Un gioco da tavolo è pur sempre un piccolo investimento, anche se non fossimo in tempo di crisi. A prescindere dal vostro budget e da quanta attenzione fate nello scegliere cosa comprare, vi potrà capitare (o vi è già capitato) di acquistare un gioco e di pentirvene amaramente. Nella mia “carriera” di giocatore mi sono accorto che spesso l’elemento più determinante è il regolamento: può sembrare una affermazione banale, ma se ci pensate ci sono un sacco di altri fattori che concorrono al giudizio che abbiamo di un gioco (si vedano ad esempio i parametri che usiamo per classificarli).
Quello che intendo dire, è che alla fin fine un gioco può avere una grafica eccezionale o mediocre; essere realizzato in modo mirabolante o economico; essere più o meno longevo, più o meno tematico, più o meno divertente e giocabile, ma alla fin fine ciò che ci fa innamorare di un gioco (di un amore duraturo, e non di effimera passione) è un buon regolamento: accessibile, comprensibile, ben scritto, non astruso, chiaro, magari originale (ma non è indispensabile), adatto al tema e quindi ai gusti del giocatore (che sceglie in genere il tema, e non il regolamento).
Ora, il principale veicolo del regolamento sono le istruzioni, coadiuvate a volte da tabelle e tabelline e dai cosiddetti “player aid”, ovvero fogli riassuntivi delle regole essenziali. Pretendere che tutte le istruzioni dei giochi che compriamo siano perfette è certo ragionevole, ma la realtà è un’altra: spessissimo ci scontreremo con istruzioni scritte male, con refusi, frasi ambigue, regolette e cavilli introvabili al momento del bisogno, e via dicendo.
Bisogna però saper distinguere tra regolamento (il funzionamento del gioco una volta compreso perfettamente) e istruzioni (versione scritta del regolamento, che cerca di includere tutte le regole e nel contempo di spiegarle, a volte col supporto di esempi e figure). Non è detto che un gioco con un ottimo manuale abbia un ottimo regolamento, e (quel che è peggio) non è detto che un ottimo regolamento sia stato spiegato adeguatamente con un ottimo manuale: avviene anzi in genere proprio l’opposto, perché scrivere un buon manuale è una vera arte.
Se siamo nel primo caso, leggeremo il manuale, lo capiremo perfettamente, e ci renderemo conto in modo inequivocabile che il gioco comprato non faceva per noi. Possiamo in genere biasimare solo noi stessi, perché un gioco dal pessimo regolamento avrà praticamente sempre detrattori in ogni dove (e soprattutto in Internet e su BGG), e sarebbe probabilmente bastato fare qualche ricerca per evitare l’acquisto. Ma questo è un altro argomento.
Ci occupiamo invece oggi del secondo caso: avete comprato una perla, e (forse) in Internet ne parlano benissimo, ma a voi sembra un insieme di assurdità. Avete letto la nostra recensione, noi ne eravamo entusiasti (ma se abbiamo fatto un buon lavoro dovremmo aver scritto che le istruzioni non erano fatte bene), e voi non ci cavate un ragno dal buco. Ci siamo passati tutti, tranquilli! Se il problema sono le regole, non c’è problema, per così dire. Continuate a leggere…
Le istruzioni: amiche o nemiche?
Eh, dipende. Mi è capitato spesso di imbattermi in istruzioni apparentemente fatte apposta per farmi cestinare il gioco acquistato. A volte (pochissime) ci sono anche riuscite… ma in genere ho sempre trovato una soluzione soddisfacente ai problemi iniziali.
