Contro: Un po’ astratto, non è una vera e propria simulazione, qualche piccola incoerenza stilistica nell’artwork
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Non so cosa ne pensiate voi, ma per me i pompieri (o vigili del fuoco che dir si voglia) sono eccezionali. Certo, per fortuna non tutti i giorni ci sono missioni pericolose, a volte sono occupati in interventi quasi banali: ma sapere che il loro nemico è sempre in agguato, e di che orrendo nemico si tratta, basta a conferire loro, almeno ai miei occhi, un’aura di eroismo. Parlo ovviamente del fuoco: il termine flash point si traduce in italiano “punto di fiamma”, ed è la temperatura alla quale un materiale combustibile, in presenza di ossigeno e di un innesco, prende fuoco.
Un incendio vero è una cosa orrenda, il fuoco divampa rapidissimo, si possono verificare esplosioni e crolli. Man mano che la temperatura aumenta si incendiano improvvisamente nuovi materiali, che a volte sprigionano sostanze tossiche. Se ci sono vite umane in pericolo i pompieri sono addestrati ed equipaggiati per penetrare in quell’inferno, pieno di fumo e fiamme, per tentare di salvare il salvabile. E sono molti i pompieri che in tutto il mondo ci hanno rimesso la vita.
Questo è lo scenario del gioco da tavola di cui vi parlo oggi, Flash Point: Fire Rescue, creato da Kevin Lanzing (che ne aveva autoprodotto una prima versione nel 2010) ed edito dalla Indie Boards & Cards grazie a un progetto Kickstarter del 2011, che ha riscosso un successo strepitoso, riscontrato questa estate dal successo ancora più incredibile di un secondo progetto Kickstarter, relativo a una espansione aggiuntiva per il gioco (oltre a quella che era già stata resa disponibile al momento del primo Kickstarter). Per chi non conoscesse Kickstarter, si tratta di un sito (molto di moda) che consente di raccogliere finanziamenti per un progetto con una formula simile a un preordine, potete trovarlo a questo indirizzo. Il progetto iniziale ha raccolto più di 10 volte la cifra richiesta per la sua produzione, ovvero la bellezza di 50.000$; ma l’espansione ha superato ogni attesa, raccogliendo più di 80.000$ di finanziamenti (inclusi i miei 25$, che mi danno diritto a una copia di ambedue le espansioni oltre a un set di 6 pompieri in plastica) rispetto ai 3000$ richiesti!!!
Informazioni generali e qualità dei componenti
Flash Point: Fire Rescue (FP:FR nel seguito) è un gioco cooperativo per 1-6 giocatori, dai 10 anni in su. La bella scatola contiene un tabellone utilizzabile da ambo i lati, rappresentante un diverso appartamento su ogni lato, che sarà teatro della nostra lotta simulata col fuoco e il fumo, un manuale di istruzioni a colori in due lingue (inglese e tedesco), 8 carte specialisti (fronte in inglese, retro in tedesco) ben disegnate, 3 sheet in cartone piuttosto spesso con i segnalini, 6 segnalini-pompieri in legno, 1 dado a sei facce e uno a 8 facce, 6 carte colorate (inutili se non per eventuali bambini), alcune carte riassuntive delle regole con fronte in inglese e retro in tedesco, e infine 24 cubetti di legno neri che rappresentano i danni strutturali subiti dall’edificio.
I componenti non hanno affatto un aspetto da gioco Indie: sono ben realizzati, anche se ho notato una certa… disomogeneità stilistica. Cerco di spiegarmi: le carte con gli specialisti sono disegnate in modo realistico; l’appartamento è piuttosto stilizzato; i counter sono molto stilizzati; le pedine sono del tutto astratte, stile monopoli. All’ultimo “problema” ovvia la nuova edizione del gioco, che contiene dei segnalini in plastica a forma di pompiere, che saranno anche mandati a chi ha partecipato al secondo Kickstarter. Si tratta ovviamente di un problema minore, se vogliamo di un dettaglio: la grafica è comunque chiara e piacevole. Forse la scelta di adottare uno stile piuttosto astratto per tabellone e segnalini è utile a “sdrammatizzare” il gioco qualora si stia giocando con dei bambini, anche se personalmente avrei preferito uno stile più realistico.
