Habemus festival: incipit più lapidario non potevamo trovarlo, ma d’altra parte tutti gli appassionati del settore sanno benissimo cosa abbia comportato l’avvento del Covid-19 per la nostra passione! Di fatto, a Modena si è concretizzato il primo vero evento ludico pubblico post-Covid e siamo qui a condividerlo, soprattutto con tutti quelli che non hanno potuto partecipare, proprio per esorcizzare le tante paure e guardare con maggior fiducia al futuro.
Partiamo dai numeri: il venerdì -inutile nasconderlo- è stata una giornata anomala, con circa 6.000 partecipanti ben distanziati e un po’ timidi, le file più contenute e decisamente più educate, tantissime maschere (ma pochissimi cosplayer…) e pochissimi intasamenti: con un pizzico di impegno e una ferrea organizzazione, si potevano provare una decina di giochi diversi in un solo giorno!
Il sabato è stato invece un assaggio dei festival che verranno: limite massimo degli ospiti raggiunto, ingressi chiusi a metà giornata e 11.000 partecipanti divisi tra i padiglioni: le liste d’attesa sono diventate essenziali, ma tutto sommato… chi ha vissuto le ultime edizioni del Play pre-Covid ha comunque trovato spazi e ritmi più rilassati e “a misura d’uomo”.
Per finire, la domenica si è collocata a metà strada tra le due giornate precedenti: tanti gli appassionati arrivati da tutta Italia che, tra mattina e pomeriggio, hanno dovuto lasciare il festival per motivi organizzativi e di viaggio, quindi -via via che passavano le ore- si è tornati a spazi e modalità sempre più dilatati e rilassati.
Al di là dell’impeccabile organizzazione (ricordiamo che era disponibile uno spazio per i tamponi rapidi all’esterno della Fiera di Modena), un encomio speciale va a tutti i partecipanti, che hanno affrontato con ordine ed educazione le nuove norme, senza polemiche e senza strepiti. Ovviamente il nostro auspicio è che l’anno prossimo la situazione sia ancor più sotto controllo e le regole ancor più “morbide”, perché la sensazione che serpeggiava tra i tavoli (in modo neppure tanto velato…) è che ci sia una gran voglia di risedersi ai tavoli senza pensieri e giocare, giocare, giocare…
Per quanto riguarda gli stand, dobbiamo ammettere che le pile di giochi erano forse meno nutrite del passato, e qualche novità si è fatta attendere più del dovuto (d’altra parte, i ritardi della rete produttiva e soprattutto distributiva mondiale sono noti a tutti gli appassionati), ma sui tavoli era possibile provare praticamente tutto, incluse innumerevoli ghiotte anteprime che avremo modo di giocare più a fondo nel prossimo inverno!
Vi lasciamo in chiusura alla nostra galleria fotografica: speriamo che dai nostri scatti trapeli l’atmosfera unica e indimenticabile che si respirava al Play 2021!
Ti interessa qualche altro gioco? Forse lo abbiamo già recensito…
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