La primissima cosa da dire, è che se acquistate la versione italiana di un gioco straniero vi esponete a potenziali rischi di cui dovete essere consapevoli. La “localizzazione” potrebbe coinvolgere solo il manuale bio tutti i componenti (mappa, carte…), e ha i suoi indiscutibili vantaggi: anche se parlate perfettamente inglese potreste trovarvi a voler giocare con dei bambini, o con persone comunque non anglofone. Io compro quasi sempre le versioni italiane dei giochi, quando disponibili, anche per una specie di questione di principio: è un incentivo per le aziende italiane del settore a tradurre altri titoli e a fare investimenti. Purtroppo però la traduzione di un gioco da tavolo, come ogni traduzione, deve essere effettuata da personale esperto e competente, altrimenti il rischio di trovarsi per le mani un prodotto pieno di errori e frasi incomprensibili (magari perché tradotte troppo alla lettera…) diventa elevatissimo. Il mio consiglio è di informarvi sempre prima sulla qualità della traduzione: potete farlo con l’aiuto di Google e dei molti forum di giochi da tavolo, a partire dal nostro ovviamente (vedi anche il banner in fondo alla pagina). Altro rischio molto grave riguarda i giochi con molte espansioni: assicuratevi che siano tutte disponibili in italiano, o che per lo meno sia prevista la loro pubblicazione, altrimenti potreste trovarvi con un prodotto incompleto, oppure metà in italiano e metà in inglese. Consiglio comunque a chi compra giochi in italiano pur capendo l’inglese di stampare anche le istruzioni in lingua originale, e di tenerle comunque a portata di mano: spesso una regola poco chiara in italiano assume un significato compiuto quando letta nella lingua originale…
Gli errori tipografici e di sostanza sono forse il problema più veniale, a meno che non siano troppi… potete reperire il regolamento (o almeno una lista di “errata”) in versione elettronica sul sito del produttore, o alla peggio su BGG. Se il gioco è di un certo livello sarà dotato di un manuale in costante evoluzione, le cosiddette “living rules”: appena aperta la scatola accertatevi subito si avere la versione più aggiornata del regolamento tra le mani, e se così non è stampatevene una copia e usate QUELLA per imparare il gioco. Inutile dire che è un peccato avere il bellissimo manuale originale rilegato a colori e dover usare una mediocre stampa, ma vi assicuro che è il modo migliore di procedere, e se proprio siete degli appassionati potete sempre dotarvi di una stampante laser a colori e del necessario per rilegare (o far fare il tutto in copisteria).
Se è disponibile solo un “errata” cercate almeno una versione elettronica delle regole originali: stampatela e apportate le correzioni. Se non vi importa di sciupare le istruzioni originali (ad esempio, siete sicuri che non venderete il gioco) potete anche dotarvi di un pennarello indelebile o di una penna a sfera e apportare le correzioni direttamente sul manuale, ma la prima soluzione è nettamente la migliore visto che vi permette anche di usare l’evidenziatore. Alla fin fine, inutile nasconderci dietro un dito: il manuale è una cosa da imparare, come a scuola. Il fine piacevole permette di approcciare la cosa con spirito leggero, almeno in genere… ma tutte le tecniche utili in ambito scolastico funzionano benissimo anche per le istruzioni! Una copia “home made” permette anche note a margine (ma per le istruzioni originali potete sempre usare i post-it), commenti, bianchetto e via dicendo.
Ok, adesso avete una versione delle istruzioni “allo stato dell’arte”: possiamo proseguire.
Diciamo che cominciate la lettura delle regole. Spesso includono un esempio di gioco, magari alla fine del manuale. Può essere utile leggerlo ora, anche senza capirci quasi nulla: ma vi farà entrare nello spirito del gioco, dandovi un’idea delle meccaniche principali. Soprattutto NON CERCATE MAI DI CAPIRE TUTTO SUBITO. Partite dal presupposto che dovrete comunque leggere le istruzioni almeno due volte, e che molte cose diventeranno chiare proseguendo nella lettura.
In molti giochi è il manuale stesso che “guida” il lettore nell’apprendimento, fornendo consigli su come fruire al meglio dei contenuti. Ad esempio ci sono giochi (come Mage Knight) che includono due manuali separati, uno contenente tutti i dettagli (il manuale vero e proprio) e uno fatto appositamente per far conoscere i vari aspetti un po’ per volta e in modo graduale. In Dawn of the Zeds 2nd ed. c’è un mini-scenario introduttivo giocabile nel giro di una ventina di minuti. Inutile dire che la migliore cosa da fare è solitamente affidarci a chi ha progettato il gioco e seguire i suoi consigli, resistendo all’impulso di “saltare al dunque” per giocare prima possibile.
