SINTESI

Pro: materiali davvero di pregio e regole semplici; è un perfetto “acchiappa-neofiti” da proporre nelle ludoteche.

Contro: l’alea può farsi sentire in diversi modi, tra la pesca degli ingredienti e la scelta casuale dei gettoni ricompensa; le meccaniche del gioco “girano” benissimo, ma sicuramente non sono originali.

Consigliato a: chi cerca un titolo adatto praticamente a tutti, dal neofita al grognard, con una componente tattica preponderante su quella strategica, e un colpo d’occhio notevole.

Valutazione Globale
Realizzazione
Giocabilità
Divertimento
Longevità
Prezzo

Idoneità al solitario:
sufficiente

Incidenza della fortuna:
buona

Idoneità ai Neofiti:
buona

Autore:
Dan & Connie Kazmaier

Grafica ed illustrazioni:
Mary Haasdyk, Sahana VJ

Anno:
2019

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PREMESSA:

Chi ha mangiato almeno una volta in un ristorante indiano sarà stato sommerso da una serie di termini tanto esotici quanto affascinanti, ma al contempo spesso incomprensibili: masala, korma, vindaloo e… a fine pasto può capitare che venga offerto un corroborante chai.

Il protagonista del gioco che andiamo a recensire oggi è proprio questo chai: un particolare tè speziato, che si ottiene miscelando tè nero, latte e una serie di spezie e aromi naturali che variano da ricetta a ricetta. Dobbiamo ammettere che abbiamo un vero e proprio debole per la cucina indiana, e ci sono capitati chai davvero diversissimi: alcuni più affumicati, altri più pungenti, altri ancora persino balsamici!

Altrettanto sinceramente dobbiamo confessarvi che non tutti ci sono piaciuti, ma… adesso sta a voi scoprire tutti i possibili Chai e i relativi estimatori, con l’omonimo gioco per 1-5 giocatori dagli 8 anni in su, pubblicato in Italia da Little Rocket Games.

La copertina del gioco.

UNBOXING:

Chai si presenta in una scatola nel tipico formato quadrato dei giochi più “pesanti”, con un separatore in cartoncino al suo interno che va a delimitare due sezioni: nella prima, trovano posto le tazze da tè e le monete di cartone; nella seconda, tutto il resto della componentistica.

L’interno in ordine, grazie alla tuckbox e ai sacchetti.

Il gioco consta infatti di:

  • un sacchetto contenente i 50 gettoni di cartone degli articoli dispensa;
  • un sacchetto con le 72 tessere in resina degli aromi del tè;
  • una plancia double layer per il mercato;
  • una plancia single layer per la dispensa;
  • una plancia soldi, su cui si disporranno poi le monete;
  • un termometro di cartone con un cursore segna round;
  • 5 plance che rappresentano altrettante case del tè, ognuna delle quali ha un set di 6 segnalini in legno corrispondenti;
  • un mazzo di 40 carte cliente, suddivise equamente nei 5 colori dei giocatori;
  • un altro piccolo mazzo con 8 carte abilità;
  • 6 gettoni mancia;
  • 5 tazze da tè in resina.

La dotazione risulta quindi ricca e soprattutto di ottima qualità, e trasmette una piacevole sensazione tattile di solidità. Una nota di encomio va alla tuckbox per contenere le carte (e ci stanno perfino imbustate!): una scelta di classe e di grande ordine, che permette di setuppare il gioco ancor più rapidamente.

Lo spazio libero nella scatola può comunque sembrare eccessivo, ma ricordiamo che esiste già l’espansione High Tea (ancora non pubblicata in Italia) che in questo modo può essere riposta tranquillamente al suo interno.

Il regolamento è sufficientemente sintetico e ben illustrato, anche se manca un inventario dei materiali di gioco e la descrizione degli effetti delle carte abilità poteva essere collocata in ultima pagina, per evitare di consultare la relativa sezione ogni volta che serve.

Il prezzo finale di vendita ci sembra pertanto ben commisurato con il valore del gioco. 

I materiali sono decisamente piacevoli al tatto e alla vista!

PREPARAZIONE:

Ogni giocatore ottiene una plancia “Casa del tè”, 6 segnalini dello stesso colore e 8 carte cliente corrispondenti: tra queste, ne sceglie una da tenere per sé, una da collocare al centro del tavolo per creare il pool comune dei clienti, e mescola le rimanenti 6 insieme a quelle degli altri partecipanti, formando così il mazzo di pesca dei clienti.

La casa del tè del giocatore verde.

Le monete si collocano suddivise per taglio sulla relativa plancia, e tutti i giocatori ne ricevono una d’argento (di valore 2), tranne il primo che ne riceve una di rame (di valore 1).

La plancia mercato dev’essere interamente riempita di tessere aroma pescate casualmente dal sacchetto, mentre sulla plancia dispensa si colloca un gettone per tipologia (un miele, un latte, uno zucchero, una vaniglia e una spezia).

Dopo aver mescolato il mazzo abilità, si pescano 3 carte e si posizionano sopra al pool dei clienti.

