SINTESI
Pro: semplicissimo e adattissimo anche a chi non gioca mai, diventerà un must per le feste in famiglia (altro che tombola!) e per i party tra amici.
Contro: sarà apprezzato soprattutto da chi ama giocare con le parole e/o è appassionato di letteratura, narrativa e poesia.
Consigliato a: chi cerca un party game divertente ma al tempo stesso elegante, che non punti sulla trivialità per far ridere, quanto piuttosto sul surrealismo degli elaborati.
Realizzazione | |
Giocabilità | |
Divertimento | |
Longevità | |
Prezzo |
Idoneità al solitario:
assente
Incidenza della fortuna:
bassa
Idoneità ai Neofiti:
elevata
Autore:
A. Banci, M. Marino
Grafica ed illustrazioni:
N. Gomboli, M. Riami
Anno:
2021
PREMESSA:
La letteratura del Novecento ha portato con sé diverse sperimentazioni, che hanno fatto uso di carte per ispirare le storie (pensiamo ai tarocchi ne “Il castello dei destini incrociati” di Calvino) o addirittura di frammenti di testi utilizzati come puzzle, per (ri)costruire nuove narrazioni (il riferimento più noto è la tecnica del cut-up di Burroughs, sperimentata prima di lui dal romeno Tzara): insomma, la parola è diventata oggetto di gioco, e questo nuovo concetto è stato poi ripreso più volte dal postmodernismo.
Non vogliamo però divagare troppo e torniamo subito “sul pezzo”, per parlarvi di un gioco di carte nato nell’ormai lontano 1993, intitolato “Le Balene”, perché pubblicato a sostegno della campagna per la tutela dei cetacei dell’associazione Greenpeace. Il gioco in questione era diventato ormai introvabile da diversi anni, e proprio all’inizio del 2021 è stato finalmente ristampato -con alcune interessanti novità, che vedremo insieme- e, soprattutto, distribuito adeguatamente.
Grazie all’editore Imagommage, Le Balene (divertente party game da 3 a 8 giocatori) è finalmente arrivato… sulla tavola ludica delle balene (ovvero noi recensori di Balena Ludens), in ben tre versioni differenti (e questa è sicuramente la novità più interessante):
- Le Balene… in libertà: con parole tratte dal lessico di uso quotidiano;
- Le Balene… in slang: versione più giovane, con i neologismi più in voga tra le nuove generazioni;
- Le Balene… in volo: al posto di semplici frasi, si comporranno veri e propri versi poetici.
Materiali e regolamento sono uguali per tutte le versioni, quindi procederemo con un’unica recensione.
UNBOXING:
Tutte e tre le versioni hanno una bella confezione in cartone spesso e plastificato, con una balena stilizzata che giganteggia su uno sfondo di colore diverso.
Le dimensioni della scatola, rettangolare e piacevolmente compatta, ricordano quelle di altri giochi storici dello stesso genere, come Cards Against Humanity, Coco Rido e altri ancora.
All’interno, troviamo 108 carte di buona qualità, in un insolito formato allungato (122mm x 68mm): per gli “imbustatori seriali” precisiamo subito che è impossibile inserire le carte imbustate nella scatola, ma d’altra parte… è altrettanto impossibile trovare buste perfettamente compatibili con questo formato (le bustine “tarot size” calzano abbastanza bene, ma lasciano comunque scoperto un piccolo bordo), quindi… queste carte non si imbustano, ma sono sufficientemente resistenti e non serve mescolarle troppo.

Alcune carte esemplificative: presentano tutte due versi di lettura, che il giocatore può scegliere indifferentemente.
PREPARAZIONE:
Si mescola il mazzo delle carte, se ne distribuiscono 10 a ciascun giocatore e la partita può cominciare: i tempi di setup sono quelli di una partita a briscola, ovvero… pochi secondi! Questo rende Le Balene un gioco perfetto per serate poco impegnative, da apparecchiare in un attimo, e da giocare e rigiocare.
SVOLGIMENTO:
All’inizio di ogni turno delle Balene, il primo giocatore sceglie una delle 10 carte che ha in mano e la orienta nel modo desiderato (ogni carta ha due diversi orientamenti, con altrettanti testi differenti) al centro del tavolo.
Dopodiché, proseguendo in senso orario, gli altri giocatori, scegliendo una carta alla volta tra quelle che hanno in mano, continuano il periodo in modo corretto, in italiano corrente e cercando di conservare una certa logica.
Se il giocatore attivo non ha nessuna carta valida da giocare, è costretto a passare e deve pescare la prima carta dal mazzo.
