SINTESI

Pro: Titolo divertente e sfidante dove anche sbagliare può risultare produttivo.

Contro: Un colpo di fortuna nei turni iniziali potrebbe indirizzare molto la partita e un errore di calcolo potrebbe comprometterla interamente.

Consigliato a: Chi è in cerca di un gioco deduttivo diverso dai classici investigativi.

Valutazione Globale
Realizzazione
Giocabilità
Divertimento
Longevità
Prezzo

Idoneità al solitario:
assente

Incidenza della fortuna:
sufficiente

Idoneità ai Neofiti:
buona

Autore:
Leo Colovini

Grafica ed illustrazioni:
Miguel Coimbra

Anno:
2022

INTRODUZIONE

In The Lost Code siamo avventurieri intenti a sfuggire alle grinfie dell’antico e potente guardiano del tempio nel quale abbiamo deciso, malcapitatamente, di entrare. L’unica possibilità di salvezza? Decifrare un antico codice!

The Lost Code è un gioco competitivo di deduzione portato in italiano da Uplay Edizioni nel quale da 2 a 4 giocatori potranno cimentarsi provando ad indovinare il proprio codice segreto. Ogni serie di numeri presenta cifre uniche all’interno del gioco, e a tutti i partecipanti sono visibili i codici altrui. Ma non illudetevi, la vostra impresa non sarà così semplice.

COMPONENTI

Componenti di gioco.

Componenti di gioco.

Per decifrare il vostro codice avrete bisogno principalmente di: un foglietto dove appuntare gli indizi, tenuto al riparo dal vostro schermo; Tronco (piedistallo) a giocatore contenente le Rocce del codice; 3 dadi e soprattutto la plancia centrale con sopra il tracciato segnapunti, dalla quale attingere le Ruote Supposizione.

Tutti i componenti sono di buona fattura e gli elementi in cartone risultano spessi e resistenti. Segnaliamo però che occorrerà munirsi di un minimo di pazienza per assemblare le rondelle e i tronchi. 

Il plico di fogli prestampati risulta bello corposo, garantendo parecchie partite.

Esteticamente The Lost Code appare molto apprezzabile: le illustrazioni sono ben fatte, come del resto l’estetica generale del gioco, e da apparecchiato saprà sicuramente rubare l’occhio (seppur nella sua semplicità).

Ottima anche l’associazione di un’icona e colore ad ogni tipologia di pietra: grazie all’inclusione del simbolo si favorisce il gioco anche a chi presenta daltonismo.

L’ARRIVO AL TEMPIO: IL SETUP DI THE LOST CODE

La preparazione rimane pressoché identica a prescindere dal numero di partecipanti: si posiziona la plancia al centro del tavolo e si colloca ogni rotella nell’apposito spazio, utilizzando come riferimento di associazione i bordi rappresentanti gli stessi pattern.

Infine si preparano i 4 Tronchi collocando in ogni spazio una Roccia di colore differente; quelle rimanenti si posizionano a fianco della plancia. È importante ricordarsi di eliminare casualmente una Roccia per tipologia dal gioco rimettendola nella scatola, in modo da lasciare sempre un’incognita iniziale.

Ogni partecipante riceve uno schermo dietro al quale posiziona il foglio degli appunti. Se si gioca in meno di 4 giocatori ci saranno 1 o 2 tronchi “senza padrone”, occorre comunque utilizzarli per poter procedere con le deduzioni dato che i numeri sulle Rocce dei Tronchi avversari non potranno sicuramente comparire nel proprio codice. Proprio per questo motivo sul foglio degli appunti si possono già cancellare tutti i numeri visibili sulle pietre avversarie.

È consigliabile predisporre le pietre all’interno dei tronchi (e di tutti e 4 i tronchi) con lo stesso ordine previsto dal foglietto degli appunti in modo da facilitarne la lettura durante il gioco.

È consigliabile predisporre le pietre all’interno dei tronchi (e di tutti e 4 i tronchi) con lo stesso ordine previsto dal foglietto degli appunti in modo da facilitarne la lettura durante il gioco.

FARE GIRARE LE ROTELLE: COME SI GIOCA

In base al numero di giocatori si svolgeranno più o meno turni di gioco (8 round in 4, 9 in 3 e 10 in 2). 