Infine si sistema il termometro sullo zero, si posizionano tante tazze da tè quanti sono i giocatori e vicino a ognuna di esse si mette un segnalino mancia casuale.

A questo punto, la partita può avere inizio, e come avrete intuito, grazie anche ai vari sacchetti e scatole, non servono più di 5 minuti per prepararla.

La partita per 2 giocatori è servita…

SVOLGIMENTO:

La partita si sviluppa in 5 round, indicati da altrettante tacche progressive lungo l’apposito termometro, ognuno dei quali termina nel momento in cui viene riempita l’ultima tazza da tè ancora disponibile. Ogni round ha quindi un numero variabile di turni successivi, in cui i giocatori si alternano cercando di completare il maggior numero possibile di ordini.

Durante il proprio turno, il giocatore deve eseguire una tra queste 3 azioni possibili:

  1. Visitare il mercato: innanzitutto si riceve una moneta da d’oro (che vale 3), dopodiché si deve acquistare almeno una tessera aroma; il giocatore può scegliere qualsiasi tessera presente sul mercato e, qualora fosse ortogonalmente adiacente ad altre dello stesso tipo, ottiene gratuitamente anche queste. Il prezzo da pagare è sempre quello della tessera più costosa del gruppo ed è indicato lungo il bordo superiore della plancia (si va da 1 a 3, e si possono eseguire anche più acquisti nello stesso turno, se si hanno monete sufficienti). Al termine del turno, si riempie nuovamente il mercato pescando dall’apposito sacchetto.

    Il giocatore di turno paga la moneta di valore 1 per prendere le 3 tessere viola allineate verticalmente.

  2. Visitare la dispensa: senza spendere né ricevere monete, si prelevano 3 articoli scegliendo tra quelli disponibili nella dispensa, oppure pescando dal sacchetto; pagando 1 moneta, la dispensa può essere resettata, mentre ricordiamo che si va a “refillare” solo al termine del turno.

    La dispensa a inizio partita: sono sempre disponibili tutti e 5 gli ingredienti.

  3. Prenotare un cliente e usare un’abilità: si prende un cliente dal pool comune (o pescando dal mazzo), rimpiazzandolo immediatamente, dopodiché si sceglie una delle tre carte abilità e la si esegue. All’inizio di ogni nuovo round (non turno), il primo giocatore ne pesca una nuova dal mazzo e la pone al posto di una delle tre precedenti.

    Tutte le 8 carte abilità: non c’è presenza di testo, ma la simbologia è davvero semplice e autoesplicativa.

Ricordiamo che nella propria casa del tè si possono conservare al massimo 3 ordini di clienti, 12 aromi del tè e 6 articoli della dispensa: gli eventuali pezzi eccedenti devono essere immediatamente scartati.

Il giocatore, dopo aver eseguito l’azione, può facoltativamente evadere un ordine o tra quelli presenti nel pool comune o tra quelli nella propria casa del tè, scartando tutti gli ingredienti richiesti in una tazza da tè vuota, unitamente a un segnalino del colore corrispondente alla carta; se questo non è il suo colore, può sempre acquistarlo al prezzo di 1 moneta pagata al giocatore opportuno.

Completato l’ordine, si ottiene immediatamente il segnalino mancia davanti alla tazza e la ricompensa in esso raffigurata (che va dal nulla a una moneta d’oro di valore 3); infine si capovolge la carta accanto alla propria casa del tè.

Il tè è servito, e il giocatore, dopo aver inserito una foglia verde dalla propria casa del tè, riceve il gettone che lo ricompensa con 1 moneta di valore 1.

Riempita l’ultima tazza, tutti gli altri giocatori hanno comunque la possibilità di giocare un ultimo turno, per completare eventualmente gli ordini rimasti, ma senza ottenere gettoni ricompensa.

Al termine, ogni giocatore somma i punti degli ordini evasi al numero delle diverse tipologie (cioè colori) di queste carte, insieme al valore delle monete risparmiate: questo sarà il suo punteggio, e ovviamente chi avrà quello maggiore verrà proclamato vincitore.

Il regolamento prevede inoltre una modalità in solitario (molto semplice e della durata di 10 turni, pertanto adatta ad apprendere le regole base del gioco) e una cooperativa, in cui tutti i partecipanti giocano contro un giocatore virtuale. Dobbiamo ammettere che qui il regolamento risulta davvero poco chiaro, ma qualora voleste cimentarvi con quest’ultima modalità (o per qualsiasi altro dubbio) vi consigliamo di scaricare questo file di FAQ pubblicato dall’editore in lingua inglese:

https://steepedgames.com/pages/games-faq

DURATA:

Sulla scatola di Chai viene riportata una durata variabile che va da 20 a 60 minuti: c’è sicuramente una certa variabilità legata al numero dei giocatori seduti al tavolo, ma anche una coppia che conosce bene il gioco e non è particolarmente propensa all’analisi difficilmente terminerà in meno di mezz’ora; mentre in 5, soprattutto se “pensatori”, non si chiuderà mai la partita in meno di 70/80 minuti.

