Ma c’è qualcosa di più rispetto a questa minaccia, qualcosa che avvolge nel mistero il destino della piccola città del West.
Scopriamolo insieme… e senza spoiler come al solito!

La scatola di Ritorno a Tombstone
Ritorno a Tombstone è un’espansione dell’escape 3D da tavolo Mystery House (qui la recensione del gioco base) che tra l’altro è fresco vincitore del Toy Award 2020 nella categoria “teenager e adulti” alla fiera dei giocattoli di Norimberga.
I materiali contenuti nella piccola scatola di cartone sono pochi e funzionali all’avventura: oltre alle carte Oggetto (da tenere sempre a faccia in giù finché non richiesto diversamente) abbiamo le caratteristiche “tessere” Luogo che devono essere inserite nella “scatola 3D” del gioco base (fondamentale per giocare anche l’espansione).

Unboxing!
In 5 minuti quindi il setup è completato e siamo pronti a dare l’avvio all’App (qui la versione per iOS e Android), altro tassello imprescindibile per giocare al gioco.
Come per le 2 avventure nel gioco base infatti, anche per Ritorno a Tombstone sarà lei a guidarci con le descrizioni di quanto vediamo / accade, tenere il tempo e permetterci di interagire con oggetti e luoghi.

Tombstone, vista aerea!
Nulla cambia quindi nella meccanica dell’espansione rispetto a quanto già giocato nelle avventure precedenti, con i giocatori intorno al tavolo ad esaminare ed esplorare quello che di volta in volta la “costruzione” 3D mostra: torcia alla mano è tempo di iniziare a “unire i puntini” di quanto ci è dato di vedere, con l’obiettivo di sbloccare tessere Luogo ed addentrarci sempre di più all’interno della città.

Gli uomini dello sceriffo sembrano non gradire gli estranei!
Parlando di numero di giocatori, consigliamo di approcciare anche Ritorno a Tombstone in 2-3: in solitario forse 60 minuti potrebbero essere pochi se non per un super-esperto di escape room, mentre in 4 o 5 l’esplorazione dei luoghi potrebbe essere un po’ penalizzante per alcuni giocatori che magari si trovano distanti dal gioco stesso.

Primi incontri a Tombstone
Il livello di difficoltà della nuova storia è stato giudicato dai creatori stessi con un valore di 2,5 “lucchetti” su 5, infatti possiamo confermare che, rispetto a Il signore del labirinto (difficoltà 3 su 5) e Affari di famiglia (difficoltà 4 su 5), risulta più semplice giocare e muoverci all’interno della “mappa” non è mai troppo complesso.
Ciò non toglie che alcuni spunti e enigmi richiedano ingegno e soprattutto molta attenzione nell’esaminare tutto ciò che le tessere Luogo mostrano.

Le tessere Luogo
Un appunto sul tema dell’avventura: rispetto alle prime due che rimanevano molto centrate sul concetto del mistero e dell’ignoto, qui ci troviamo di fronte ad un’avventura dai colori totalmente differenti (Far West) e la parte di mistero accennata in apertura si sente solo marginalmente.
Questa ovviamente è una valutazione soggettiva, in quanto per indole alcuni di noi prediligono muoversi in mondi “più cupi”.

Le carte oggetto
Concludendo, la buona impressione che avevamo ricevuto già recensendo il gioco base rimane anche parlando di Ritorno a Tombstone, precisando che probabilmente potrebbe essere questa l’avventura da cui far partire un gruppo di neofiti o di giocatori che approcciano per la prima volta Mystery House.
Ringraziamo Cranio Creations per la review-copy usata per questa recensione.
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