Una nota: il dado a 8 facce della prima edizione è “sbagliato” rispetto alle regole, che prevedono a volte che si capovolga un dado sulla faccia opposta. Sarebbe stato necessario (ed era previsto) un dado che complementasse a 9, ovvero che avesse sulla faccia opposta al 3 il numero 6 (come quelli della Chessex), mentre per errore è stato utilizzato un dado che complementa a volte a 7, e a volte a 11, come quelli della Koplow. L’impatto sul gioco è relativo, e comunque non è difficile dotarsi di un dado corretto; oppure si può adottare il trucchetto descritto da Travis in questo thread.
Gioco “base”
Il gioco dispone di un set di regole “base”, molto semplici, che ne fanno all’occorrenza un “family game”. Essenzialmente non si usano specialisti, ogni pompiere ha le stesse caratteristiche: 4 punti azione da spendere muovendosi, spegnendo le fiamme e cercando di estrarre dalla casa le vittime in tempo. Il gioco si svolge a turni, e in ogni turno gioca a rotazione un solo giocatore.
Spostarsi di una casella costa 1 punto azione, che diventano 2 se si sta trascinando una vittima; eliminare un segnalino fumo costa 1 punto, come pure trasformare un segnalino fiamme in un segnalino fumo (basta capovolgerlo). Si può anche aprire/chiudere una porta (1 punto) o aggiungere un cubetto nero a un muro (2 punti) nel tentativo di aprirsi strada attraverso una parete: una sezione di muro con 2 cubetti neri si considera del tutto demolita, e ci si può passare liberamente… vale lo stesso per le fiamme però!
Dopo che un giocatore ha usato i propri punti azione si tirano i dadi, che corrispondono alla griglia di gioco 6×8 riportata sul tabellone: nella casella ottenuta col tiro dei dadi si piazza un segnalino fumo, se c’è già fumo un segnalino fiamme, mentre se c’è già un segnalino fiamme si verifica una esplosione. L’esplosione 1) investe di fiamme le 4 caselle adiacenti, 2) danneggia i muri adiacenti (un cubetto nero) e 3) sfonda le porte adiacenti.
Se le fiamme raggiungono una vittima, questa muore: le vittime sono presenti sul tabellone 3 per volta (se ce ne sono meno a fine turno ne vengono piazzate di nuove, sempre tirando i dadi), e bisogna salvarne 7 per vincere la partita. Ci sono anche alcuni segnalini-vittima (PoI nel gioco) fasulli, che faranno perdere tempo prezioso visto che sono rivelati solo nel momento in cui un pompiere arriva sulla loro casella. Se le fiamme raggiungono un pompiere questo è spostato in uno dei riquadri azzurri intorno alla casa, ma può continuare il gioco normalmente al prossimo turno.
Dimenticavo! Se a fine turno ci sono segnalini fumo adiacenti alle fiamme si verifica un “flashover”, ovvero il fumo diventa fuoco!
Se finiscono i cubetti neri (che sono 24, come già detto) la casa crolla, e tutti coloro che sono ancora nella casa (incluse le vittime non ancora piazzate) sono uccisi.
Dare un giudizio su questa modalità di gioco non è del tutto semplice, bisogna considerare ovviamente a chi è destinata: secondo me è adatta anche a bambini (svegli) dai 6 anni in su, per capirci, oppure a persone del tutto non abituate ai giochi da tavola. Ci sono alcuni elementi di pianificazione e strategia, ma la difficoltà è bassa. Giudico comunque positivamente qualsiasi opzione aggiuntiva, e la possibilità di giocare coi bambini è sempre benvenuta.
Gioco “avanzato”
Ovvero: la modalità di gioco “autentica”. Vengono aggiunte numerose regole per aumentare il realismo, che rendono il gioco interessante e più adatto ai veri “boardgamers”.
Innanzi tutto è introdotto un concetto di difficoltà: è possibile effettuare il setup della partita secondo 3 diversi livelli di difficoltà, da Recruit (equivamente al gioco base, ma con le regole avanzate) a Heroic, passando per Veteran che è un buon compromesso, impegnativo ma non frustrante.