Non saltate la parte iniziale che descrive i componenti del gioco. Molti lo fanno, ed è un grave errore: famigliarizzate coi componenti, e man mano che ne leggete la descrizione controllate che siano tutti presenti e intatti. Non di rado i giocatori si accorgono solo dopo mesi di una carta mancante, ad esempio, e ci sono giochi in cui PUO’ fare la differenza, ve lo assicuro. In genere le carte sono numerate e potrete anche controllare che non solo ci siano tutte, ma che siano anche quelle corrette (potreste avere due copie della stessa carta e nessuna copia di un’altra). Se pensate che siano casi estremi vi assicuro che vi sbagliate: capita abbastanza di frequente, e per chi ha molti giochi da tavolo è raro non imbattersi in almeno un caso del genere. Se un pezzo mancasse o fosse difettoso contattate immediatamente il produttore del gioco (e non il negozio), vi manderà gratuitamente per posta il necessario a sistemare le cose. Spesso nella descrizione dei componenti ci sono già informazioni utili, come ad esempio definizioni relative ai termini di uso più comune nel gioco. Leggendola attentamente vi impossesserete delle informazioni di base per leggere il resto.
In genere segue la descrizione vera e propria delle regole, che sono in genere suddivise in capitoli e paragrafi numerati: questo è importantissimo, e se il regolamento è ben fatto dovrebbero esserci moltissimi paragrafi di piccole dimensioni. Infatti quando dovrete chiedere un chiarimento su una regola, o annotare un caso particolare da tenere presente in una data situazione, potrete fare riferimento direttamente al paragrafo, senza dover ricopiare tutta la frase o dover cercare la regola in tutta la pagina.
Cercate di leggere le istruzioni con calma e se possibile in un momento tranquillo, come se fosse un libro da studiare per scuola. Ci metterete meno tempo e apprenderete di più. Ok, è un consiglio ovvio, ma non di rado ho visto giocatori scorrere le regole per la prima volta già al tavolo di gioco con gli amici… questo vuol dire farsi del male!
Finita la prima lettura, avrete di certo un mare di dubbi. Avete a questo punto due strade (e una non esclude l’altra).
La prima, rileggerle da capo, da cima a fondo. Per i regolamenti più complessi in genere è utilissimo, perché permette di colmare le lacune della prima lettura sfruttando quanto già appreso. Molte cose poco chiare vi sembreranno adesso sensate, e potrete isolare meglio i veri dubbi. A questo punto potrete passare alla partita di prova (punto seguente).
La seconda, giocare una prima partita di prova. La partita di prova può essere giocata anche in solitario, visto che lo scopo è esclusivamente provare le regole. Giocherete col manuale in mano, cercando man mano le informazioni che vi servono. Non vi spaventate se non capite qualche meccanica di base, la soluzione come vedrete è a portata di mano, ma cercate di capire bene ciascun punto prima di passare al successivo. NON FIDATEVI ANCORA della vostra memoria. Quasi tutti gli errori di interpretazione e di gioco derivano dall’assunzione di avere perfettamente capito e imparato una regola durante la prima lettura. Al minimo dubbio consultate le istruzioni!
Di solito, dopo 1/2 letture e una partita di prova sarete quasi pronti per giocare, ma c’è ancora una cosa da fare prima:
Le FAQ
E’ infatti giunto il momento di leggere le FAQ (Frequently Asked Questions, domande chieste frequentemente). Praticamente ogni gioco ne ha: a volte alcune sono incluse nel manuale (se avete seguito il mio suggerimento e stampato una versione aggiornata è probabile che ci siano); altre volte sono un documento elettronico a parte; altre volte ancora sono scritte sulla pagina web del gioco; per i giochi appena pubblicati o più “dilettanteschi” potrebbero essere disponibili solo su forum, e in questo caso di solito sarà il solito BGG a cavarvi di impiccio.
