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Nel mondo dei giochi da tavolo, i giochi di carte con bluff e interazione diretta non sono certo una novità, ma Intrighi a Corte, l’ultimo titolo di GateOnGames, riesce comunque a dire la sua grazie a una combinazione di meccaniche semplici, profondità strategica e un’estetica curata.
Il gioco è pensato per 2-5 giocatori e ci mette nei panni di emissari delle più influenti famiglie della corte reale, con il compito di guadagnare il favore della Regina… o di far cadere in disgrazia le famiglie rivali.
Materiali e Ambientazione
L’impatto visivo è uno dei punti di forza di Intrighi a Corte. Le illustrazioni di Noëmie Chevalier sono eleganti e raffinate, trasportandoci perfettamente nell’atmosfera della corte.
Le carte cortigiano (90, divise tra sei famiglie – Carpe, Cervi, Rospi, Lepri, Farfalle e Usignoli) sono arricchite da dettagli in foil (stampa con effetto oro riflettente alla luce) che ne esaltano il prestigio e l’attenzione ai dettagli.
Il tappetino di gioco in stoffa aggiunge un tocco di lusso e aiuta a tenere ordinato il flusso della partita (anche se il materiale e il fatto di tenerlo arrotolato nella scatola ne rende un po’ complessa la “stiratura” sul tavolo da gioco!).
Se apprezzate giochi che trasmettono il tema attraverso i materiali, Intrighi a Corte ci riesce mantenendo la sua semplicità da ‘gioco di carte’.
Ma chi è ben visto a corte? Le meccaniche…
Il cuore di Intrighi a Corte è una combinazione di set collection, bluff e controllo dell’influenza (maggioranze).
Ogni turno, i giocatori pescano tre carte e le devono obbligatoriamente giocare:
- Una al tavolo della Regina → Modifica il “peso” di una delle famiglie agli occhi di Sua Maestà, affidandogli un punto prestigio o declino.
- Una nel proprio dominio → Potrà aggiungere o sottrarre punti vittoria a fine partita.
- Una nel dominio di un avversario → Un modo per provare a destabilizzare gli altri giocatori fornendo penalità.
Il twist interessante è che le carte giocate al tavolo della Regina possono influenzare il valore delle famiglie in modo positivo o negativo, rendendo necessario monitorare attentamente l’evoluzione della partita.
Non basta quindi accumulare carte di una famiglia nel proprio dominio: bisogna anche assicurarsi che, a fine partita, quella famiglia sia tra le favorite della Regina.
A questo si aggiungono le carte con abilità speciali, che aggiungono profondità tattica e strategica. Alcune carte innescano effetti particolari:
- Le Spie rimangono coperte fino alla fine, non permettendo di comprendere a che famiglia appartengono e introducendo quindi un elemento di bluff.
- Gli Assassini eliminano immediatamente una carta dal luogo in cui sono stati giocati, mettendo in discussione le certezze e gli equilibri degli avversari.
- Le Guardie sono certezze: non possono mai essere eliminate da un assassino.
Finita qui? In realtà no! Un’ulteriore meccanica introduce ancora più imprevedibilità: ogni giocatore gioca con due obiettivi segreti, che conferiscono punti se si riesce a far cadere in disgrazia una determinata famiglia o se si riesce ad avere una particolare combinazione di carte nel proprio dominio.
Quanti è meglio invitare al tavolo reale?
La dinamica del gioco cambia sensibilmente in base al numero di giocatori:
- In due giocatori, la partita è una sfida a scacchi, con un controllo preciso sulle mosse dell’avversario.
- In tre o più giocatori, l’interazione diventa più caotica e imprevedibile, aumentando il rischio di mosse inaspettate che possono ribaltare la situazione.
L’esperienza di gioco è comunque sempre molto dinamica, ma per chi ama il controllo totale, il gioco in due può risultare più strategico, mentre in quattro o cinque è tutta una questione di adattamento e opportunismo.

Perchè dovrebbe piacervi?
- Se vi piace il bluff, amerete le spie e le meccaniche di influenza.
- Se vi piace il controllo dell’area, troverete soddisfazione nel manipolare il valore delle famiglie.
- Se vi piacciono i giochi veloci ma strategici, questo titolo si inserisce perfettamente nel filone di giochi di carte con profondità nascosta.
Vi basta?
Per contro, chi cerca un gioco a informazioni completamente aperte o con meno casualità potrebbe trovare alcune situazioni frustranti, specialmente nelle partite più ‘affollate’.
Considerazioni Finali
Intrighi a Corte ci è piaciuto: è un gioco elegante, rapido e ricco di colpi di scena.
Non inventa nulla di radicalmente nuovo, ma riesce a mescolare elementi noti in modo intelligente, creando un’esperienza accessibile ma con una buona profondità.
L’interazione tra i giocatori è altissima: ogni mossa può cambiare gli equilibri e costringere a rivedere la propria strategia. Il tutto in una durata contenuta (20-30 minuti), che lo rende perfetto per più partite di fila.
In due giocatori è davvero un duello ad ogni carta giocata, mentre in 4-5 giocatori può diventare caotico e molto tattico.
Chi non ama il bluff e l’interazione diretta potrebbe trovarlo troppo “cattivo”, ma l’ambiente di corte, si sa, non è per stomaci delicati!
Ringraziamo GateOnGames per la review-copy usata per questa recensione.
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