SINTESI
Pro: Un’ottima sintesi della scuola dei “Dudes on a Map” con una buona produzione alle spalle. Spicca la forte asimmetria tra le fazioni in campo.
Contro: Qualche problema di ergonomia. Può indurre alla paralisi da analisi in alcuni frangenti. Richiede molta dedizione in quanto asimmetrico, soprattutto per ridurre una durata di gioco inizialmente molto elevata.
Consigliato a: Chi gradisce l’alta interazione sia a livello gestionale, sia per quanto riguarda il conflitto diretto. Chi apprezza i titoli profondamente asimmetrici.
Realizzazione | |
Giocabilità | |
Divertimento | |
Longevità | |
Prezzo |
Idoneità al solitario:
assente
Incidenza della fortuna:
bassa
Idoneità ai Neofiti:
bassa
Autore:
S.J. Macdonald, Z. Smith
Grafica ed illustrazioni:
S. Phillips
Anno:
2022 (2023 per l’edizione italiana)
Circadians: Caos e Ordine è un titolo originariamente pubblicato dalla Garphill Games nel 2022, come seguito del loro Circadians: First Light, anche se parliamo di due giochi completamente diversi. La Garphill Games è conosciuta nel nostro paese tramite le localizzazioni della Fever Games, in particolare per quel che riguarda le trilogie di Shem Philips. Il gioco di cui vi parliamo in questa recensione viene portato in Italia dalla recentissima Chur Games, fondata da Zachary Smith (uno dei due autori di Circadians). L’autore ormai vive in Italia da diversi anni e ha voluto fortemente l’edizione italiana del suo gioco, tanto da creare una casa editrice per localizzare anche altri titoli della Garphill Games che diversamente non potrebbero essere immessi nel nostro mercato.
Ci troviamo sul pianeta Ryh, sconvolto da sempre più violenti fenomeni naturali che hanno portato la comparsa di 6 imponenti e strane strutture. Questo singolare paesaggio fa da sfondo allo scontro tra clan fino a quel momento pacifici, anche se essi non comprendono fino in fondo cosa queste Reliquie siano davvero.
Circadians: Caos e Ordine è un titolo competitivo per esperti, da 2 a 5 giocatori, della durata indicativa di 120-240 minuti, e con meccaniche di controllo territorio, poteri variabili e gestione della mano.
COME SI GIOCA A CIRCADIANS: CAOS E ORDINE
Una partita a Circadians: Caos e Ordine si sviluppa su un massimo di 6 round nei quali i giocatori concorrono per il controllo delle antiche reliquie mentre cercano di realizzare i propri obiettivi personali.
Ogni round è suddiviso in fasi, indicate sulla parte sinistra del tabellone. Nella prima di esse, a partire dal primo e procedendo in senso orario, ogni giocatore può stabilire il prezzo di una delle 5 fasi successive: un gettone prezzo indica sempre quanto pagare alla riserva e quanto al giocatore che l’ha giocato, per poter eseguire quella determinata azione.
Dopodiché i partecipanti eseguono ogni azione in sequenza, a partire dal giocatore che l’ha “prezzata” e procedendo in senso orario, a fronte del pagamento richiesto. Il giocatore che ha prezzato una determinata azione non paga per beneficiarne.
Vediamo brevemente cosa comportano le varie fasi:
- Scoprire: Consente di avanzare su uno dei 5 tracciati.
- Costruire: Permette di piazzare edifici (Fonderie, Avamposti o Fortezze) sul tabellone, in territori controllati, a patto che ci siano delle fondamenta libere e non ci sia già un edificio di quel tipo in quel territorio. E’ anche possibile piazzare delle fondamenta dalla propria plancia, che diventeranno però utilizzabili da tutti.
- Raccogliere: Garantisce un introito di energia e la possibilità di ottenere le risorse generate dalla base e dai territori in cui sono presenti fonderie proprietarie.
