SINTESI

Pro: alta rigiocabilità ed ambientazione immersiva dai toni cupi.

Contro: mancanza di connessioni narrative tra una stanza e l’altra. Vincolante su alcune azioni intraprendibili.

Consigliato a: chi ha apprezzato Escape the Dark Castle ed è appassionato di fantascienza. Agli amanti degli American.

Valutazione Globale
Realizzazione
Giocabilità
Divertimento
Longevità
Prezzo

Idoneità al solitario:
elevata

Incidenza della fortuna:
elevata

Idoneità ai Neofiti:
discreta

Autore:
Alex Crispin, Thomas Pike, James Shelton

Grafica ed illustrazioni:
Alex Crispin

Anno:
2020

Puoi acquistare Escape the Dark Sector su bottegaludica.it

INTRODUZIONE

Persi nello spazio profondo e rinchiusi in un’astronave aliena… benvenuti in Escape the Dark Sector! Qui fuggire non sarà di certo facile, ma è l’unica speranza di sopravvivenza… Lasciandoci alle spalle i lugubri castelli del “cugino” Escape the Dark Castle, in questo gioco ci troviamo, invece, in un’astronave alla deriva nello spazio, e ovviamente immersi nell’oscurità.

Escape the Dark Sector, portato in Italia da Ghenos Games, è un gioco cooperativo dall’ambientazione cupa e suggestiva basato sulla narrazione. Il sistema di regole ricorda molto la sua versione medievale, ma implementa una meccanica inerente alle armi da fuoco e alla gestione dei proiettili.

COMPONENTI

I materiali di Escape the Dark Sector.

I materiali di Escape the Dark Sector.

I componenti di Escape the Dark Sector sono essenzialmente due: carte, suddivise in due mazzi principali di differente formato; e dadi, anch’essi di due “taglie” differenti e tutti customizzati.

Sulla qualità dei materiali, niente da dire, tutti di ottima fattura. Segnaliamo, però, il formato inusuale delle carte, difficilmente riscontrabile in altri giochi (imbustatori avvisati). In aggiunta a dadi e carte sono presenti anche delle matite e dei foglietti per tener traccia della vita dei personaggi. Forse sarebbero stati più pratici altri dadi (in questo caso a 12 facce), ma questa scelta risulta sicuramente più appariscente al tavolo e immersiva nell’ambientazione proposta dal gioco.

L’arte nell’oscurità dello spazio:
Per quanto riguarda l’estetica di Escape the Dark Sector, ci troviamo davanti a una scelta raramente presente nel panorama ludico moderno: tutto il gioco è realizzato in bianco e nero. Questa decisione risulta ottimale e contribuisce ad esaltare ulteriormente l’ambientazione cupa del gioco. Le illustrazioni, molto suggestive, si ispirano a tecniche inchiostrate con un richiamo all’illustrazione fantascientifica e sci-fi anni ‘70/’80.

Le carte di Escape the Dark Sector.Le icone presenti sono poche e di facile intuizione.

Le carte di Escape the Dark Sector.
Le icone presenti sono poche e di facile intuizione.

RISVEGLIARSI E USCIRE DALLA CELLA CRIOGENICA: IL SETUP DI ESCAPE THE DARK SECTOR

Il setup di Escape the Dark Sector è piuttosto rapido: si selezionano casualmente un boss finale e 4 carte Stanza di ogni livello, impilandole in ordine decrescente sopra alla carta del boss. Infine, sempre casualmente, si sceglie una carta incipit iniziale.

Ogni giocatore sceglie un personaggio e ottiene il suo Dado Equipaggio (dado bianco personalizzato con il nome del personaggio), inoltre sceglie ed equipaggia una carta Cibernetica, che fornisce un’abilità unica.

Le carte Oggetto vengono mescolate e poste al centro del tavolo insieme a tutte le riserve di dadi separati per tipologia. Tenete a parte le Armi Iniziali, che verranno assegnate a inizio partita.

Setup di Escape the Dark Sector. L’area del giocatore viene organizzata in modo che a fianco della Carta Personaggio ci sia uno spazio “virtuale”, dello stesso ipotetico ingombro, dedicato agli equipaggiamenti. Questo vuol dire che posizionandoci le carte Oggetto, sarà possibile averne fino a 4 di orientamento verticale o un massimo di 2 in orientamento orizzontale. È possibile averne anche 2 verticali e 1 orizzontale.

Setup di Escape the Dark Sector. L’area del giocatore viene organizzata in modo che a fianco della Carta Personaggio ci sia uno spazio “virtuale”, dello stesso ipotetico ingombro, dedicato agli equipaggiamenti. Questo vuol dire che posizionandoci le carte Oggetto, sarà possibile averne fino a 4 di orientamento verticale o un massimo di 2 in orientamento orizzontale. È possibile averne anche 2 verticali e 1 orizzontale.

