La durata di un gioco è spesso misurata in “Sessioni” (“serate” o “pomeriggi”). Questa stravagante unità di misura è difficilmente riconducibile a valori univoci. Le “sessioni di gioco” possono andare da poco più di un’ora che il padre di famiglia ruba a lavoro, moglie e figli, fino ad interi pomeriggi o giornate che pensionati e studenti possono dedicare al loro hobby. Ma, qualsiasi sia la durata delle vostre sessioni di gioco, prima o poi verrà il momento di sospendere la partita. E se questa non fosse ancora terminata?
Giochi inutilizzati
Molti giocatori tendono a privilegiare i giochi “che terminano in una sera” lasciando gli altri sugli scaffali, inutilizzati, perché “non si riescono mai a finire”. Dover infatti suddividere una partita in più sessioni innesca parecchie difficoltà logistiche e sociali non sempre facilmente superabili.
Il primo nodo da risolvere per un boardgamer è quella di dover trovare, in tempi brevi, la disponibilità di tutti i giocatori per una nuova sessione di gioco. Ovviamente più giocatori sono costretti a sospendere una partita, più è difficile trovare una data ravvicinata nella quale tutti sono disponibili. Prima di acquistare giochi da 3-6 giocatori con durata di 180 e oltre minuti è necessario valutare anche con chi potremo giocare e terminare una partita.
Ma la vera difficoltà è lo stivaggio del tabellone aperto con tutte le pedine sopra. Problema non di poco conto che può essere risolto in 4 modi:
- Scrivere su un pezzo di carta la posizione sulla mappa. Soluzione poco efficiente ed efficace ma utile in assenza di posto di stivaggio. Se non si usa la massima cura e sistemi complessi (vedi soluzione di Cpt Wasp in fondo pagina) è molto facile commettere errori nei vari passaggi.
Condizioni indispensabili
Molto spazio, zero gatti, zero bambini. Don- ne delle puli- zie altamente addestrate- Vassal engine. Previa la disponibilità del modulo, è un soluzione adatta soltanto a chi ha bisogno di giocare a distanze considerevoli e soffre di cronica carenza di spazio o di tempo per applicare le soluzioni di cui sopra. CptWasp: soluzione intollerabile per i feticisti del gioco da tavolo.
- Apposito armadietto con assi estraibili. La soluzione ideale perché permette di “fissare” uno stato di una partita con un relativamente basso consumo di spazio e senza alcuna perdita di tempo garantendo al contempo una buona sicurezza ai componenti del gioco.
L’armadietto del boardagamer
(con istruzioni per la realizzazione e l’uso!) by Balena
L’armadietto che prenderemo in esame può contenere fino a 7 assi con altrettante mappe. E’ pensato per essere adagiato sopra un tavolo o appositi cavalletti in modo tale che le assi risultino comode per essere estratte. Copre le esigenze domestiche del giocatore incallito. Naturalmente, capito il concetto, si possono fare le opportune modifiche per adattarlo a ludoteche e comunità. in queste situazioni, oltre ad essere più grandi, i mobiletti possono essere dotati di ante per permettere l’accesso solo agli utenti interessati.
Larghezza e profondità delle assi estraibili sono atte a contenere le mappe degli editori più prolifici (GMT games, Decision games etc.). Ovviamente in alcuni casi si rende necessario utilizzare 2 assi per stivare una sola partita in corso ma, in molti anni di utilizzo, nessuna mappa si è dimostrata troppo grande per essere stivata con successo. Oltre alle assi serviranno (dipende dal gioco) uno o più accessori:
- lastra di plexiglass
- (per i giochi senza mappa componibile)
- raccoglitori di pedine
- (per wargames e dintorni)
- Porta viti estraibili
- (quando si necessita di raccoglitori “profondi”)
La lastra di plexiglass potrebbe essere difficile da reperire tagliata a misura, ma in internet si trovano parecchi fornitori (come questo) che consegnano a domicilio a costi contenuti. Si consiglia materiale antiriflesso, sopratutto se giocate di sera in presenza di luce artificiale.
Il costo per ogni lastra è piuttosto elevato ma è un accessorio davvero utile in quanto preserva la mappa da usura, strappi e liquidi. Sopratutto però sarà quasi indispensabile per i giochi con mappe sottili (non rigide). Senza plexiglass, queste mappe tendono a sollevarsi provocando parecchia instabilità alle pedine che sono piazzate vicino alle piegature della mappa.
Per quanto riguarda lo stivaggio delle pedine, consigliamo 2 diversi contenitori, entrambi con chiusura ermetica. Il portapedine stile GMT con vani separati tradizionale (solitamente di plastica nera e con coperchio trasparente), di dimensioni più o meno di 20×30 cm. E’ facilmente acquistabile dal vostro rivenditore di giochi di fiducia. La bassa profondità del vano e il numero di spazi disponibili lo rende particolarmente adatto per giochi con unità piccole e di molti tipi diversi, e la dimensione simile a un foglio A4 lo rende adatto ad essere contenuto anche in molte scatole di giochi (ammesso che non debbano contenere molta altra roba). Così è tutto a portata di mano e facilmente consultabile. Un altro contenitore molto comodo è il classico porta-bits acquistabile presso i centri “fai da te” o in ferramenta (quei contenitori che si usano per le viti e le minuterie). Grazie alla maggiore profondità sono l’ideale per stivare pedine in legno e possono essere anche usati durante la partita per effettuare la pesca di pedine (chit pull) di piccole dimensioni.