Come primissima cosa il giocatore in fondo sul tracciato dei punti tirerà i dadi, i quali determineranno a quali tipologie di petre fare riferimento durante il round in corso.
Sempre a partire dall’ultimo giocatore si procederà scegliendo una Ruota ciascuno sulla quale supporre a quanto ammonta la somma delle proprie pietre dei colori rappresentati dai dadi. 

Ogni Ruota permette di supporre un preciso intervallo di numeri e maggiore sarà ampio il range di scelta, minore sarà l’ammontare di punti guadagnati in caso di successo.

Appena tutti i giocatori avranno scelto e impostato il proprio intervallo di supposizione, ogni partecipante mostra la propria Ruota e gli avversari sommano i numeri del “giocatore in esame”, senza mai rivelarglieli, comunicando se la deduzione risulta corretta o no.

In caso di successo si ottengono i punti indicati sulla Ruota, in caso contrario gli avversari segnalano anche se la somma dei numeri sulle pietre in esame risulta superiore o inferiore all’intervallo scelto. 

Il foglio degli appunti di The Lost Code presenta uno spazio apposito dove segnare turno per turno su che pietre si è fatta la supposizione e l’esito della stessa. Durante lo svolgersi della partita questi appunti risulteranno essenziali per andare man mano a restringere le possibilità delle pietre possedute (occorrerà effettuare ipotesi eliminando i valori che non rientrano nei vari range appuntati). Nella foto si vede anche l’interno dello Schermo con un riassunto del turno di gioco.

Il foglio degli appunti di The Lost Code presenta uno spazio apposito dove segnare turno per turno su che pietre si è fatta la supposizione e l’esito della stessa. Durante lo svolgersi della partita questi appunti risulteranno essenziali per andare man mano a restringere le possibilità delle pietre possedute (occorrerà effettuare ipotesi eliminando i valori che non rientrano nei vari range appuntati). Nella foto si vede anche l’interno dello Schermo con un riassunto del turno di gioco.

Come ultima conseguenza di una supposizione sbagliata occorre rivelare una delle Rocce del proprio codice e scambiarla con una casuale dalla riserva. Questo procedimento ci permette di venire a conoscenza di un valore da cancellare, essendo sicuramente differente da quello sulla nuova pietra ottenuta. Contestualmente anche gli avversari potranno “depennare” il nuovo numero entrato nel nostro tronco, traendone anch’essi vantaggio.

È importante sottolineare come cambiare una Roccia vanifica tutte le supposizioni fatte fino ad allora su quel colore/simbolo: infatti le uniche possibilità davvero da escludere rimarranno sempre solo quelle relative alle pietre degli avversari o scartate in precedenza.

O LA VA O LA SPACCA: INDOVINARE IL CODICE E LA FINE DEL GIOCO

Alla fine dell’ultimo round ogni giocatore proverà a indovinare, finalmente, il codice segreto.

Nella sezione in basso a sinistra del foglio degli appunti è presente una tabella dove indicare per ogni simbolo da 1 a 3 numeri.

Quando si verifica il codice se uno dei numeri indicati risulta essere esatto si ricevono punti in base ai tentativi fatti per indovinarlo, se invece tutti i numeri sono sbagliati si riceve una penalità di meno 2 punti.

Il giocatore che avrà totalizzato più punti si aggiudicherà la vittoria di The Lost Code.

Dobbiamo segnalare che la tabella non risulta molto chiara nell’assegnazione dei punti, ma anzi facilmente mal interpretabile, quindi cercheremo di spiegarci meglio con un esempio:La pietra verde (serpente) del nostro codice presenta il numero 1, durante il gioco non siamo riusciti ad ottenere una certezza sul valore di tale pietra e a fine partita siamo indecisi tra l’1 e il 5, scegliamo quindi di non rischiare la penalità e di inserire entrambi i numeri facendo quindi 2 tentativi. A prescindere che il numero corretto si riveli essere il primo inserito in tabella o il secondo, abbiamo comunque fatto due tentativi, quindi in caso di successo otterremo solamente 2 punti e non 5 come se avessimo indovinato al primo (e unico) tentativo. Quindi ricapitolando: Se inseriamo un solo numero e si rivela corretto otteniamo 5 punti; se ne inseriamo 2 e uno dei due risulta corretto otteniamo 2 punti; se decidiamo di segnare 3 numeri ed uno di essi risulta giusto otteniamo 1 solo punto. Nel caso nessuno dei numeri scritti risultasse corretto incapperemmo nella penalità di meno 2 punti vittoria.