COMINCIA LA FUGA PER LA SALVEZZA: IL FLUSSO DI GIOCO

Giocare ad Escape the Dark Sector è piuttosto semplice: la partita comincia rivelando la prima carta del mazzo delle Stanze, si legge il testo narrativo e i giocatori iniziano una serie di turni, svolti in contemporanea, finché non “risolvono” la carta. Appena una stanza viene completata, sempre seguendo le indicazioni ed il testo su di essa riportato, la si scarta e si rivela quella successiva. I giocatori vincono se sconfiggono il Boss finale.

Tutti perdono immediatamente la partita appena un singolo personaggio muore. Queste stanze sono già fin troppo pericolose da affrontare tutti insieme, figuriamoci con un compagno in meno…

Tutti perdono immediatamente la partita appena un singolo personaggio muore. Queste stanze sono già fin troppo pericolose da affrontare tutti insieme, figuriamoci con un compagno in meno…

Mostri alieni ed altri imprevisti:
Alcune stanze metteranno il vostro gruppo di sopravvissuti davanti a dei veri e propri nemici da sconfiggere e in queste eventualità occorrerà cominciare un combattimento. Se non diversamente specificato dal testo della carta, i giocatori hanno sempre la possibilità, se lo desiderano, di approcciare il nemico prima in un combattimento a distanza, diversamente si procederà con un confronto corpo a corpo. È importante sottolineare come tutti i giocatori debbano o attaccare a distanza o a corpo a corpo. Non è quindi prevista la possibilità di un combattimento “ibrido”, dove parte dei sopravvissuti spara a distanza mentre il resto del gruppo combatte faccia a faccia il nemico.

Quando viene rivelato un nemico, occorre posizionare davanti ad esso tutti i Dadi Capitolo, con i rispettivi simboli, mostrati nella parte bassa della carta. Inoltre si aggiunge un dado per ogni giocatore (questi dadi andranno tirati e andranno, quindi, ad aggiungere un simbolo casuale).

Quando viene rivelato un nemico, occorre posizionare davanti ad esso tutti i Dadi Capitolo, con i rispettivi simboli, mostrati nella parte bassa della carta. Inoltre si aggiunge un dado per ogni giocatore (questi dadi andranno tirati e andranno, quindi, ad aggiungere un simbolo casuale).

Il Combattimento a distanza:
Affinché cominci un turno di combattimento a distanza occorre che almeno uno dei giocatori decida di utilizzare l’azione Sparare durante il proprio turno. Diversamente si passa automaticamente al combattimento corpo a corpo. Le azioni uniche del combattimento a distanza: Sparare: permette di lanciare i dadi di una o più delle proprie armi cariche (ovvero con almeno un dado sopra).

Ferire il nemico con l’azione sparare: ogni nemico presenta sulla propria carta il numero di danni che riceve in base ai risultati ottenuti e per ogni danno si elimina un dado nero a scelta del giocatore. In ogni caso, anche con la morte del nemico, ogni giocatore tira un Dado Colpo (dadi neri piccoli) e, se colpito, riceve i danni previsti dalla carta Capitolo.

Ferire il nemico con l’azione sparare: ogni nemico presenta sulla propria carta il numero di danni che riceve in base ai risultati ottenuti e per ogni danno si elimina un dado nero a scelta del giocatore. In ogni caso, anche con la morte del nemico, ogni giocatore tira un Dado Colpo (dadi neri piccoli) e, se colpito, riceve i danni previsti dalla carta Capitolo.

Attacco Laterale: permette di spostare il proprio Dado Equipaggio sulla carta Azione Tattica Attacco Laterale. Questa tattica permette essenzialmente un attacco extra e potenziato nel turno successivo. Tale attacco potrà essere sia a distanza che a corpo a corpo in base al tipo di combattimento che si sta svolgendo. La tattica Attacco Laterale può essere utilizzata una singola volta per Capitolo, occorrerà girarla a faccia in giù e renderla, quindi, inutilizzabile fino alla prossima carta rivelata.

Combattere corpo a corpo, invece, prevede l’azione Combattere ed obbliga almeno un giocatore per turno ad utilizzarla. Con questa azione, il giocatore tira il proprio Dado Equipaggio e ne confronta il risultato con i Dadi Capitolo rimanenti sulla carta del nemico. Per ogni risultato uguale rimuove un Dado Capitolo corrispondente.  Al termine di ogni turno di combattimento corpo a corpo, se il nemico è ancora vivo, ogni personaggio che lo ha affrontato subisce i danni previsti dalla carta Capitolo, a meno che non abbia ottenuto uno scudo nel risultato del suo Dado Equipaggio.

Le azioni previste da Escape the Dark Sector in base all’approccio scelto.

Le azioni previste da Escape the Dark Sector in base all’approccio scelto.

A prescindere dal tipo di combattimento intrapreso è comunque possibile svolgere un’azione standard a scelta tra: Ricaricare un’arma; Scambiare oggetti con altri giocatori; Mettersi al riparo per evitare di subire ulteriori danni; ed Attivare il drone medico. Il drone medico è l’altra carta Tattica presente in Escape the Dark Sector e permette di curare una ferita. Anche in questo caso, è possibile utilizzarla solamente una volta per Capitolo.

