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Pronti a creare il vostro “Pueblo”? Questo titolo, ideato dal famosissimo duo K&K (Kiesling – Kramer) nel 2002 e oggi nella sua nuova edizione 2024 edita da Uplay.it, si inserisce nei giochi da tavolo di strategia e piazzamento “blocchi”, con un tocco di ingegno… tridimensionale che, vi assicuriamo, promette di farvi spremere le meningi in ogni partita (o ad ogni turno?).

Ambientazione

In Pueblo, i giocatori sono apprendisti architetti incaricati di costruire una nuova abitazione per il Capo Pueblo. La sfida non è solo costruire in altezza, ma farlo in modo tale che il Capo Pueblo, muovendosi intorno alla costruzione, non possa vedere i blocchi dei vostri colori. 

Ogni scelta di piazzamento richiede una pianificazione attenta e una visione tridimensionale per evitare penalità e massimizzare il punteggio.

Componentistica e setup

La nuova scatola di Pueblo si presenta con un design più fresco e accattivante, e richiama le antiche costruzioni tipiche del New Mexico, in Arizona, dove nasce infatti il termine che dà il titolo al gioco e che indica gli agglomerati di case dove vivevano i Pueblo nativi della zona. 

Al suo interno troviamo:

  • 1 tabellone centrale;
  • 43 blocchi colorati in legno (suddivisi in 4 colori per i giocatori + il bianco come colore neutrale);
  • 1 token “Aquila” in legno che rappresenta il Capo Tribù;
  • 8 Token in cartone per il gioco avanzato.

I materiali sono basici, funzionali al tipo di gioco astratto, ma di ottima qualità. 

La perfezione è… “sbagliare” il meno possibile!

Le regole di Pueblo sono semplici ma ingegnose. 

Fin da inizio partita, ogni giocatore ha a disposizione un numero variabile di blocchi a seconda del numero di Architetti al tavolo: la metà bianchi (neutrali), la metà +1 del proprio colore (i blocchi colorati sono sempre 1 in più rispetto a quelli neutrali).

Durante il setup, ogni giocatore unisce un blocco del proprio colore e uno bianco in modo da formare una serie di cubi di due colori, fino a che non avanza un blocco del proprio colore, che deve utilizzare come primo da piazzare sul tabellone.

Importante: ogni blocco può essere piazzaato ovunque nella griglia 8×8 del tabellone, ma sempre senza lasciare spazi vuoti sotto di sè.

Il secondo piazzamento deve essere effettuato scegliendo un blocco dal primo “cubo” davanti a sé (o bianco o del proprio colore). Il successivo dovrò piazzare obbligatoriamente l’altra “metà” del cubo rimasta.

Dopo ogni piazzamento, ogni giocatore deve muovere Il Capo Tribù intorno alla struttura, da uno a quattro caselle, per valutare la visibilità dei blocchi. Ogni blocco colorato (considerando come dicevamo il bianco come neutro) visibile comporta una penalità per il giocatore del colore corrispondente (un punto penalità al primo livello, due al secondo, tre al terzo e così via…).

Riassumendo quindi Pueblo in 3 semplici punti:

  1. Piazzamento di un blocco.
  2. Movimento del Capo Tribù da 1 a 4 spazi.
  3. Calcolo delle penalità in base alla visibilità e all’altezza dei blocchi dal punto di vista del Capo Tribù.

Tattica, Strategia e Profondità.

Pueblo è un gioco più di tattica che di strategia e quindi richiede una pianificazione soprattutto a corto/medio termine, piuttosto che a lungo termine. Ogni mossa può influenzare non solo il proprio punteggio ma anche quello degli avversari. La sfida principale sta nel bilanciare l’espansione della propria struttura, ovvero dei blocchi del proprio colore, con la necessità di nasconderli dai punti di vista del Capo Tribù.

Il gioco offre diverse tattiche possibili per minimizzare le penalità e massimizzare il proprio punteggio. La componente tridimensionale aggiunge una dimensione ulteriore alla pianificazione, rendendo ogni partita diversa e avvincente.

Il fatto che il Capo Tribù al termine del piazzamento dei blocchi di tutti i giocatori faccia ancora un giro completo, ridistribuendo punti di penalità da ogni punto di vista, aggiunge un po’ di strategia nel cercare di coprire entro la fine i bordi, dal momento che tutto verrà ricalcolato. Un po’ complesso però arrivare a fare anche quel tipo di calcoli durante un gioco come Pueblo dove, per nostra impressione, si pensa di più “all’uovo oggi che alla gallina domani”.

Rigiocabilità

La modularità del tabellone e la varietà di strategie possibili garantiscono a Pueblo un’alta rigiocabilità. Ogni partita è una nuova sfida, soprattutto se si utilizza la versione Pro, introducendo le tessere giardino e l’asta per l’ordine di gioco (ben spiegato nel regolamento sintetico e chiaro). Questo rende il gioco fresco e interessante anche dopo numerose partite.

Considerazioni

Pueblo di Uplay è un restyling di un titolo che spicca per la semplicità e la qualità dei componenti e l’eleganza delle regole, che ne fanno un’aggiunta interessante a qualsiasi collezione di giochi da tavolo. Se siete appassionati di giochi di piazzamento e cercate una sfida tridimensionale, Pueblo è sicuramente da provare.

Piccola nota: per le persone particolarmente affette da “paralisi d’analisi”, cercate di prendere Pueblo come un gioco leggero e da giocare senza over-calcolare ogni mossa: se la partita si allunga troppo, rischiate di appesantire la serata a tutti gli architetti, e forse anche al Capo Tribù!

Ringraziamo Uplay.it per la review-copy usata per questa recensione.

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