Ogni round continua così finché:
- dopo aver calato la carta, un giocatore ritiene di aver “chiuso” definitivamente la frase; a questo punto, il giocatore successivo toglie le carte in gioco e avvia una nuova frase;
- in qualsiasi momento, un giocatore può accusare chi l’ha preceduto di… “averla sparata grossa quanto una balena” e si procede immediatamente con una votazione: tutti i partecipanti, tranne i due oggetto della disputa (cioè l’accusatore e l’accusato) decidono se la frase abbia senso o meno, dopo l’ultima carta giocata. Se pensano che possa ancora andare bene, l’accusatore pesca una carta dal mazzo; se invece concordano nella bocciatura, allora sarà l’accusato a dover riprendere in mano l’ultima carta giocata, più una ulteriore pescata dal mazzo.
La partita finisce quando un giocatore termina le carte che ha in mano e viene immediatamente proclamato vincitore.
Si consiglia di giocare più manche, e il vincitore finale sarà ovviamente colui che se ne aggiudicherà il maggior numero.
DURATA:
La durata complessiva di una partita delle Balene dipende dal numero di manche che si decide di giocare, quindi si può andare dai 30 minuti riportati sulla scatola… fino a una lunghezza indefinita.
Ad ogni modo, una singola manche può essere estremamente rapida, ma a sua volta dipende dal numero di giocatori presenti al tavolo: in 3 o 4 può durare anche solo 5 minuti, mentre in 7 o 8 può superare la decina di minuti.
In un gioco di questo tipo ovviamente i tempi morti non esistono, anche perché tutti i giocatori partecipano alla lettura della frase che progressivamente contribuiscono a sviluppare.
AMBIENTAZIONE:
Le Balene è un gioco di parole libere, quindi è impossibile attribuirgli una precisa ambientazione: a seconda della frase che i giocatori andranno a costruire, si potrà passare dalla vita quotidiana alla fantasia più sfrenata, passando per una filastrocca o per una “rappata”.
CONSIDERAZIONI:
Le Balene è il tipico party game dalla forte componente linguistica, ma con una parte rilevante di humor e un pizzico di creatività: siamo lontani anni luce dai giochi di parole puri come Tags, Scrabble oppure Paperback, mentre siamo decisamente più prossimi al filone dei vari Cards Against Humanity, Joking Hazard e Il Trauma del Tram.
A differenza, però, di questi ultimi titoli, l’umorismo è più sottile e “politicamente corretto”, specialmente nella versione “In Volo”: il divertimento non sta tanto nel cinismo e nel black humor con cui si individuano le carte da giocare, quanto piuttosto nel surrealismo e nell’ironia con cui si vanno a costruire i periodi.
Come altri giochi di questo tipo, non c’è mai un metodo preciso e univoco per aggiudicarsi le manche: le votazioni dipendono interamente dallo spirito e dal gusto dei partecipanti, quindi l’aleatorietà e la soggettività regnano sovrane.
Va da sé che Le Balene dev’essere affrontato con il giusto “mood”, con leggerezza e senza troppa competitività, perché solo così anche chi non vincerà potrà comunque divertirsi e ridere delle frasi sue e degli avversari.
A nostro avviso, inoltre, il gioco può essere utilizzato in modo altrettanto efficace con una valenza educativa-didattica: coinvolgere ragazzi delle scuole secondarie in una partita con Le Balene può permettere di parlare di poesia, di linguaggio contemporaneo, di costruzione del periodo e di tanti altri aspetti pertinenti l’insegnamento della lingua italiana e della letteratura.
Proprio per questo, riteniamo che l’indicazione presente sulle scatole, che suggerisce di usare il gioco dai 14 anni in su, sia forse troppo restrittiva: Le Balene può essere proposto anche a ragazzi più giovani, quantomeno a partire dagli 11/12 anni. Per contro, troviamo forse un po’ troppo stretto il numero minimo di giocatori, perché il gioco dà il meglio di sé dai 4 o 5 giocatori in su (anche perché in 3 c’è sempre una sola persona votante, che diventa quindi “arbitro assoluto” degli altrui destini).
Cercate quindi un titolo perfetto da proporre in una serata di… “riscoperta sociale”, con amici e parenti perlopiù giocatori occasionali, e magari anche qualche partecipante più giovane? Le Balene è sicuramente una scelta che dovete considerare, valutando la versione più adatta al vostro gruppo di gioco… o -perché no- acquistandole tutte e tre, per ogni evenienza…
POSOLOGIA:
Si consiglia la somministrazione de Le Balene a gruppi sufficientemente numerosi, meglio se costituiti da 5 o più soggetti. Chi soffre di intolleranze verso i party game e l’uso libero e fantasioso delle parole dovrebbe valutare di utilizzare principi attivi completamente differenti, perché potrebbe compromettere l’efficacia del gioco per l’intero gruppo. Il principio attivo lessicale non ne preclude l’impiego pediatrico, quantomeno al di sopra dei 10 anni, perché nonostante la forte dipendenza linguistica si basa essenzialmente sulla fantasia e sulla creatività dei singoli partecipanti.
SOTTOFONDO MUSICALE:
Il brano “Whale Song” dei Pearl Jam.
Si ringrazia Imagommage per aver reso disponibile la copia di valutazione del gioco.
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