Dobbiamo segnalare che la tabella non risulta molto chiara nell’assegnazione dei punti, ma anzi facilmente mal interpretabile, quindi cercheremo di spiegarci meglio con un esempio:
La pietra verde (serpente) del nostro codice presenta il numero 1, durante il gioco non siamo riusciti ad ottenere una certezza sul valore di tale pietra e a fine partita siamo indecisi tra l’1 e il 5, scegliamo quindi di non rischiare la penalità e di inserire entrambi i numeri facendo quindi 2 tentativi.
A prescindere che il numero corretto si riveli essere il primo inserito in tabella o il secondo, abbiamo comunque fatto due tentativi, quindi in caso di successo otterremo solamente 2 punti e non 5 come se avessimo indovinato al primo (e unico) tentativo.
Quindi ricapitolando: Se inseriamo un solo numero e si rivela corretto otteniamo 5 punti; se ne inseriamo 2 e uno dei due risulta corretto otteniamo 2 punti; se decidiamo di segnare 3 numeri ed uno di essi risulta giusto otteniamo 1 solo punto. Nel caso nessuno dei numeri scritti risultasse corretto incapperemmo nella penalità di meno 2 punti vittoria.

CUNICOLI E PORTE NASCOSTE: UN PAIO DI ESPANSIONI 

The Lost Code include 3 mini espansioni:

  • Variante X-Race: rende il gioco ancora più impegnativo, inserendo una nuova pietra per ogni colore (il numero 8). Si utilizzano le rotelle dal lato rappresentante una X che fornisce più punti in caso di supposizione corretta.
  • Scorciatoia Letale: aggiunge 6 token, uno per ogni tipologia di Roccia. Quando al lancio dei dadi escono due facce uguali, a partire da chi ha lanciato i dadi è possibile ottenere il token relativo alla doppia faccia uscita. Chi riceve il Token è obbligato a segnare immediatamente la propria supposizione finale (nella tabella di fine partita). Al termine del gioco raddoppierà eventuali punti guadagnati o persi da questa supposizione.
  • La Maledizione del Tempio: inserisce un nuovo gettone, ottenibile dal primo giocatore che raggiunge 7 punti. Questo segnalino passa di turno in turno al giocatore col punteggio più alto, ma viene rimosso definitivamente dal gioco quando si raggiunge la casella corrispondente a 13 punti. Chi è in possesso del segnalino Maledetto se indovina la propria supposizione ottiene anche un punto aggiuntivo per ogni avversario che sbaglia; in caso contrario perde invece i punti indicati sulla rotella utilizzata.

Componenti delle espansioni.

Componenti delle espansioni.

CONSIDERAZIONI

The Lost Code si rivela un ottimo gioco deduttivo in grado di garantire divertimento e tensione al tavolo. Grazie alle semplici regole risulta accessibile e alla portata anche di un pubblico più occasionale. Occorre comunque tenere a mente che durante il proseguimento della partita il titolo si rivelerà sempre più cervellotico, immergendo partecipanti (e non) in un fiume di calcoli ed ipotesi.

Sottolineiamo come la durata non sia del tutto fedelissima a quanto riportato sulla scatola, infatti tenderà spesso a prolungarsi oltre il tempo stimato. Ovviamente in questo tipo di giochi la durata dipende molto dal tempo passato a pensare. Questo aspetto intacca anche la scalabilità: più partecipanti equivale a più teste pensanti e comporta di conseguenza un allungamento dei tempi.

Al di là del discorso tempistiche, la scalabilità di The Lost Code è ottima: infatti, come già spiegato anche in fase di setup, il gioco si svolge sempre come se si giocasse in 4 giocatori, anche se i giocatori effettivi sono meno. Semplicemente ci saranno meno giocatori reali a compiere azioni vere e proprie.

