PRIMO CONTATTO IN SINTESI
Pro: party Game che tiene alto il divertimento con fino a 7 giocatori al tavolo e che permette di cambiare ad ogni partita la fazione, richiedendo di cambiare anche il proprio modo di giocare.
Contro: con il passare delle partite, come tutte queste tipologie di giochi, se intavolati con lo stesso gruppo possono innescare dei meccanismi di “codifica” che inficiano un po’ la “correttezza” del gioco.
Consigliato a: spensierati gruppi di amici (ma anche conoscenti o sconosciuti!) che ci tengono a provare a farsi capire tra risate e incomprensioni!
Realizzazione | |
Giocabilità | |
Divertimento | |
Longevità | |
Prezzo |
Idoneità al solitario:
assente
Incidenza della fortuna:
bassa
Idoneità ai Neofiti:
ottima
Autore:
Damir Khusnatdinov
Grafica ed illustrazioni:
V. Eredel, A. Kiselev, A. Sharyapova
Anno:
2019
Puoi acquistare PRIMO CONTATTO su GET YOUR FUN |
Primo Contatto in una citazione?
“La comunicazione non è quello che diciamo, bensì quello che arriva agli altri.” – (Thorsten Havener) –
La comunicazione anche ai tempi nostri non è proprio un’impresa delle più facili! Forse è per questo motivo che MS Edizioni ha deciso di portare in Italia Primo Contatto, con l’obiettivo di permettere a 2 – 7 giocatori di tornare ai tempi dell’antico Egitto ed esercitarsi a diventare i migliori comunicatori dell’Universo.
Proprio in quel periodo storico infatti sembra esserci stato (almeno per chi ci crede!) il primo contatto tra Alieni e Umani, ognuno con i propri fini: i primi per cercare di ottenere in dono quegli strani oggetti visti sulla Terra, i secondi per entrare nelle grazie degli Extra Terrestri.
Primo Contatto: Unboxing
Nella classica scatola quadrata troviamo il kit del perfetto comunicatore Alien-Egiziano:
Materiale UMANO:
- schermo protettivo;
- scheda per gli appunti;
- pennarello cancellabile;
- tavoletta offerta.
Materiale ALIENO:
- schede linguaggio Alieno;
- le carte richiesta Aliena;
- pennarello cancellabile;
- segnalini ricompensa in 3 colori (un colore per Alieno);
- una tavoletta scrittura aliena.
Terminano la dotazione 60 carte Oggetto a doppia faccia.
Il materiale è di buona fattura anche se nulla attira particolarmente l’attenzione a prima vista.
Set up
Primo Contatto è un gioco a squadre, dove fino a 4 giocatori possono far parte della squadra degli Umani, mentre fino a 3 di quella degli Alieni (il bilanciamento tra le due squadre varia a seconda del numero totale dei giocatori al tavolo).
Sedetevi una squadra di fronte all’altra.
In mezzo al tavolo disponete 25 carte in griglia da 5×5, attribuite ad ogni Alieno un colore (al primo il Rosso e a seguire Blu e Verde in questo ordine) e consegnate loro lo schermo per nasconderci dietro (1 per tutta la squadra) i seguenti componenti:
- una carta richiesta Aliena (ricordatevi che il lato A è per il gioco standard, quello B per la versione avanzata);
- la tavoletta della Scrittura;
- i segnalini del colore degli Alieni al tavolo.
Ogni umano invece deve ricevere un proprio schermo, la tavoletta Offerta e la scheda Appunti.
“⇸𝝝𝝫𝝭𝝽𝞏𝞝!” (ops, scusate… “È tempo di iniziare!”).
Il gioco
Una buona comunicazione deve assolutamente avere un obiettivo chiaro.
Partiamo quindi dall’obiettivo del gioco, differente per ogni squadra:
- Alieni: il primo ad ottenere 3 (o 5 in modalità avanzata) oggetti tra quelli richiesti;
- Umani: chi ha ricevuto nel corso della partita il maggior numero di segnalini Ricompensa.
É importante ricordare che Primo Contatto è un gioco semi-cooperativo che al termine della partita vedrà vincere solo 1 giocatore di ogni fazione, secondo quanto descritto sopra.
Comunicazione bidirezionale!
In Primo Contatto si susseguono vari round riproponendo sempre le stesse 2 fasi di comunicazione: quella degli Umani e quella degli Alieni.
Durante la prima, ogni Umano, in ordine di turno, cerca di imparare parole nuove dagli Alieni. Il tutto, senza parlare!