Il setup inizia con un numero variabile di esplosioni, e con la collocazione di un nuovo elemento di pericolo: gli “Hazmat”, cioè segnalini che rappresentano materiali pericolosi, molto infiammabili e potenzialmente esplosivi. Se il fuoco raggiunge un segnalino “Hazmat” si verifica immediatamente una nuova esplosione! E’ possibile spostarli come si fa con le vittime, trascinandoli fuori dall’appartamento saranno rimossi dal gioco e non potranno più nuocere. In modalità Veteran le esplosioni iniziali sono 3 e gli Hazmat 4.
Poi si piazzano i primi tre “PoI”, saranno vittime o falsi allarmi? Ma la loro collocazione iniziale può cambiare molto la vostra strategia di gioco per i primi turni, perché alcuni potrebbero essere vicini alle fiamme o a un Hazmat…
Si piazzano anche alcuni segnalini Hot Spot, che rappresentano i “punti caldi” più vulnerabili della casa: uno al centro di ogni esplosione iniziale, e alcuni altri aggiuntivi a secondo del livello di difficoltà e del numero di giocatori.
A questo punto ogni giocatore sceglie uno specialista e prende la relativa carta, piazzando nel contempo la propria pedina in uno degli spazi esterni all’appartamento, pronto a entrare in azione. Ogni specialista ha particolari bonus, e in qualche caso anche malus. Alcuni esempi: il pompiere con l’idrante ha solo 3 punti azione per turno, ma ne ha 3 bonus utilizzabili esclusivamente per spegnere fumo/fiamme; il pompiere (donna) con la motosega ha 3 punti movimento bonus ma non ha con sé l’estintore, e può quindi spegnere fumo/fiamme al prezzo di 2 punti azione (invece di 1); inoltre può piazzare un cubetto nero al prezzo di un solo punto. Molto importante il fatto che si può cambiare specialista durante il gioco, spendendo 2 punti azione presso il camion dei pompieri, di cui parleremo tra poco: questo consente di cambiare tattica a seconda della situazione. I vari pompieri sono ben differenziati e ovviamente l’unione fa la forza!
Infine, si piazzano l’ambulanza e il camion dei pompieri, due interessanti novità. E’ possibile usarli come mezzo di trasporto, inoltre le vittime devono essere portate all’ambulanza, e non semplicemente in uno degli spazi azzurri. I veicoli possono solo stazionare nei 4 spazi colorati a questo preposti, uno per ogni lato dell’appartamento. Il camion dei pompieri è inoltre dotato del (mitico!) cannone ad acqua, che soprattutto quando usato dallo specialista “Driver” può assumere un ruolo decisivo nelle situazioni più… calde. Normalmente richiede 4 punti azione, per essere usato, ma il “Driver” può far fuoco con 2 soli punti azione e ritirare un dado, garantendogli così una precisione maggiore.
Quindi il gioco si svolge essenzialmente come nel gioco base, ma con una novità. Se, quando si tirano i dadi a fine turno, si ottiene una casella con un Hot Spot, si effettua un tiro aggiuntivo, e si piazza un ulteriore Hot Spot nella nuova casella! In sostanza il fuoco “accelera”: man mano che il tempo passa capita sempre più spesso che in un solo turno compaiano fumo e fiamme in un maggior numero di caselle.
E’ possibile ovviamente tenere più di un pompiere a testa, e volendo giocare da soli utilizzando un certo numero di personaggi. Ho giocato tenendo due, tre o quattro pompieri, e il gioco è ugualmente divertente e bilanciato.