- Reclutare: Ogni fazione ha un tracciato di reclutamento differente sulla propria plancia. Questa azione fornisce punti per spostare i soldati fino all’ultimo punto di tale tracciato, momento in cui potranno essere piazzati nella base sul tabellone.
- Muovere: Ogni punto movimento consente di spostare una o più unità da un territorio ad uno adiacente, senza passare per i laghi ed evitando di avere più di un leader nello stesso territorio al termine della fase. Vige la regola dell’immobilizzazione, secondo la quale per oltrepassare una regione controllata da un avversario occorre lasciare in essa un numero di unità pari a quelle altrui.
Una volta terminati tutti i movimenti ha luogo un combattimento in ogni territorio conteso da due fazioni. Anche questa fase si svolge a turni, in ognuno dei quali il giocatore sceglie e risolve un conflitto in cui è coinvolto, prima di passare la mano al partecipante successivo. La singola battaglia prevede una pianificazione segreta tramite la ruota di combattimento ed un’eventuale carta tattica per migliorare le statistiche di Forza, Attacco e Scudi della propria armata: la fazione con più Forza vince il combattimento e costringe l’avversario a ritirarsi in una regione adiacente, mentre le ferite alle armate si calcolano simultaneamente con la differenza incrociata tra attacco e scudi dei contendenti.
Al termine dei combattimenti, avviene una fase di rendita dove le fazioni guadagnano risorse, potenziamenti e ridistribuzioni delle unità in base al numero di territori controllati e alle migliorie sbloccate sulla propria plancia.
A questo punto se un giocatore controlla tutte le reliquie rimaste sul tabellone, egli vince immediatamente la partita. Diversamente, la fazione che controlla il territorio con la reliquia del round in corso la ottiene, insieme al bonus indicato sulla propria plancia. L’altro trigger che assegna la vittoria immediata è il completamento del tracciato personale di punti vittoria di una fazione: esso cambia sia in lunghezza sia nella modalità di ottenimento di tali punti.
MATERIALI ED ERGONOMIA
Quando facciamo riferimento ad un titolo che ricade nella categoria “Dudes on a Map” per giocatori esperti, capita spesso di pensare alle grandi produzioni piene di imponenti miniature e dagli scatoloni ben riconoscibili. Circadians: Caos e Ordine esce da questi schemi, proponendo un gioco completamente in legno e cartone (ad eccezione dell’inserto) e riducendo la scala dei componenti dei giocatori. Questa scelta contiene sia il prezzo sia le dimensioni della scatola.
Dal punto di vista delle illustrazioni lo stile è molto particolare e diverso da altri titoli del genere, tanto che potrebbe non incontrare il gusto personale di diversi giocatori. Da un punto di vista più oggettivo non ci sono particolari problemi, se non negli esagoni sul tabellone principale: i territori di scogliera e paludosi usano gli stessi colori e non sono facilmente distinguibili quando occupati da molte unità.
Parlando dell’ergonomia durante la partita, sappiate che servirà parecchio spazio per intavolare Circadians: Caos e Ordine. Nonostante le truppe siano associabili alle dimensioni dei classici meeple, la mappa, le plance personali e le schede di fazione richiedono un’area ampia. Abbiamo particolarmente apprezzato la scelta di rendere il tabellone un’enorme scheda di riferimento per il flusso del round (derivato dalla meccanica dei prezzi) e i consigli per giocare e affrontare ogni fazione sulle relative schede.
Infine abbiamo una discreta dipendenza dalla lingua, che però non risulta eccessiva per via del largo uso di icone: esse sembrano tante, ma sono ben associate ad una specifica fase della partita e si ripetono spesso, riducendo il possibile spaesamento iniziale. In ogni caso, non abbiamo riscontrato problemi con il regolamento e con la traduzione italiana.