Potreste pensare di consultare le FAQ al primo dubbio… sbagliato. Se volete farvi un favore leggetele subito tutte. Scoprirete invariabilmente che alcune regole che “avevate capito” avevano un significato differente da quello da voi ipotizzato, o che certe sfumature di una regola non vi erano in realtà affatto chiare. Sfruttate a vostro vantaggio i dubbi degli altri: se loro ci hanno messo magari diverse partite a capire che una regola andava forse interpretata diversamente, perché fare lo stesso pure voi? Non avete bisogno di addentrarvi nei dettagli di ogni domanda/risposta: se vi sembra che una copra un caso estremamente particolare memorizzate solo il caso, e non la soluzione. Quando vi si presenterà saprete già dove cercare la risposta!
I chiarimenti
Nonostante tutto il vostro impegno, la lettura delle FAQ, la rilettura del manuale, non è improbabile che restino dei punti oscuri nel regolamento. Molti giocatori convivono con questo livello di conoscenza “intermedio”, gestendo col buon senso e con l’interpretazione personale i casi dubbi, come si faceva una volta, prima di Internet: non c’è nulla di male, ma c’è sempre il rischio che stiate giocando a un gioco diverso da quello che avete comprato. Mi sono imbattuto in errori di interpretazione tali, ve lo assicuro, da minare completamente il bilanciamento di un gioco, o da rovinare il gameplay. Io sono probabilmente fin troppo preciso, mi piace chiarire anche i minimi dubbi, ma un atteggiamento intermedio è probabilmente il migliore. Se si tratta della gestione di un caso particolare, soprattutto se il gioco è simmetrico e gli altri giocatori beneficeranno (o saranno danneggiati) in egual misura dalla regola che stiamo interpretando, non ci sono grossi problemi; altrimenti è meglio gestire la cosa con una house rule per la partita in corso e poi correre ai ripari.
Chiedete i vostri dubbi su Internet: sul forum del produttore, all’indirizzo email di supporto del produttore, o su un forum di giochi da tavolo. In genere nel terzo caso il posto migliore è il solito BGG: ogni gioco ha un forum dedicato, con una sezione “rules” appositamente destinata allo scopo. Ed è gratis.
Leggete sempre almeno gli ultimi 10-15 thread prima di crearne uno nuovo, e magari fate anche prima una veloce ricerca all’interno del forum: non è improbabile che troviate già la risposta, o per lo meno un thread in cui si dibatte sulla stessa questione che vi lascia perplessi. Inutile aprirne un altro, ed è contrario alla Netiquette oltre tutto…
Spiegate in modo chiaro e conciso il vostro dubbio, eventualmente con un esempio di gioco (potreste descrivere il caso che vi è successo: posizione delle pedine, carte giocate, risultati dei dadi…); fare riferimento al paragrafo o ai paragrafi “incriminati” (o ricopiare il testo della regola su cui avete dubbi interpretativi) aumenta di molto le possibilità che vi rispondano in fretta, perché nessuno ha troppa voglia di tirare fuori il manuale del gioco apposta per darvi una mano. A volte vi risponderà il progettista stesso del gioco, o un playtester, altre volte un appassionato come voi. Quasi certamente troverete la risposta che state cercando, o per lo meno metterete in moto il processo che la genererà col tempo: magari una discussione tra giocatori, magari una nuova regola aggiuntiva da parte dell’ideatore per coprire il caso che avete delineato.
Meritano un discorso a parte i giochi card driven: per loro natura sono soggetti a problemi di interpretazione, visto che spesso le carte riportano istruzioni speciali, a volte anche in contrasto con le regole “normali” del gioco. Per le ricerche è in genere sufficiente utilizzare il nome del gioco seguito dal nome della carta, se disponibile; se doveste fare riferimento a una specifica carta e in mancanza del titolo, per fortuna di solito ogni carta è numerata e contrassegnata da piccoli simboli che identificano l’espansione o il set di appartenenza: usateli per fare riferimento alla carta in questione in modo chiaro e univoco.
