Pro: interazione diretta molto alta; grande facilità d’apprendimento; illustrazioni carine e divertenti.
Contro: ambientazione poco sentita; chi viene eliminato per primo può dover attendere a lungo; aleatorietà piuttosto elevata.
Consigliato a: cinefili inclini a ridere della propria passione; chi si è stancato dei “soliti” card games a tema fantasy o fantascientifico.
Realizzazione | |
Giocabilità | |
Divertimento | |
Longevità | |
Prezzo |
PREMESSA:
Per tutti gli appassionati di cinema italiani, la parola Ciak ha sempre e soltanto indicato una cosa: la nota rivista mensile, che proprio quest’anno celebra il suo trentesimo compleanno e che raccoglie anteprime, informazioni e curiosità su Hollywood e dintorni.
Questo quantomeno fino a poche settimane fa, perché ora assumerà un secondo significato, completamente diverso: Ciak è, infatti, il titolo del secondo gioco pubblicato dal giovane editore italiano CosplaYou. Come avrete già intuito, si tratta di un card game ambientato nel mondo del cinema, ma – proprio come per il precedente Pizza, Spaghetti e Mandolino – il soggetto è soltanto un pretesto per battagliare in modo furibondo, seppure con il sorriso sulle labbra, con il nostro gruppo di amici.
UNBOXING:
La confezione è di tutto rispetto: dimensioni ben ponderate, rivestimento telato, stampa a colori con illustrazioni grandi e accattivanti e abbondanti anticipazioni su ciò che troveremo al suo interno: troviamo, infatti, i ritratti di un E.T. agghindato a guisa di rapper (Mr. ET), di un Woody Allen verdastro (Woody Alien) e di un Gandalf che fuma un bong (Ganjalf), oltre al sottotitolo che parla espressamente di “gioco di carte”. Il packaging però non riporta, come tradizione, l’indicazione di durata media, numero di partecipanti ed età consigliata per il gioco, semplificando la cernita sugli scaffali per collezionisti e/o giocatori seriali. Nel seguito, cercheremo comunque di darvi qualche indicazione in merito.
All’interno della scatola abbiamo:
- il regolamento a colori in lingua italiana. Come già evidenziato in Pizza, Spaghetti e Mandolino, risulta un pochino prolisso, con qualche rimando di troppo e qualche riferimento poco chiaro – l’uso dei dadi a 6 facce – ma il gioco è talmente semplice da risultare comunque di facile comprensione;
- 6 dadi da 6 e 1 dado da 20;
- 11 schede compagnia in cartoncino sottile, ma plastificato;
- un grande mazzo con 140 carte standard, non telate (pertanto vi consigliamo vivamente d’imbustarle, perché dovranno essere mescolate frequentemente);
- 40 token di cartoncino, che fungono sia da indicatori per le plance che da valuta del gioco.
Le carte sono suddivise in 6 tipologie diverse:
- Ciak: carte one shot a costo zero, che possono essere giocate quando serve, sia durante il proprio turno che in quello degli avversari;
- Eventi: carte one shot a costo zero, che possono essere giocate solo nel proprio turno di gioco;
- Personaggi: sono i “guerrieri” del gioco e, per poterli schierare, è necessario pagare il valore indicato in alto a sinistra; ogni giocatore può avere sul tavolo un numero di personaggi variabile, a patto che sommando tutte le stelline indicate in alto a destra non si superi il valore di 6. Ogni carta presenta un punteggio di attacco (in rosso), uno di difesa (in blu) e un potere speciale, con un costo di attivazione che dovrà essere gestito mediante un dado da 6 (che in questo caso fungerà solo come segnapunti).
- Miti: sono uguali ai Personaggi, ma se ne può schierare solo uno per volta; hanno costo zero e non vanno a interferire con il computo delle 6 stelline di cui sopra;
- Addetti: sono i “buff” dei nostri Personaggi; hanno costo zero e se ne può giocare solo uno per ogni quantitativo di stelle presenti (quindi al massimo 1 per un personaggio da 1 stella, 1 per uno da 2 e 1 per uno da 3); devono essere “tappati” a inizio turno per aumentare il punteggio del dado sul relativo Personaggio e per attivare il loro potere speciale (v. illustrazione sopra);
- Oggetti: rappresentano l’equipaggiamento dei nostri Personaggi e dev’essere pagato il valore indicato in alto a sinistra per poterli usare; ogni personaggio può essere equipaggiato con un solo oggetto alla volta e, in caso di morte o scarto, anche l’oggetto viene perso insieme al personaggio collegato.
Riassumendo, siamo quindi in linea con la maggior parte dei card game sul mercato e anche il prezzo di vendita – solitamente inferiore ai 25 euro – ci sembra tutto sommato adeguato.
