SINTESI

Pro: Il gioco si focalizza su una cosa, ovvero far divertire i giocatori al tavolo. E in questo riesce dannatamente bene.

Contro: Serve un ambiente adatto per questo titolo, in modo che non ci siano oggetti che possano rompersi facilmente, e ostacoli che limitino il movimento dei giocatori. Scalabilità non perfetta

Consigliato a: Tutti, a patto che siate a vostro agio con i giochi di destrezza.

Valutazione Globale
Realizzazione
Giocabilità
Divertimento
Longevità
Prezzo

Idoneità al solitario: assente

Incidenza della fortuna: buona

Idoneità ai Neofiti: elevata

Autore: M. Inman, E. Lee, B.S. Spence

Grafica ed illustrazioni: M. Inman, E. Lee

Anno: 2019

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Throw Throw Burrito è un titolo uscito da una fortunatissima campagna Kickstarter da oltre 2 milioni di dollari, ad opera di Exploding Kittens. Si, sono gli stessi creatori dell’omonimo gioco di carte, uno di quelli che ha riscosso più successo proprio sulla stessa piattaforma di crowdfunding, unendo un tema simpatico ad una realizzazione molto particolare.

Throw Throw Burrito viene definito dagli autori  “A Dodgeball Card Game”, ed infatti è il risultato dell’incrocio tra un semplice gioco di carte e cibo messicano “da lancio” con lo scopo di creare un’esperienza al tavolo mai vista prima.

Un altro punto cardine di questa campagna era la volontà di riuscire a far giocare famiglia e amici senza limiti di età, con regole semplici in modo che fosse adatto a tutti.

Ora che ne abbiamo una copia tra le nostre mani, possiamo scoprire insieme se le promesse sono state mantenute, quindi analizziamo questo party game di destrezza da 2 a 6 giocatori, con una durata di 15 minuti a partita, e con meccaniche di collezione set e take that.

UNBOXING

Come si fa a non restare catturati dalle faccine di anche solo uno di questi burrito?

Avendo tra le mani la scatola di Throw Throw Burrito, notiamo subito come essa riesca a spiegare con pochi elementi gli aspetti principali del gioco, riuscendo a focalizzare l’attenzione sulla parte di spicco della produzione, ovvero i burrito. Una scelta sicuramente interessante, ma che porta con sé delle dimensioni totali un po’ ingombranti per un party game.

L’inserto interno organizza bene le carte, che sono di buona qualità, ma ne consigliamo l’imbustamento per una migliore “presa” più che per la possibilità di rovinarle.

I componenti rimanenti sono in un cartone molto spesso e piacevoli al tatto, sempre caratterizzati dal solito stile esilarante.

Lo stile grafico è ben riconoscibile se si fa riferimento al precedente titolo. I colori e le icone garantiscono una immediatezza nella lettura della carta, importantissimo durante la frenesia della partita.

Il regolamento è ben organizzato e illustrato ed è ovviamente impossibile avere dei dubbi vista la semplicità delle regole. In piena sintonia con l’ilarità del titolo, sono presenti alcune battute soprattutto quando vengono definiti gli stili di combattimento o quando si parla di dare un numero approssimativo di carte ad ogni giocatore durante la preparazione. Gli autori vogliono giocare con noi fin dalla primi istanti in cui apriamo la scatola. E allora, Burrito sia!

I burrito non aspettano altro che essere lanciati.

3, 2, 1, BURRITO!

Prima di iniziare una partita a Throw Throw Burrito, ogni giocatore riceve un mazzo di “circa” 15 carte da porre alla propria destra e ne pesca 5, mentre le rimanenti vengono poste al centro in due mazzi delle stesse dimensioni. I burrito vengono posti al centro del tavolo ed è importante che siano ben raggiungibili da tutti. 

L’obiettivo del gioco è vincere due round ai punti, i quali vengono ottenuti collezionando set di carte identiche. Ogniqualvolta disponiamo di 3 carte uguali,  possiamo rivelarle nella nostra area di gioco e quel set varrà un punto. Fatto ciò, peschiamo immediatamente 3 carte dal nostro mazzo (e se questo dovesse esaurirsi momentaneamente, possiamo pescare dal centro del tavolo), facendo sempre attenzione a non superare mai il limite di 5 carte in mano.

Tutto semplice fin qui, ma come funziona il turno di un giocatore? Come indicato in prima battuta anche nel regolamento, non ci sono turni! Throw Throw Burrito vede i giocatori giocare simultaneamente per cercare di ottenere i set di carte atti a fare punti. Nella fattispecie, dopo aver pronunciato 3, 2, 1, Burrito!, si parte sempre scartando una carta sul mazzo di pesca dell’avversario alla nostra sinistra (sì, avete capito bene), per poi pescarne una dal proprio, in un susseguirsi forsennato di giocate per trovare le carte che ci servono.

In questa continua ricerca di punti non baderemo a come scartare le carte a noi non necessarie. In pochi secondi il vostro mazzo di pesca assumerà una condizione simile a questa.

Ma quando entrano in gioco i tanto elogiati Burrito? La partita prosegue nella ricerca forsennata dei set fintanto che non viene calato un tris di carte Burrito identiche. Esse, oltre a fornire due punti invece di uno, sono di 3 tipologie:

  • Rissa, in due colorazioni, che porta ad un combattimento tra il giocatore alla destra e quello alla sinistra di chi ha giocato il set.
  • Guerra, che porta tutti gli altri giocatori ad essere coinvolti in un combattimento.
  • Duello, che generano un combattimento tra due giocatori a scelta di chi ha giocato il set (sé stesso compreso).