Naturalmente è necessario giocare le partite mantenendo l’asse sotto il gioco. L’ultima criticità rimane il tragitto mobile-tavolo e viceversa, ma dopo qualche partita in cui si perde un po’ di tempo a risistemare le pedine che si sono spostate, si acquista una certa perizia e tutto diventa abbastanza facile e sicuro.
Esiste una soluzione alternativa per chi ama il gioco in solitario o, più semplicemente, ha difficoltà a reperire un tavolo libero: si può utilizzare come base una comune asse da stiro. Se però non si gioca in piedi o non si dispone di due sgabelli “alti”, questa soluzione risulta scomoda per l’eccessiva altezza del piano di gioco.
Come costruirsi il mobile
Purtroppo però un mobile porta assi come quello mostrato non esiste in commercio e dovremo dare fondo alle nostre capacità di bricolage per confezionarcene uno. Ecco l’elenco del materiale necessario per assemblare il mobile ed anche l’elenco del materiale accessorio.
Materiale necessario (ingombro totale cm. L.104 p.67 h.55):
- Assi estraibili
- 7 assi in truciolato non impiallacciato misura cm. L. 100 P. 65 H.1
- Pareti superiori ed inferiori
- 2 assi in truciolato impiallacciato cm L. 100 P. 66 H.1
- Pareti laterali
- 2 assi in truciolato impiallacciato cm L. 55 P. 67 H.2
- Parete posteriore
- 2 assi in truciolato impiallacciato cm L. 100 P. 51 H.1
- Stabilizzatori laterali
- 4 barre di legno cm L. 2 P. 66 H.2
- Stabilizzatori agli angoli
- 4 barre di legno cm L. 2 P. 66 H.2
- Supporti laterali per scorrimento assi
- 12 barre di legno cm L. 1,5 P. 65 H.1,5
- Supporti per assi posteriori
- 6 barre di legno cm L. 1,5 P. 97 H.1,5
- 1 barra di legno cm L. 1,5 P. 96 H.1,5
Accessori:
- protezione della mappa
- 7 lastre di plexiglass antiriflesso mm L. 995 P. 645 H.13
- portapedine
- come disponibili nei negozi specializzati
- Chit pull/porta-pedine di legno
- raccoglitori per viti nn piu alti di cm 5 reperibili in diverse misure nei negozi per il bricolage e ferramenta
Il metodo “elettronico” del capitano
(by CptWasp)
Una alternativa più tecnologica e ad ingombro nullo è quella di sfruttare una buona macchina fotografica, oppure, meglio ancora, uno smartphone dotato di un programma per prendere note anche fotografiche, come il famoso Evernote (è gratuito, e se vi iscrivete da questo link avrete anche un mese omaggio della versione Premium, che offre funzionalità più avanzate).
Torniamo in pratica alla soluzione del segnarsi le cose su carta, ma questa volta potremo avvalerci delle foto per memorizzare la posizione di pedine e segnalini, e di tutte le funzionalità e i vantaggi di una nota elettronica! Alcuni suggerimenti:
- Non cercate di fare una sola foto di tutto il tabellone: potete benissimo fare una foto per ogni area di mappa rilevante, in modo che si vedano meglio le pedine
- Per memorizzare l’eventuale mano di carte si può fotografarla OPPURE scriversi nella nota allegata alle foto il codice/numero progressivo riportato sulle carte di tutti i giochi “seri” (solitamente in un angolino)
- Meglio disabilitare il flash, di solito, perché se il tabellone è lucido rifletterà la luce verso l’obbiettivo rovinando la foto: accendete tutte le luci della stanza, piuttosto.
- Se usate Evernote o un programma simile potete usare una label per memorizzare il tipo di nota (es. partita) e una col nome del gioco
- Lo stesso sistema si può usare per memorizzare il risultato di una partita “memorabile”, in particolare per i giochi in cui la situazione finale della mappa è rilevante (es. Flash Point: Fire Rescue)
- Se ci sono elementi non fotografabili (raro ma possibile) basta usare semplici accorgimenti o prendere un appunto scritto (eventualmente nella nota allegata alle foto su Evernote): ad esempio, può servire memorizzare il colore/ruolo/personaggio di ogni giocatore, se siete di memoria corta o se continuerete la partita nel 2027
Vantaggi: dopo aver fatto le foto e segnato nella nota eventuali elementi non fotografabili potete riporre il gioco nella sua scatola e dormire sonni tranquilli!
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