I player aid
Per completare il discorso, non si può non parlare dei moltissimi player aid disponibili online, a partire proprio da BGG (sezione files di ogni gioco: vi conviene ordinare i file cliccando sulla scritta “Hot” in alto a destra, così vedrete per primi quelli più apprezzati dagli utenti). Si tratta di materiale spesso messo a disposizione da giocatori come voi, e che ha avuto le stesse vostre difficoltà nel comprendere il gioco e nel memorizzarne le regole. Sfruttate il materiale preparato dagli altri giocatori! Tabelle riassuntive, schemi, riassunti delle regole, si trova davvero di tutto. Un caso emblematico su tutti: per Il Signore degli Anelli LCG è disponibile un incredibile compendio di tutte le carte pubblicate, ognuna con note e chiarimenti ufficiali e non! Un’opera enciclopedica quasi indispensabile, che consente di risparmiare un sacco di ricerche e di avere risposte quasi immediate ai dubbi interpretativi e alle situazioni particolari che possono emergere durante una partita.
Spesso nel gioco stesso sono contenuti dei player aid di indubbia utilità, ma in genere quelli fatti dai giocatori sono migliori (anche se potrebbero contenere degli errori: se ne trovate segnalateli sempre), perché nascono dalla necessità.
Ovviamente può essere una buona idea, se ne avete tempo e voglia, partecipare a questo processo virtuoso anche “da protagonisti”. Se realizzate per voi stessi del materiale di supporto condividetelo con gli altri: ve ne saranno grati, ed è anche una piccola soddisfazione vedere il numero di download del vostro file che cresce di giorno in giorno.
Le House Rules
Per sfruttare al massimo i vostri giochi non c’è nulla di meglio delle house rules, ovvero regole “artigianali”, fatte da voi stessi o da altri giocatori (sezione variants dei forum su BGG). Non bisogna abusarne, perché spesso rendono il gioco sbilanciato; non bisogna adottarle per pigrizia, per evitare di capire bene una regola; ma non bisogna nemmeno averne paura. “Ma il regolamento ufficiale dice che…”. Ma il gioco è vostro, e siete voi che dovete divertirvi!
Se c’è un modo qualsiasi per rendere il gioco più divertente per i vostri gusti adottatelo senza remore. Se avete seguito i miei consigli e avete prima capito bene le regole originali avrete tutti i mezzi per giudicare il vostro operato dopo aver fatto qualche partita.
Le house rules forse più utili sono quelle per “tunare” la difficoltà di un gioco: se un gioco è troppo facile diventa poco interessante, se è troppo difficile frustrante. In questi casi imporre un handicap, oppure aumentare leggermente le probabilità di successo di una certa azione, possono migliorare nettamente la giocabilità effettiva, che è quella percepita dal giocatore stesso.
Per concludere
Non sempre basta comprare un buon gioco e avere degli amici con cui giocare per divertirsi: il gioco da tavolo richiede tempo, e a volte perfino impegno. Se non avete molto tempo e trovate frustrante avere a che fare con regolamenti, errata, FAQ e tutte le altre cose di cui vi ho parlato vi sconsiglio di acquistare giochi di complessità elevata, sarebbero soldi buttati. Ma un gioco a cui dedicate il tempo che merita diventa di solito un buon investimento, questo è certo.
Se sarete voi a spiegare le regole ai vostri amici, cercate di capirle bene e di provare prima il gioco da soli, in modo da non passare poi tutta la serata pentendovi non averlo fatto. Se invece altri sono disposti a studiare le regole con voi, tanto meglio: leggetele prima separatamente, per poi confrontarvi sui reciproci dubbi, e tutto sarà più semplice.
In caso di problemi ci piace ricordarvi la “regola aurea” riportata dalla GMT nei suoi manuali di istruzioni più recenti: in caso di dubbi non interpretate il regolamento, limitatevi ad applicarlo alla lettera. Se una regola non proibisce esplicitamente di fare una cosa, è permessa:
Do not infer or imagine more to a rule than what is stated in it. When in doubt, interpret strictly. If a rule does not specifically prohibit something, then it’s allowed.
Se poi il gioco in questione è uno di quelli che abbiamo recensito, e magari non scrivete bene in inglese, iscrivetevi al nostro forum ospitato da NWI (banner più in basso) e chiedete, e faremo del nostro meglio per aiutarvi. Buon divertimento!
- Obsession - 14 Febbraio 2024
- Offri un caffè a Balena Ludens! - 7 Gennaio 2024
- Expeditions - 11 Dicembre 2023