Diciamo che, con una buona approssimazione, occorre calcolare circa un quarto d’ora per giocatore.

Il singolo turno di gioco risulta comunque abbastanza scorrevole e, non offrendo una particolare profondità né complessità nelle scelte, non soffre della cosiddetta “paralisi da analisi” e i tempi morti sono sempre trascurabili, tranne in qualche occasione nelle partite in 4 o 5 giocatori.

Il simpatico segnaturni a forma di termometro.

AMBIENTAZIONE:

Come spesso accade per i giochi di peso relativamente leggero, anche Chai è praticamente un astratto con un vago sentore tematico: il giocatore deve scegliere tessere e gettoni per comporre dei set che gli permettono di guadagnare punti. I componenti rappresentano gli ingredienti, mentre gli obiettivi dei set sono clienti con i gusti più svariati: insomma, la dinamica è ampiamente già vista, come per i gioiellieri di Splendor, gli avventori di Campus Café e altro ancora, ma è funzionale a quel minimo di “flavour” che in un gioco come Chai non guasta mai.

Il pool dei clienti disponibili: simpatiche le illustrazioni e variegati i set da raccogliere per soddisfarli, ma… il tema è tutto qui!

CONSIDERAZIONI:

Chai è il tipico titolo che una volta apparecchiato non passa inosservato: tessere in resina spesse e colorate, plancia double layer, grosse tazze di plastica e sacchetti da cui pescare! Non ci saranno miniature spettacolari, ma per un principiante è sicuramente più accattivante di un mucchietto di cubetti di legno…

Aggiungiamo che le regole si spiegano davvero in pochi minuti, e se uno conosce già qualche titolo molto semplice e diffuso (come Pozioni Esplosive o Splendor) avrà già un minimo di competenza e competitività fin dalla prima partita.

Il gioco scala bene, considerato che la lunghezza della partita è direttamente proporzionale al numero dei partecipanti, e ha comunque un buon livello di interazione, perché al di là delle tessere e dei clienti non bisogna dimenticare che ci sono anche le foglie di tè da acquistare nei colori dei giocatori giusti.

Dobbiamo ammettere che l’aleatorietà si può far sentire: ad esempio, nei primissimi turni di gioco la dispensa offrirà tutti e 5 gli ingredienti necessari, ma successivamente potremmo faticare a trovare i gettoni giusti per completare i nostri ordini, soprattutto se non abbiamo un pizzico di fortuna nella pesca; peggio ancora, dopo aver completato un ordine, potremmo ottenere una ricompensa di valore nullo e aver faticato tanto per (quasi) niente, mentre il nostro avversario potrebbe guadagnare 2 o 3 monete e in un paio di turni completare un altro ordine senza fatica. Se volete un consiglio spassionato, i gettoni ricompensa bianchi lasciateli nella scatola e garantite così a tutti un minimo bonus per ciascun ordine.

Anche in termini di profondità, Chai non brilla sicuramente: non occorre fare chissà quali valutazioni strategiche per vincere, ma piuttosto bisogna saper cogliere le migliori occasioni che si prospettano di turno in turno. In sostanza, in questo gioco è più vantaggioso essere cinici opportunisti invece che abili pianificatori.

In conclusione, se cercate un bel gioco -non solo esteticamente- per acchiappare giocatori anche occasionali, senza rinunciare a meccaniche semplici ma moderne, e a un buon tasso d’interazione che però non crei inimicizie, Chai è il titolo che fa al caso vostro. Se poi avrete modo di intavolarlo nel bel mezzo di un gelido inverno, davanti a una fumante tazza di tè, tisana o camomilla che sia, allora l’atmosfera sarà proprio perfetta per percepire il profumo degli ingredienti che si sprigionerà dalle vostre plance di gioco.

Spendendo solo 4 monete, il giocatore attivo può raccogliere le prime 3 tessere rosse a sinistra e, dopo lo slittamento, tutte e 4 le tessere verdi.

POSOLOGIA:

La somministrazione di Chai è possibile tanto nei soggetti che hanno già assunto altri giochi da tavolo in passato, quanto nei neofiti alla prima dose, perché il suo principio attivo è facilmente metabolizzabile da tutti, soprattutto se coadiuvati dalla supervisione di un giocatore più esperto. Si tratta comunque di un titolo a base di tessere e carte, pertanto l’assunzione può avvenire in tempi relativamente rapidi, anche se l’intera seduta può durare quasi un’ora.

Il gioco non ha dipendenza linguistica, ma richiede discreta concentrazione, un pizzico di abilità di pianificazione e buona capacità di adattamento e opportunismo; è inoltre efficace e ben tollerato anche in soggetti pediatrici di età superiore agli 8-9 anni.

Il giocatore di colore bianco ha raccolto due pezzi di zenzero: uno lo userà per il cliente che ha davanti a sé, l’altro lo conserverà per il futuro.

SOTTOFONDO MUSICALE:

Il brano “Tea” di King Diamond.

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Ti interessa qualche altro gioco? Forse lo abbiamo già recensito…

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