Il combattimento prevede che gli sfidanti cerchino di afferrare un Burrito e lanciarlo cercando di colpire un avversario, prima di essere colpiti a loro volta.

Chi viene sconfitto riceve un segnalino Ferita da Burrito, che vale -1 punto, mentre il vincitore evita semplicemente di ricevere malus. Una volta terminato il combattimento, i Burrito vengono riposizionati al centro del tavolo e si riparte come descritto in precedenza.

Le carte Burrito sono immediatamente identificabili non solo per l’illustrazione ma anche per il colore di sfondo che copre tutta la carta, a differenza di quelle normali a sfondo bianco.

L’unica eccezione al combattimento così descritto è il duello, che prevede il classico schiena contro schiena tra i due sfidanti e 3 passi in direzione opposta prima di dare il via allo scontro.

La partita procede in questo modo finché non viene assegnata l’ultima delle 6 ferite. In quel momento chi ha più punti riceve il distintivo “Fatti Sotto” e si riportano il tavolo e i mazzi nella loro situazione iniziale. Si gioca un secondo round allo stesso modo e se il vincitore è colui che detiene il distintivo, egli vincerà la partita, altrimenti il vincitore del round e il detentore del distintivo si sfideranno a duello per determinare il vincitore della partita.

CONSIDERAZIONI

Ad una prima impressione, Throw Throw Burrito potrebbe sembrare un gioco sempliciotto o un titolo non adatto ad un pubblico al di fuori dei bambini, ma vi possiamo assicurare che il gioco ripagherà la vostra fiducia se gli darete una possibilità.

L’idea generale è molto semplice (scarto una carta / pesco una carta oppure calo un tris di carte per innescare eventualmente un combattimento), ma l’esperienza di gioco che ne deriva è qualcosa che non vi aspettate.

Il giocare carte di continuo per trovare le combinazioni giuste impedisce di fare troppi calcoli e di tenere d’occhio quello che scartano gli avversari, soprattutto in più di 3 giocatori. Nel caos che si genera, si potrebbero fare alcune valutazioni su quale carta sia più giusto passare per evitare brutte sorprese, ma i nostri avversari non aspetteranno la nostra indecisione, mentre noi stiamo perdendo tempo prezioso…

Esempio di punteggio di fine round. Le due ferite eliminano i due punti fatti giocando il tris di burrito.

Non appena si dichiara un combattimento servono destrezza e riflessi per schivare e colpire prima degli altri. Qui viene il bello: a parte tenere in mano più di un Burrito contemporaneamente, piuttosto che mirare alla faccia o colpire un Burrito indirettamente (va afferrato e lanciato), non ci sono grosse restrizioni (al più si parla di tiri mancati, come un colpo di sponda, dato che l’avversario va colpito direttamente). Si può scappare in un’altra stanza, tendere un agguato, usare le altre persone come scudo o deviare un Burrito lanciandone un altro. Il limite è la creatività, e quindi una finta e svariate acrobazie improponibili generano momenti che stanno su una scala che va dal divertente all’epico.

L’agognato distintivo. Spesso si attendono solo i combattimenti per vedere sul campo chi meriti questo distintivo: una sorta di sfida nella sfida al colpo migliore o alla giocata più intelligente.

Stiamo dicendo che Throw Throw Burrito è un gioco senza difetti? Purtroppo no. Oltre al gusto e alla propensione del giocatore per un titolo di destrezza caciarone e molto caotico (deve piacere il genere insomma), Throw Throw Burrito va giocato in stanze adeguate: per quanto i Burrito siano di per sé innocui, occorre rimuovere oggetti fragili ed evitare spigoli vivi o ostacoli che potrebbero limitare il movimento dei giocatori. Ok, non è un difetto insito nel titolo, ma è un accorgimento necessario per il tipo di esperienza che propone. L’alternativa è stare all’aperto.

La scalabilità dichiarata è un altro tallone d’Achille: sulla scatola vediamo 2-6 giocatori, ma in 2 ci sentiamo di sconsigliarlo nonostante la variante, e in 3 le carte Rissa e Guerra si sovrappongono in combattimenti sempre tra gli stessi due giocatori. Riteniamo che il gioco migliori sensibilmente all’aumentare del numero di giocatori. Importante però avere un tavolo adeguato per far sì che tutti i giocatori possano prendere almeno un Burrito comodamente.

Tavolo ellittico e stanza semivuota, il mix perfetto per Throw Throw Burrito.

In quanto a longevità non abbiamo grossi problemi. Non è un titolo che può macinare molte partite consecutive perché ha una componente di sforzo fisico non indifferente, ma è ottimo da tirare fuori ogni tanto per dare alla serata quel qualcosa in più in chiusura o come apripista per dei titoli più impegnativi. Il gioco manterrà la sua freschezza nel tempo, e anche i più scettici vorranno sicuramente ripetere l’esperienza.

In conclusione quindi, ciò che era stato promesso durante la campagna Kickstarter è stato confermato dalle nostre partite? Assolutamente sì. Throw Throw Burrito è un gioco semplice, che rientra benissimo nei tempi di gioco, proponibile a tutti e che, a fronte di qualche accorgimento, può regalarvi momenti davvero memorabili: siamo sicuri che vi strapperà ben più di una sonora risata.

Si ringrazia Asmodee Italia per aver reso disponibile una copia di valutazione del gioco.

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Ti interessa qualche altro gioco? Forse lo abbiamo già recensito…

Quelli del camioncino…

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