Arriviamo ora a parlare dell’alea di The Lost Code: Il titolo si basa su meccanismi di calcoli e deduzione, lasciando quindi immaginare che sia poco dipendente dalla fortuna, ma questo è vero solo in parte.
Durante i primi turni di gioco infatti le deduzioni saranno comunque molto “a sentimento” visti i pochi riferimenti disponibili. Questo potrebbe generare iniziali colpi di fortuna che potrebbero di fatto indirizzare la partita.
Il lancio dei dadi, invece, seppur ovviamente soggetto a un minimo di fattore aleatorio, non influisce enormemente sul gioco: in primis, in quanto il risultato è sempre valido per tutti i giocatori, ma soprattutto perché ogni turno si può cambiare un risultato con un’altra faccia a scelta.

Esempio di gioco.

Esempio di gioco.

Occorre sottolineare che se, tramite un colpo di fortuna su una deduzione nei primi turni, un giocatore capisce uno dei suoi numeri, a cascata comincerà a decifrare il resto del codice molto prima rispetto agli altri giocatori. Di conseguenza riuscirà anche ad ottenere sempre più punti rispetto agli avversari aumentando di turno in turno il distacco, che diventerà a volte quasi irrecuperabile. Segnaliamo comunque che una situazione del genere è piuttosto rara: in generale il gioco risulta abbastanza bilanciato e il flusso di gioco accompagna i giocatori mantenendo tra loro un distacco di pochi punti. 

In The Lost Code l’interazione è molto particolare: per quanto ogni partecipante pensi a risolvere il suo codice e non sia prevista alcuna interazione diretta con gli altri giocatori, in realtà molto dipende da chi ci circonda. Il motore del gioco si fonda infatti su una conferma o smentita delle proprie supposizioni che può arrivare solamente da un controllo dagli avversari. 

IMPORTANTISSIMO: controllate più volte prima di confermare o smentire una supposizione! Se un avversario commette una svista o un errore di calcolo il giocatore potrebbe compromettere tutte le sue future supposizioni e di conseguenza l’intera partita. È scontato aggiungere che occorre essere sinceri al 100% sulle risposte date.

Piccola nota di demerito sull’ambientazione: al di fuori della grafica non c’è nessuna meccanica che si ricolleghi realmente al tema dell’esplorazione di un tempio, soprattutto vista l’introduzione tematica a inizio regolamento. Nelle espansioni si percepisce un lieve sforzo in più per ambientarlo, ma comunque non sufficiente a rendere il tema realmente percepibile. Rimane comunque un neo minore su un gioco che di per sé funziona molto bene, ma che è considerabile un astratto.

Vi lasciamo infine qualche impressione sul flusso di gioco: i primi turni servono per sondare il terreno e indicativamente cercare di capire all’incirca quali Rocce presentano valori alti o bassi. Nei turni centrali, con già diverse informazioni in vostro possesso, iniziano i grossi calcoli e i ragionamenti. All’inizio degli ultimi 2-3 turni avrete indicativamente almeno certezza su 2 o 3 numeri, e partirà una corsa disperata per cercare di decifrare i rimanenti.

I punteggi non presenteranno enormi distacchi durante la partita (salvo casi eccezionali come descritto nella foto precedente) e potrebbero in media rimanere anche parecchio bassi a causa dei tanti errori. Il grosso dei punti vittoria arriva a fine partita con le deduzioni finali. L’utilizzo dell’espansione “Scorciatoia Letale” potrebbe influenzare molto la mole di punti ottenibile in quest’ultima fase.

La scatola di The Lost Code.

La scatola di The Lost Code.

In conclusione The Lost Code risulta un gioco molto divertente, coinvolgente, con una discreta mole di ragionamento e regole semplici. Sarà inoltre sicuramente appagante vedere a fine partita quali delle nostre deduzioni si sono rivelate completamente corrette e quali no.  Non vi resta che mettervi in gioco, riuscirete a decifrare il vostro codice?

Colonna sonora:

Per accompagnare le partite di The Lost Code, potete andare sul sicuro con playlist di musiche di ambientazione per gdr a tema templi o con colonne sonore tratte da videogiochi come Uncharted o Tomb Raider. Su Youtube è presente anche una playlist dedicata a Le Rovine Perdute di Arnak, che a nostro parere risulta perfetta anche per questo titolo.

Si ringrazia Uplay Edizioni per la review copy di The Lost Code gentilmente fornita per questa recensione.

Ti interessa qualche altro gioco? Forse lo abbiamo già recensito…

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