ogni partita viene pescata soltanto una delle 4 tessere disponibili e, in un modo o nell’altro, ognuna di queste tende a premiare il giocatore che più ha diversificato la propria crescita. Le nuove condizioni di vittoria premiano infatti:
- la maggior distanza tra 2 insediamenti, oppure tra santuario e fortezza (2 condizioni separate);
- il maggior numero d’insediamenti sul bordo della mappa;
- il numero di insediamenti.
Bottom line
Tutte le cose descritte, una dopo l’altra, avranno fatto saltare sulle sedie i giocatori più assidui e appassionati. Ognuno degli elementi aggiunge nuova profondità al gioco e, una volta combinati tra loro, amplificano le possibilità e diversificano le prospettive.
Prendete, ad esempio, la messa all’asta delle razze in gioco: mettere fine a qualsiasi discussione sulla forza assoluta delle razze (vere o presunte che siano le motivazioni) è solo la “ratio” più superficiale della regola.

Le regole introdotte sono poche ma sofisticate. Il manuale ci aiuta con esempi chiarissimi a non commettere errori.
In realtà, in base alle razze presenti, alla mappa che si è deciso di utilizzare e alle condizioni di vittoria casualmente aggiunte, i giocatori esperti giudicheranno in modo molto diverso il valore delle razze con cui si potrà giocare e l’asta diventerà il meccanismo ideale per dare il giusto peso alle loro valutazioni.
A fare la differenza non è il costo, la quantità di materiale o il peso delle regole aggiuntive: a nostro avviso, per definire un’espansione “fondamentale” è necessario valutare quanto questa incida sul gameplay precedente migliorandolo. Terra Mystica fuoco e ghiaccio va ben oltre: qualsiasi giocatore esperto che abbia apprezzato il gioco base non potrà che definirla semplicemente monumentale.
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