7 WONDERS: ARCHITECTS in SINTESI
Pro: è veloce, semplice e bello da vedere. In 15 minuti si gioca anche in 4 e dietro alla sua “spensieratezza” c’è sempre qualche scelta più ragionata da fare!
Contro: se cercate un gioco un po’ più strategico, forse 7 Wonders: Architects non ha proprio il livello di difficoltà desiderato. É un family e come tale deve essere giocato.
Consigliato a: come “filler+” e “family+” dove il plus indica che possono giocarci tutti per semplicità di regole, incluso chi è già un giocatore assiduo.
Realizzazione | |
Giocabilità | |
Divertimento | |
Longevità | |
Prezzo |
Idoneità al solitario:
assente
Incidenza della fortuna:
elevata
Idoneità ai Neofiti:
alta
Autore:
Antoine Bauza
Grafica ed illustrazioni:
Etienne Hebinger
Anno:
2021
Puoi acquistare 7 WONDERS: ARCHITECTS su GET YOUR FUN |
7 Wonders: Architects in una citazione?
“La civilizzazione può progredire, ma la natura umana rimarrà sempre la stessa attraverso i secoli.” – (HELENA BLAVATSKY)

7 Wonders: Architects – La scatola
Rifacendoci a questa citazione, possiamo affermare che anche 7 Wonders: Architects cerca di mantenere lo spirito dei suoi predecessori (7 Wonders e 7 Wonders Duel) pur essendo un gioco a sé stante, con una propria identità e soprattutto con un target di giocatori differente.
In Italia sempre con Asmodee, 7 Wonders: Architects permette di riunire attorno al tavolo da gioco da 2 a 7 architetti che gareggeranno per costruire la propria Meraviglia a colpi di risorse, monete, scienza e conflitti!
7 Wonders: Architects – Unboxing e setup
Per gli amanti dell’ordine, 7 Wonders: Architects sarebbe da acquistare anche solo per l’organizzazione interna della scatola, che contiene, una volta defustellata, una grande quantità di materiali (8 mazzi di carte, token Scienza e Militari, ma soprattutto i 5 pezzi per ognuna delle 7 Meraviglie) e 8 contenitori in plastica dove inserire tutti i componenti, nessuno escluso!
- Ogni meraviglia è stivata in un proprio contenitore: nessun pezzo disperso nella scatola e velocità di setup assicurata!
- Ogni meraviglia è stivata in un proprio contenitore: nessun pezzo disperso nella scatola e velocità di setup assicurata!
Il setup è quindi davvero rapido: ogni giocatore sceglie la Meraviglia tra le 7 disponibili (il Colosso di Rodi, il tempio di Artemide ad Efeso, i Giardini Pensili di Babilonia, il Faro di Alessandria, la Piramide di Cheope a Giza, la statua di Zeus ad Olimpia e il Mausoleo di Alicarnasso) e prende il relativo contenitore.
Posizionati davanti a sé i 5 pezzi della propria Meraviglia girati dal lato “in costruzione”, ognuno mescola il proprio mazzo di carte dedicato e lo pone a faccia in su alla propria sinistra.
Una volta terminate queste operazioni, ogni giocatore si trova ad avere il suo mazzo alla sinistra e un mazzo avversario alla propria destra.

Vista aerea di 2 Meraviglie!
In centro al tavolo piazzate coperta la riserva dei token Scienza (ne dovete girare 3 a faccia in su), un numero (da 3 a 6 a seconda del numero di giocatori) di segnalini Conflitto dal lato Pace e il mazzo di carte comuni.
Posta la pedina gatto al centro del tavolo, siete pronti a “fare Meraviglie”!
Il gioco
7 Wonders: Architects riparte dalle basi delle meccaniche di 7 Wonders per creare un gioco che potremmo definire un “Family+” rapido da spiegare, veloce da giocare e che permette di riunire attorno al tavolo fino a 7 giocatori.
Al proprio turno ogni giocatore deve svolgere un’azione di pesca ed eventuali azioni innescate dalla risorsa appena pescata.

L’inizio di una partita: rapido e veloce anche in 7!
Come da setup, ogni giocatore ha a disposizione 3 differenti luoghi da cui pescare: i mazzi di carte a faccia in su ai suoi lati e il mazzo centrale (coperto!) di carte comuni.
Ogni mazzo Civiltà è leggermente differente dagli altri per composizione: questo, in aggiunta all’asimmetria dei poteri delle Meraviglie, aggiunge delle differenze che conferiscono a 7 Wonders: Architects anche un buon livello di rigiocabilità.
Ogni Meraviglia infatti permette di attivare un potere unico ogni volta che si costruiscono specifici livelli della stessa: alcune permettono di pescare carte aggiuntive, altre di recuperare token Scienza o Scudi per la forza militare oppure guadagnare punti vittoria per il fine partita.

La meraviglia è ancora tutta da costruire: si deve partire dalle fondamenta e piano piano salire…
Completare uno Stadio della vostra Meraviglia è molto semplice, basta infatti collezionare 2, 3 o 4 risorse (uguali o differenti) a seconda di quanto richiesto dallo stesso. A questo punto DOVETE girarlo sul lato “costruito” e godervi l’eventuale bonus (se riportato su di esso)!
Abbiamo accennato alle carte dei mazzi, vediamone quindi insieme le tipologie: le carte grigie, su cui compaiono le risorse per costruire le nostre Meraviglie, presentano legno, mattoni, pietra, papiro e vetro a cui si aggiunge la novità delle monete che fungono da jolly e che sostituiscono quindi una risorsa qualsiasi.
Le carte Blu continuano a rappresentare Punti Vittoria a fine partita anche se in 7 Wonders: Architects è stata aggiunta una meccanica in più: oltre alle carte da 3 PV, ce ne sono alcune da 2 PV + l’icona del Gatto.
Questa permette al giocatore di impossessarsi immediatamente del token Gatto che consente, all’inizio del proprio turno, di sbirciare anche la carta in cima al mazzo comune!