Al termine di un combattimento, il nemico sconfitto potrebbe fornire delle carte Oggetto ai giocatori. Inoltre, tra un Capitolo e l’altro è possibile Ricaricare un’arma, utilizzare un Oggetto dal proprio inventario o effettuare uno scambio con altri personaggi.

CONSIDERAZIONI

Escape the Dark Sector è un gioco avvincente che riuscirà sicuramente a porvi davanti a un’esperienza dall’elevato grado di sfida. La difficoltà nel raggiungere la vittoria non combacia, però, con la complessità di questo titolo: le meccaniche di gioco risultano, infatti, piuttosto facili e intuitive, sebbene nella prima partita potreste aver bisogno di tenere il regolamento a portata di mano per ricordare le fasi e le azioni possibili.

Visti i componenti: carte e dadi; è facilmente immaginabile che Escape the Dark Sector sia un gioco fortemente influenzato dalla fortuna… Ed effettivamente è così: l’impatto del fattore aleatorio è spesso determinante, ma nonostante l’enorme mole di dadi da tirare ogni turno, ci sentiamo di affermare che l’elemento di maggiore impatto sia la pesca delle carte Oggetto. Pescare un oggetto di cura o un’arma performante potrebbe fare realmente la differenza. Carte, dadi e forte ambientazione, rendono questo titolo facilmente identificabile in un American… quindi, anche se probabilmente non serve specificarlo, sconsigliamo Escape the Dark Sector agli amanti del controllo.  

Le partite ad Escape the Dark Sector presentano sempre una durata piuttosto contenuta. 

Le partite ad Escape the Dark Sector presentano sempre una durata piuttosto contenuta.

La presenza di parecchie carte rende il gioco piuttosto longevo. Riteniamo, però, che questa alta rigiocabilità, garantita dalla possibilità di concatenare qualsiasi carta Stanza pescata alla successiva, vada ad intaccare leggermente l’immersione nell’ambientazione del gioco.

Capiamoci bene, l’ambientazione è, e rimane, sicuramente il punto forte di questa produzione, e l’immersività è ovviamente percepibile. Passare, però, da una stanza all’altra spesso senza alcun collegamento logico, e parliamo di stanze molto diverse tra loro, rischia di far cadere la sospensione dell’incredulità instaurata nel giocatore. Probabilmente, sarebbe stato meglio inserire in ogni carta come incipit frasi del tipo: “spalanchi la porta della stanza x e ti trovi davanti a…”. E come frasi conclusive: “Così dopo tanta fatica, ti lasci alle spalle questa stanza infernale e ti dirigi verso la porta di fronte a te”. Escamotage narrativi simili, probabilmente dati per scontati come elementi “a carico” dell’immaginazione del giocatore, avrebbero aiutato maggiormente a collegare tra loro qualsiasi carta, e a rendere più credibile anche la sequenza più improbabile. 

Vogliamo soffermarci, infine, sulla scelta di separare completamente la fase di combattimento a distanza da quella in corpo a corpo. Sebbene le due metodologie funzionino bene, e il combattimento a distanza aggiunga la meccanica di gestione dei dadi (munizioni) rispetto al “cugino” ambientato nei castelli oscuri, non capiamo perché privarsi della possibilità di concepire un round di combattimento ibrido che permetta sia l’approccio a distanza che quello ravvicinato. Obbligare tutti i partecipanti ad approcciare la lotta col medesimo “stile” di combattimento ci sembra vincolante… e, nuovamente, leggermente dispersivo per quanto riguarda l’immersività nel gioco. Detto questo, siamo anche consci che tale scelta abbia sicuramente snellito il flusso di gioco e, probabilmente, anche alcune meccaniche. Ma è stato davvero un sacrificio necessario? A nostro parere si sarebbe potuto optare per alcuni ostacoli, o nemici, che consentissero solamente un tipo di approccio, come già accade in alcune Stanze, ma diversamente concepire gli scontri anche in forma ibrida.

Scatola di Escape the Dark Sector.

Scatola di Escape the Dark Sector.

In conclusione, Escape the Dark Sector è un gioco sicuramente divertente e in grado di regalarvi partite avvincenti, caratterizzato da una durata contenuta e un sistema di regole semplici incentrato sulla narrazione. Rimane qualche piccolo difetto migliorabile per aumentare maggiormente la sospensione dell’incredulità, ma è consigliatissimo per gli amanti degli American.

Ed ora, se ne avete il coraggio, armatevi di una manciata di dadi e calatevi nell’ambientazione cupa di Escape the Dark Sector.

Colonna sonora:
Per accompagnare le vostre partite a Escape the Dark Sector, consigliamo colonne sonore tratte dai film di Alien o Predator. Alternativamente, su Youtube trovate tranquillamente anche playlist pensate per fare da sottofondo alle partite di Nemesis, saranno perfette anche per questo gioco. Si ringrazia Ghenos Games per la review copy di Escape the Dark Sector gentilmente fornita per questa recensione.

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Ti interessa qualche altro gioco? Forse lo abbiamo già recensito…

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