TANTA ASIMMETRIA CON “POCO”
Guardando l’archivio di Balena Ludens degli ultimi anni, ci accorgiamo come sempre più titoli con il focus sul controllo del territorio siano influenzati dall’asimmetria tra le fazioni in campo: in Scythe ci sono combinazioni di plance differenti, nella trilogia di Lang la diversificazione avviene durante la partita in base alle scelte dei giocatori, mentre in Root ogni giocatore ha proprio delle regole differenti. Circadians: Caos e Ordine si inserisce nel filone dell’alta asimmetria iniziale, la maggior parte della quale ottenuta tramite delle differenze all’apparenza minime, ma che hanno grosse implicazioni durante la partita.
Tramite attributi e leader, che possono essere migliorati durante la partita capovolgendo la carta in particolari situazioni, ogni fazione ha a disposizione un set di elementi “game-breaking” che fornisce la forte caratterizzazione richiesta senza soverchiare il giocatore con troppe regole aggiuntive: ecco che abbiamo una base mobile che lancia i soldati sui terreni, il movimento e controllo dei laghi, la possibilità di pagare la banca invece dei nostri avversari, il piazzamento di trappole, vantaggi a combattere su certi territori e altro ancora.
La ciliegina sulla torta è la modalità di ottenimento dei punti vittoria: gli Zcharo con la ricerca, gli Oxataya grazie alla vittoria in battaglia, la IA causando ferite, i Jreyek vincendo una battaglia contro un leader avversario, i Leyrien grazie ai bonus scoperti del loro tracciato e i Circadians potenziando i loro attributi.
La longevità di questo titolo è praticamente assicurata: non basta una sola partita per assimilare e sfruttare al meglio tutte le potenzialità di una fazione, e sicuramente vorrete provarle tutte. Inoltre la singola fazione non presenta una “mono-strategia” da applicare sempre e comunque, ma occorre puntualmente valutare come agire in base agli avversari: il sistema è abbastanza libero ed aperto da consentire delle giocate “smart” in base alla corretta lettura della situazione corrente. Infine i punti di forza e di debolezza di ogni giocatore possono portare nuove opportunità durante la pianificazione di ogni round. Insomma, riteniamo difficile che questo titolo possa sembrarvi ripetitivo.
UN TITOLO RIUSCITO
I due elementi di spicco che fanno brillare Circadians: Caos e Ordine per originalità, e non solo come buona amalgama di meccaniche preesistenti, sono la gestione dei prezzi e il trigger di fine partita. Prezzare le azioni non significa soltanto stabilirne i costi per gli avversari, mentre noi le eseguiamo gratuitamente, ma il doverlo fare in sequenza spiana la strada per strategie sull’ordine delle azioni: per esempio potrei prezzare pesantemente un’azione necessaria ai miei avversari per ottenere introiti da spendere in quelle successive. Inoltre questa impostazione meccanica aumenta l’interazione e costringe i giocatori a tenere gli occhi incollati al tabellone, rendendo meno pesante il downtime insito in questa tipologia di giochi. L’incastro tra le risorse in nostro possesso e quelle “in potenza” con la giusta tessera prezzo possono farci svolgere tutte le azioni che avevamo in mente e conferirci qualche surplus per il turno successivo.
La fine della partita, oltre che per gli obiettivi personali delle fazioni, si verifica con la vittoria immediata offerta dal controllo di tutte le reliquie rimaste sul tabellone. Oltre alla presenza di un climax ascendente che segue l’arco di evoluzione della partita, questa idea meccanica aumenta a dismisura l’interazione distruttiva tra i partecipanti. Le reliquie ottenute forniscono punti vittoria e bonus molto utili, quindi controllarne il territorio in base al round è sempre un obiettivo da perseguire, ma il conflitto continuo atto ad evitare la vittoria immediata altrui rende Circadians molto simile ad una Royal Rumble. Questo gioco vi sfiderà sia dal punto di vista tattico che strategico: è importantissimo pianificare correttamente quali azioni fare e come farle ma, vista la presenza di orde di nemici che vogliono distruggervi, occorre rispondere puntualmente alle situazioni in mappa ed aggiustare il tiro della propria strategia in base all’esito delle battaglie. Per non parlare di tutte le scelte che si possono fare in preparazione e durante il combattimento con le tre statistiche che abbiamo illustrato in precedenza.