L’ambito token Gatto!
Così facendo si avrà piena coscienza di quali carte offrono tutti e 3 i mazzi.
Le carte verdi rappresentano anche in questa versione di 7 Wonders l’ambito della scienza: a differenza del “papà” (dove ne esistevano di 6 tipi), in 7 Wonders: Architects ne sono presenti solamente 3 e permettono di guadagnare token scienza al completamento di un set di 2 simboli uguali o 3 differenti.
Completato il set, le carte vanno scartate e potete scegliere tra uno dei 3 dischetti a faccia in su o pescare il primo coperto sulla pila dei token.
I token Scienza acquistano anche in 7 Wonders: Architects un ruolo importante per cercare di innescare le combo che sono poi il motore di tutto il gioco: mentre alcuni vi forniscono punti a fine partita, altri vi permettono, una volta a turno, di pescare una carta aggiuntiva a seconda del verificarsi dell’azione riportata sullo stesso.
E come funzionano le carte rosse? Da quando è nato 7 Wonders, questo colore è adibito alla guerra e 7 Wonders: Architects non fa eccezione anche se introduce un nuovo modo per gestire le tempistiche di quando si effettuano i combattimenti.
Oltre alla normale carta rossa che permette di guadagnare 1 scudo è presente nel mazzo anche una nuova tipologia di carte che presenta 1 o 2 icone “corno”: appena pescata girate un numero di segnalini pace (mostrando il lato conflitto) pari al numero di icone presenti su di essa.
Quando tutti i segnalini saranno sul lato conflitto, si passa a verificare le maggioranze guadagnando un segnalino da 3 PV per ogni avversario (a destra e sinistra) su cui si ha “il dominio” militare (più punti).

Token Scienza e Guerra
Abbiamo accennato che 7 Wonders: Architects è un gioco di combo, proviamo quindi a fare un esempio che potrebbe succedere se tutto gira al meglio:
avete bisogno di 3 risorse uguali per poter costruire il prossimo stadio dei vostri fantastici Giardini di Babilonia. Ne avete già 2 e vi manca il legno che è possibile pescare dal mazzo alla vostra sinistra. A destra avete invece una carta Scienza.
Dal momento che in precedenza avevate preso il token Scienza che vi permette di pescare una carta aggiuntiva ogni volta che ne pescate una verde, decidete di prendere la carta alla vostra destra in modo da usarne il beneficio e pescare come seconda carta il legno che vi serve.
Avete ora 3 risorse differenti e (siete obbligati) sviluppate il livello della Meraviglia che vi permette, grazie al suo potere, di guadagnare un token Scienza: nessuno dei 3 a faccia in su vi convince e quindi scegliete il primo della pila coperta. É quello che vi fa pescare una carta aggiuntiva per ogni ulteriore Stadio di Meraviglia sviluppato.
“Non è sempre domenica!” direbbe una nostra amica, quindi queste tipo di super-combo non capiteranno molto spesso, ma l’esempio appena fatto può aiutarvi a capire quali possono essere i twist che rendono 7 Wonders: Architects interessante non solo per i neofiti dei giochi da tavolo, ma anche per chi cerca strategia pur giocando ad un filler.
Il gioco procede rapidamente tra una pesca, la costruzione della Meraviglia, un po’ di conflitti e qualche sviluppo di scoperte scientifiche fino al momento in cui un giocatore completa l’ultimo Stadio della sua Meraviglia: a questo punto il gioco si interrompe immediatamente e i giocatori calcolano i punti vittoria forniti da:
- stati di Meraviglia completati;
- segnalini Conflitto;
- carte blu;
- il segnalino Gatto (2 PV);
- eventuali punti dati dai token Scienza.
Conclusioni
7 Wonders: Architects ha diviso le opinioni dei giocatori che si sono alternati al tavolo con noi, lasciando però il nostro giudizio finale più che positivo in quando vediamo dei “pro” negli aspetti che per alcuni sono dei “contro”.

Una carta guerra che fornisce 1 Scudo
“Ma è troppo veloce!” Assolutamente: in 15 minuti si può giocare in 4, in 30/40 anche in 7 già dalla seconda partita. È quindi paragonabile ad un filler con bei materiali, rapidità, semplicità di regole!
“Ma è molto semplice!” Sì, in 5 minuti spiegate le regole e anche i neofiti saranno pronti a giocare fin da subito. Troviamo che sia ideale per introdurre chiunque ai giochi da tavolo!
“Ma è troppo dipendente dalla fortuna!” Vero, la fortuna incide molto sia per le carte che vengono girate ai vostri lati che per quelle pescate alla cieca (anche se quando sarete in possesso del segnalino Gatto avrete visione anche su questo mazzo).
Detto ciò 7 Wonders: Architects è un gioco in cui si trova sempre qualcosa da fare per cercare di realizzare qualche punto che a fine partita potrebbe essere determinante!
Abbiamo giocato ad oggi più di una quarantina di partite e abbiamo trovato un buon bilanciamento sia dal punto di vista delle carte che da quello dei poteri delle Meraviglie e della composizione dei mazzi. E questo non è così scontato in un gioco asimmetrico!
Speriamo non ce ne vogliano a male gli “hard gamers” se lo consigliamo anche a loro, magari per fare un po’ di “decompressione” a fine serata o tra un “cinghialone” e l’altro!
Ringraziamo Asmodee Italia per la review-copy usata per questa recensione.
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