Avvincente
FP:FR è un gioco avvincente, anche se non pretende di essere super-realistico. E’ capace di trasmettere al giocatore il tema trattato, e di fargli percepire l’importanza di agire rapidamente. Già, ma cosa fare? Quanti pompieri dedicare a combattere le fiamme, e quanti a estrarre le vittime dalla casa? E gli “hazmat”? Meglio dedicare preziose risorse a neutralizzarli (c’è anche un apposito specialista, volendo), o tentare di impedire che le fiamme li raggiungano? Dove disporre i veicoli? Quali vittime soccorrere prima? Molte scelte significa anche entro certi limiti buona rigiocabilità, ed è così. Ognuna delle due espansioni introduce 2 nuovi edifici (la seconda espansione un edificio a due piani!), ma già il piazzamento variabile delle esplosioni iniziali, dei successivi segnalini fumo/fuoco, degli hazmat e dei PoI crea situazioni sempre diverse. Certo, alla lunga può stufare, non è un gioco longevo come può esserlo ad esempio un LCG, ma credo che con le espansioni abbia tutto quello che si può chiedere a un gioco da tavolo del genere:
– la difficoltà è ben calibrata e variabile in base all’esperienza dei giocatori
– la durata di una partita è contenuta: 30-60 minuti se i giocatori sanno già le regole
– il tabellone è chiaro e il manuale delle regole ben fatto, la carta di ogni specialista riporta le sue regole speciali, e non mancano i player aids sotto forma di carte riassuntive
– la profondità di gioco è buona, ma non eccezionale: questo è forse uno degli elementi che mi impediscono di attribuirgli l’ “Editor’s Choice” di Balena Ludens. Vedremo se la seconda espansione, che promette anche alcune regole aggiuntive, migliorerà anche questo aspetto, ma di certo un realismo ancora maggiore (magari opzionale) sarebbe possibile. Manca forse l’aggiunta di qualche “carta evento” che aggiunga imprevisti e variabilità? Anche limitare la possibilità di movimento del pompiere con l’idrante sarebbe teoricamente indispensabile (vi sfido a trascinare la manichetta intorno alla casa salendo a bordo dell’ambulanza!). Ma in fondo il gioco è divertente anche perché le regole sono lineari e chiare, e qualche sacrificio in termini di profondità di gioco è forse un compromesso accettabile.
– la realizzazione, come già detto, è curata. Visto il prezzo di circa 40€ (il gioco è facilmente reperibile online anche in numerosi negozi italiani) davvero niente da dire!
– i tempi morti ci sono, ma risultano significativi solo se si gioca in 4 o più giocatori, e in ogni caso essendo un gioco cooperativo non si finisce mai di discutere con gli altri la migliore strategia da adottare
Da segnalare che le espansioni (Urban Structures e 2nd Story) sono state al momento vendute solo tramite Kickstarter, ma probabilmente saranno in futuro disponibili per l’acquisto direttamente dal sito del produttore o tramite i rivenditori specializzati; e visto il successo è altamente probabile che altre vedranno presto la luce su Kickstarter.
Conclusioni
FP:FR è un gioco sorprendente. E’ per certi versi “giocoso” e non troppo realistico, ma coinvolge e impegna. In sostanza è un gioco che piace, adatto sia ai veterani incalliti che a giocatori alle prime armi.
Non posso esimermi dal biasimare la scelta dell’autore di adottare la formula di “Kickstarter” solo a metà: è infatti consuetudine che i progetti di maggiore successo “premino” chi li ha finanziati con vari bonus, detti “stretch goals”. Ora, raccogliere più di 80.000$ a fronte di un “goal” di 3.000$ esigeva che almeno una parte degli innegabili guadagni dovuti all’economia di scala fosse ridistribuita tra i supporter. L’unico stretch goal (uno sheet di token aggiuntivi) è stato raggiunto nei primi giorni, e il secondo (veramente interessante, dei segnalini differenziati in base allo specialista) è stato posto a un livello veramente esagerato: 100.000$. Era evidente da un minimo di analisi statistica che non sarebbe stato raggiunto, e così è stato. Ho segnalato la cosa anche nei commenti al progetto: molti non sono d’accordo con me (incluso il proprietario della Indie Boards & Cards) e rispetto la loro opinione.
Questa critica non può comunque influire in alcun modo sul giudizio che devo formulare, che è in definitiva ottimo. Flash Point: Fire Rescue è un gioco da avere nella propria ludoteca, e i 40€ di prezzo sono a mio avviso ben spesi. Quando la mappa è piena di fumo e di fuoco, restano solo pochi cubetti neri e scoprite che ci sono persone intrappolate nella parte più interna della casa, il gioco si fa duro, il divertimento diventa emozione, e FP:FR lascia il suo segno indelebile su chi lo sta giocando.
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