Il terzo aspetto che vogliamo sottolineare riguarda il senso di crescita che si percepisce durante la partita: Circadians sviluppa molto bene tutti gli elementi tipici di un Dudes on a Map, come il reclutamento e il movimento di truppe e un buon sistema di combattimento (oltre ad avere degli elementi di eXpand ed eXploit che lo avvicinano al genere 4X) ma, inserendoli in quel sistema di selezione azioni, porta i giocatori a voler costruire ed evolvere le proprie possibilità round dopo round. All’inizio della partita, ad esempio, possiamo effettuare due reclutamenti e due movimenti nelle rispettive azioni. Se queste azioni venissero portate al massimo nei loro tracciati, un giocatore potrebbe disporre di 9 reclutamenti e 6 movimenti, che sono tantissimi nell’ottica di un singolo round!
Infine, se siete dubbiosi riguardo al corposo regolamento, non preoccupatevi: nonostante la lunga spiegazione possa far presagire grande complicatezza, lo spaesamento iniziale sparisce molto velocemente dopo qualche azione e scompare del tutto alla fine del primo round.
COSA POTREBBE OSTACOLARE L’ESPERIENZA DI GIOCO
Se siete giocatori esperti e, arrivati a questo punto, siete convinti a voler provare Circadians: Caos e Ordine, cercate di capire se questi ultimi aspetti possono darvi fastidio.
Sicuramente questo non è un titolo per chi predilige il totale controllo del proprio orticello: qui c’è interazione distruttiva fin dal primo round, oltre che una componente fortuna data dalla pesca delle carte tattica e dall’utilizzo di un dado di combattimento (secondo quanto indicato dalla ruota).
Il titolo può essere molto lungo nelle prime partite perché, nonostante le azioni siano semplici e veloci, esse si portano dietro delle conseguenze importanti. Le scelte diventano spesso pesanti come dei macigni, soprattutto nei momenti chiave della partita. Attenzione dunque ai giocatori che spesso cadono nella paralisi da analisi, soprattutto se giocate in 4 o in 5.
Come ogni gioco di un certo peso, la differenza di esperienza si fa sentire: cercate di affrontare il titolo con un gruppo omogeneo da questo punto di vista, in modo da impararlo insieme. Gioverà sicuramente alla buona riuscita delle partite.
Gli ultimi due aspetti mirano verso la stessa direzione, se pensiamo che abbiamo tra le mani un gioco fortemente asimmetrico: la dedizione. Non è possibile fare una partita e poi non toccare più Circadians per alcuni mesi, perché la conoscenza profonda delle fazioni e delle possibilità in mano agli avversari fa tutta la differenza del mondo: riduce il downtime e quindi la durata della partita, riduce la paralisi in alcuni frangenti, rende le giocate più consapevoli e porta alla creazione di un metagioco in cui bisogna essere bravi a celare le proprie intenzioni, perché le fazioni altrui sapranno altrimenti come contrastarvi.
CONCLUSIONE
Davvero notevole questo Circadians: Caos e Ordine. Oltre a dimostrarci che non servono sempre grosse miniature per un ottimo gioco sul controllo del territorio, presenta un gameplay meccanicamente efficace e soddisfacente nel senso di crescita e nell’interazione con gli altri giocatori. Scala bene in tutto il suo player count, anche se lo consigliamo principalmente da 3 a 5 giocatori, e regala partite tesissime e memorabili fino all’ultimo secondo, segno di un ottimo bilanciamento nonostante l’elevata asimmetria.
Sicuramente Circadians si è meritato il posto nella selezione finale del Goblin Magnifico 2023 e speriamo che possa far parlare ancora di sé per molto tempo.
Si ringrazia Chur Games per aver reso disponibile una copia di valutazione del gioco.
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