PREPARAZIONE:
Ogni giocatore pesca – o sceglie, se preferite – una delle 9 compagnie di produzione disponibili (che scimmiottano i nomi di quelle reali, come Wall Disney, Paramountain Pictures, ecc.), tralasciando (a meno che non vogliate agevolare in modo plateale un giocatore) le schede Malvagie Compagnie Straniere ed eventualmente anche Lollywood.
Utilizzando un token “milione”, si pone l’indicatore sul punteggio massimo indicato nella riga in alto della plancia (solitamente compreso tra 8 e 11), che rappresenta i cosiddetti punti dominio (i punti vita del gioco), mentre i rimanenti segnalini vengono posti al centro del tavolo come riserva della banca.
Si mescola, quindi, il mazzo delle carte Ciak e ne vengono distribuite 6 a testa (a meno che la propria compagnia non preveda diversamente). Non resta che tirare il dado da 20 e chi otterrà il punteggio maggiore potrà iniziare la partita.
SVOLGIMENTO:
Ogni turno è suddiviso in 4 fasi diverse:
- il giocatore di turno pesca una carta dal mazzo e aggiunge 1 milione al “conto corrente” della propria compagnia (se ne possono accumulare al massimo 10 in tutto), a meno che non abbia qualche potere che gli permetta di fare diversamente (esempio: Paramountain Pictures aggiunge 2 milioni invece che 1).
- il giocatore di turno può calare tutte le carte che desidera, pagandone il relativo costo se richiesto, mentre gli avversari potranno prendere delle contromisure, giocando carte Ciak o attivando i poteri di Personaggi e Addetti.
- il giocatore di turno decide di attaccare un avversario a scelta, tira il dado da 20 e, se ottiene un valore superiore ai punti dominio residui della compagnia nemica, può sferrare il suo attacco. Questo avviene sommando i punteggi nei riquadri rossi dell’attaccante e confrontandoli con quelli nei riquadri blu del difensore, oltre a quelli calati in supporto all’uno o all’altro giocatore. Se vince il primo, per ogni 1000 punti di divario saccheggia 1 milione dal conto del nemico, pesca 1 carta dal mazzo e toglie 1 punto dominio dalla compagnia avversaria; se, invece, vince il secondo, scatta il linciaggio, ovvero si sommano i punti di attacco del difensore e si confrontano con quelli di difesa di un solo Personaggio dell’attaccante: se quest’ultima risulta inferiore (praticamente sempre!) allora il Personaggio viene ucciso e scartato.
- è uguale alla fase 2; alla fine, però, si resettano gli effetti temporanei che sono stati attivati e si azzerano gli eventuali residui di punti danno inflitti.
Quando un giocatore riesce ad azzerare il valore in punti dominio di una compagnia avversaria, ne assume immediatamente il controllo e ottiene il suo potere speciale, mentre il nemico viene automaticamente escluso dalla partita.
MODALITÀ DI GIOCO:
Il regolamento propone 3 differenti modalità di gioco, che corrispondono ad altrettante diverse condizioni di vittoria:
- Massacro (partita “tutti contro tutti”): vince l’ultimo giocatore che rimane in vita da solo;
- Alleanza (partita “a coppie”): si gioca schierandosi in modo incrociato (tipo Pinnacolo) e si parla liberamente tra membri della stessa squadra; quando entrambi i giocatori di una coppia vengono eliminati, automaticamente vince quella avversaria.
- Dominio (partita “tutti contro uno”; vi sconsigliamo, però, di giocarla in 4 contro 1 perché l’asimmetria diventa troppo marcata): chi gioca da solo utilizza la scheda “Malvagie Compagnie Straniere” (decisamente più forte delle altre); vince l’ultimo giocatore (o alleanza) a rimanere in vita.
In 3 giocatori, vi suggeriamo di scegliere la modalità Dominio, in modo tale che il primo a essere eliminato non debba aspettare troppo a lungo prima di tornare in partita e abbia comunque modo di parteggiare per la fazione rimasta in gioco.
Per motivi analoghi, vi consigliamo di scegliere la modalità Alleanza quando giocate in 4 e riservare il Massacro solo a quando siete in 2 oppure in 5.
DURATA DI UNA PARTITA:
A differenza di Munchkin,
Ovviamente la durata dipende molto dal numero di partecipanti: in 2 può tranquillamente finire in un quarto d’ora o poco più, mentre in 5 si può sfiorare o addirittura superare l’ora di gioco, soprattutto se il dado da 20 inanella qualche lancio sfortunato di troppo.
A differenza di Munchkin, chi viene eliminato non ha modo di tornare in gioco: scherzosamente, noi definiamo questa caratteristica “sindrome della dinamite di Bang”, perché il perdente (proprio come chi fa esplodere la dinamite in Bang!) viene relegato al ruolo di semplice spettatore passivo per il resto della partita.