Sì perché al proprio turno, il giocatore deve ruotare di 90 gradi da 1 a 5 carte tra le 25 poste di fronte a sé, scegliendo quelle che secondo il suo pensiero sono legate da una caratteristica comune. Importante: non deve mai indicare verbalmente la parola!
Così facendo dovrebbe favorire il riconoscimento di quella stessa da parte degli Alieni e facilitare la loro risposta.
es: Ruotando la carta “Maglione” e “Fuoco” gli Umani potevano suggerire agli Alieni di insegnargli la parola “Caldo”.
Come!? vi ricorda qualcosa? Ogni riferimento a Nome in Codice è davvero puramente casuale? 🙂
A questo punto gli Alieni (consultandosi e “rispondendo” insieme), disegnano sulla loro “lavagnetta” un simbolo corrispondente al termine che credono di aver intuito.
L’umano di turno segnerà quindi sulla propria plancia, in corrispondenza con la parola “Caldo” il simbolo appena ricevuto gentilmente dai nuovi amici.
Anche gli altri giocatori Umani che hanno assistito alla fase (in quanto si svolge sempre “alla luce del sole”) possono quindi tentare di interpretare la parola richiesta dal collega Umano e possono inserire anche loro il simbolo sulla propria tabella di trans-codificazione (da tenere sempre segreta!).
A questo punto ogni Umano ritrova sulla sua tavoletta un simbolo associato ad una parola: si stanno mettendo le basi per la fase due e magari per una splendida amicizia interculturale!
La fase Aliena
Gli Alieni, dietro il proprio schermo, condividono una Carta Richiesta Aliena che mostra loro “una mappa” delle 25 posizioni delle carte, evidenziando del loro colore gli oggetti che devono cercare di farsi consegnare dagli Umani per vincere (anche questa meccanica vi risulta familiare?).
Il primo Alieno di turno (Rosso, poi Verde e Blu) inizia a disegnare sulla tavoletta un insieme di Simboli (conosciuti ma anche sconosciuti agli umani) per cercare di far intuire loro l’oggetto da consegnare, tra i 25 sul tavolo.
Volendo, con la “regola del contrario” possono anche mettere una riga sopra ad un simbolo disegnato per indicare il significato “non è…”.
Ogni Umano segna quindi sulla propria tavoletta una X in corrispondenza dell’oggetto che vogliono offrire in questo turno. Quando tutti hanno terminato le tavolette vengono svelate:
- se i giocatori indovinano, ricevono un segnalino Ricompensa e l’Alieno mette un suo segnalino colorato sulla carta in questione;
- se i giocatori indicano un altro oggetto che fa parte di quelli desiderati dall’alieno di turno (non degli altri alieni!), ricevono comunque la Ricompensa;
- se i giocatori sbagliano, non succede nulla.
Così facendo un Alieno, durante il suo turno, può ricevere anche più di un oggetto dagli Umani.
Le comunicazioni continuano così, tra certezze, interpretazioni e fraintendimenti fino a che non si giunge al termine della partita, dove uno degli Alieni ha ricevuto in dono 3 dei suoi oggetti richiesti (o 5 nella partita “avanzata”)!
L’Alieno in questione è dichiarato vincitore per la sua specie, mentre per determinare chi vince tra gli Umani, bisogna contare i segnalini Ricompensa guadagnati (e in caso di parità, il numero di corrispondenze “parole-simboli” indovinati sulla propria plancia).
Conclusioni
Dobbiamo ammettere che già per il fatto che alcune meccaniche strizzavano l’occhio a Nome in Codice (inutile negarlo), Primo Contatto a priori instillava in noi molto interesse.
Dopo le prime partite la sensazione positiva è restata, soprattutto per la possibilità di cimentarsi di volta in volta in un ruolo differente: mentre mettersi nei panni degli Umani richiede capacità di sintesi per riuscire a esprimere in modo chiaro e inconfondibile (per lo meno nella propria testa) il concetto da far interpretare agli Alieni, lavorare dall’altra parte del tavolo richiede capacità di interpretazione!
Divertente e coinvolgente, Primo Contatto è un party game che porterà sui vostri tavoli pensieri, riflessioni e soprattutto grandi strafalcioni! perché si sa, comunicare non è semplice nemmeno con i propri simili, figuriamoci con gli Alieni…
Ringraziamo MS Edizioni per la review-copy usata per questa recensione.
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