A parte queste sporadiche situazioni sfortunate, i tempi morti sono pressoché nulli e non ci si annoia nemmeno per un istante, grazie all’elevata interazione e, soprattutto, alle caratteristiche peculiari di molte carte.
AMBIENTAZIONE:
Dimenticatevi la magia dei set cinematografici e la visita guidata agli Universal Studios che avete fatto quando siete andati in vacanza in California: come vi abbiamo già anticipato, nel caso di Ciak l’ambientazione è un puro e semplice pretesto per menare le mani… pardon, le carte! Le meccaniche sono, infatti, troppo distaccate dal contesto in cui sono inserite: alla fine, si ha la sensazione di giocare a Magic L’Adunanza con gli attori al posto delle classiche creature fantasy.
Per il resto, l’atmosfera di gioco viene creata unicamente dalle illustrazioni e dai nomi di Personaggi e Miti, con annessi e connessi: i cinefili si divertiranno un mondo a riconoscere quell’attore, quel film o quella citazione – e a volte più d’uno insieme – in questa o in quella carta. Non mancherà anche chi storcerà il naso davanti all’insistita volontà parodistica, che emerge da ogni elemento del gioco: a nostro avviso, l’intento degli autori era quello di strappare quanti più sorrisi possibili tra un attacco e l’altro e di comunicare un forte senso di leggerezza, senza prendere nulla troppo sul serio. Visto il contesto del gioco, queste scelte ci sembrano più che accettabili, anche se forse un poco troppo insistite.
CONSIDERAZIONI:
La somiglianza con altri card game storici è più che evidente: Ciak trae inspirazione da diversi illustri predecessori, come il già citato Magic L’Adunanza e il più recente Warage. Il sistema di guerrieri, equipaggiamenti, buff e controbuff è rassicurante nella sua omogeneità col passato: gli appassionati di questo genere di giochi non impiegheranno più di una manciata di minuti ad assimilare le regole e, soprattutto, le potenziali combo più vantaggiose e devastanti.
La scalabilità, grazie alle diverse modalità di gioco proposte, non si limita al classico “1 contro 1”, ma risulta ottima anche con 3 o 4 giocatori; in 5, invece, il rischio che il primo eliminato debba starsene con le mani in mano per una mezz’oretta abbondante c’è e si fa sentire.
Ovviamente si avverte anche una certa aleatorietà, ma non ci si deve stupire, perché si tratta di una peculiarità – e non di un problema – di quasi tutti i giochi di carte. Anche l’uso del dado da 20 per stabilire se sia possibile o meno sferrare un attacco, non aumenta tanto la sensazione di casualità, ma piuttosto migliora il bilanciamento generale, lasciando comunque una minima speranza residua anche al difensore più debole.
Il pregio più grande di Ciak rimane, comunque, l’altissima interazione, rigorosamente di tipo diretto: come il suo fratello maggiore (solo per motivi puramente anagrafici) Pizza, Spaghetti e Mandolino, l’intera partita è basata su scontri frontali tra i giocatori, che iniziano in modo un po’ casuale (attacco chi mi sta più antipatico, dopodiché mi focalizzo su chi sta meglio di me) e proseguono tra spunti saprofitici (la compagnia di Tizio è ormai agonizzante: la attacco per impossessarmi del suo potere speciale), carognate (la compagnia di Caio è stata fortemente indebolita dopo l’ultimo attacco: proviamo ad approfittarne infierendo) e tanto “bashing leader” (attacchiamo tutti Sempronio, perché sta diventando il più forte).
Infine, il contenuto della scatola – 11 diverse compagnie interpretabili e 140 carte in tutto – garantisce una rigiocabilità molto elevata, degna di uno starter kit con i fiocchi: trattandosi di un filler che, nella maggior parte dei casi, verrà usato come tappabuchi tra una partita e un film (o viceversa), il divertimento è assicurato per anni e anni, proprio come un DVD di Woody Allen…
POSOLOGIA:
Ciak può essere prescritto come integratore del divertimento tra una somministrazione e l’altra di un eurogame, o in alternativa come coadiuvante prima della visione di un film. È stata clinicamente dimostrata una maggiore efficacia nei gruppi da 2 a 4 individui, mentre in 5 possono manifestarsi sintomi analoghi a quelli della sindrome della dinamite di Bang. Non è consigliata la somministrazione a uso pediatrico, per la contemporanea presenza di numerose didascalie testuali, fortemente dipendenti dalla lingua, e di contenuti di difficile comprensione (Ganjalf, Bomb Raider, ecc.) per i più piccini.
SOTTOFONDO MUSICALE:
L’album “Cereal Killer Soundtrack” dei Green Jelly.
Si ringrazia CosplaYou per aver reso disponibile la copia di valutazione del gioco.
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