SINTESI

Pro: gioco veloce e molto profondo. Componenti bellissime e bilanciamento complessivo ottimo. Interazione diretta e indiretta elevata.

Contro: giocare senza i poteri dei personaggi non semplifica davvero il gioco, per cui sconsigliamo questa modalità e vi consigliamo di giocarlo sempre con i poteri attivi. La qualità delle carte poteva essere migliore.

Consigliato a: chi vuole un gioco di piazzamento dadi profondo ma che non richieda ore e ore per vederne la fine, senza trascurare un’ottima profondità strategica e una forte interazione al tavolo.

Valutazione Globale
Realizzazione
Giocabilità
Divertimento
Longevità
Prezzo

Idoneità al solitario:
assente

Incidenza della fortuna:
bassa

Idoneità ai Neofiti:
sufficiente

Autore:
Stevo Torres

Grafica ed illustrazioni:
JAke Morrison, Andrew Thompson

Anno:
2021

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Il fantastico mondo di Brew è precipitato nel caos. Il tempo non ha più il suo equilibrio e persino le stagioni esistono separatamente.
Nel ruolo di Mistici della Foresta i giocatori dovranno tendere nuovamente il filo che connette spazio e tempo servendosi di creature del bosco, potenti magie e utilissime pozioni.
Brew è un gioco competitivo di piazzamento dadi e controllo aree da 2 a 4 giocatori, della durata indicativa di 90 minuti, prodotto dall’azienda Panda Saurus e diffuso in Italia grazie a Ghenos Games.
Dadi Foraggio ed Elemento alla mano, è tempo di portare a casa più punti dei nostri avversari.

Componenti

Bisogna dirlo: Brew ha una veste grafica fantastica nel vero senso della parola. I disegni cartooneschi creano un impatto visivo gratificante, coronato dai bellissimi dadi personalizzati.
Vediamo nello specifico cosa troviamo una volta aperta la confezione:
1 plancia villaggio, 1 segnalino primo giocatore, 4 schede personaggio (fronte e retro), 16 dadi foraggio (4 per giocatore), 8 dadi elemento (2 per giocatore), 20 carte foresta, 36 carte creatura, 32 carte pozione, 4 carte riassuntive, 96 segnalini ingrediente (24 erbe, 24 funghi, 24 cristalli e 24 bacche di energia), 38 segnalini PV ( da 1 e da 3 punti) e 10 segnalini incendio.
Nonostante la grafica superlativa e la generosa quantità di componenti, le carte non sono telate, pertanto vi suggeriamo di imbustarle quanto prima.
Al contrario i dadi sono incisi e con palette di colori molto particolari.

Preparazione

Per prima cosa posizioniamo la plancia del villaggio al centro del tavolo con il lato diurno rivolto verso l’alto. Prepariamo i mazzi di carte, suddividendoli per tipologia (Foreste, Pozioni e pile delle creature). Dal mazzo delle Foreste estraiamo 3 carte se giochiamo in 2 giocatori, 4 carte se giochiamo in 3 giocatori oppure 5 carte se giochiamo in 4 giocatori. Peschiamo 4 carte pozione rivolte a faccia in su dal relativo mazzo. Predisponiamo, infine, in 4 pile diverse (in base al colore delle stagioni) le carte creatura, lasciando i rispettivi mazzi rivolti a faccia in su.

La preparazione dei giocatori inizia dalla scelta del personaggio e dal lato da utilizzare (con i poteri oppure senza). Questa decisione deve essere presa in comune accordo da tutti i giocatori partecipanti alla partita. Ogni giocatore quindi riceve: 4 dadi foraggio, 2 dadi elemento, 1 bacca di energia e 1 carta riassuntiva. L’ultimo giocatore ad avere preparato una tazza di tè o di caffè sarà il primo giocatore e riceve il relativo segnalino.

Il Gioco

Una partita a Brew è divisa in 4 round in cui i giocatori posizionano dadi, riscuotono risorse, addestrano creature, producono pozioni e infine le consumano per sfruttarne i poteri.
Come abbiamo visto durante la preparazione, la partita ha inizio con la plancia del villaggio dal lato diurno.
Al termine di ogni round, tale plancia viene girata prima sul lato notturno e poi di nuovo sul lato diurno, per poi terminare la partita (durante il quarto round) sul lato notturno.

Al proprio turno i giocatori possono effettuare 3 azioni, ma UNA sola volta ciascuna:

  • posizionare un dado (foraggio o elemento, a nostra scelta);
  • preparare una pozione tra le 4 disponibili a faccia in su;
  • bere una pozione per attingere al suo potere.

Le azioni sopra elencate possono essere svolte in qualsiasi ordine (es. preparare una pozione, berla e poi posizionare un dado).
La regola d’oro da tenere sempre a mente, è che siamo obbligati a giocare almeno un dado durante il nostro turno. Se non dovessimo più avere dadi a disposizione, dobbiamo passare il turno e terminare il round – anche se le risorse a nostra disposizione ci permetterebbero di creare delle pozioni.

Vediamo ora come posizionare i dadi.

I dadi foraggio vengono messi principalmente sulle carte foresta, nello spazio contenente il relativo simbolo lanciato. Una volta posizionato il dado, possiamo riscuotere immediatamente la risorsa di fianco a quello slot (es. 1 fungo, 1 cristallo o 1 erba). Se posizioniamo il dado sul simbolo che raffigura un artiglio, potremo invece addomesticare una creatura tra le 4 visibili in cima ai relativi mazzi. Per addestrare la creatura, basta semplicemente scegliere quella con il potere più utile alla nostra strategia e posizionarla alla sinistra della nostra plancia giocatore. Da questo lato il potere della creatura sarà sempre attivo e potremo attingere al suo bonus ogni volta che ne soddisferemo i requisiti di attivazione.
I dadi foraggio possono anche essere posizionati nei due spazi più in alto della plancia del villaggio, così da poterne ottenere subito i benefici. Infine, possiamo posizionarli anche in slot contenenti simboli diversi rispetto a quelli raffigurati sui dadi stessi. Questa azione richiede il pagamento della risorsa associata allo slot, anzichè la sua riscossione, ma può essere utile per togliere uno spazio ai nostri avversari.

I dadi elemento possono essere posizionati in qualsiasi slot sulle carte foresta. Al contrario dei dadi precedenti, questi presentano dei poteri speciali: l’Acqua permette di riscuotere tre risorse invece di una dallo slot in cui posizioniamo il dado; il lato Fuoco permette di mettere il dado elemento sopra ad un qualsiasi altro dado e raccogliere la relativa risorsa oppure addestrare (se è presente un artiglio in quello spazio); il lato Vento permette di collocare il dado dove abbiamo già posizionato un dado foraggio in precedenza, di rimetterlo nella nostra riserva (facendoci guadagnare un’azione extra) e di raccogliere, come di consueto, dal relativo slot. Anche i dadi elemento possono essere posizionati sulla plancia del villaggio, sia negli specifici spazi riservati (uno per ciascun elemento), sia nei due spazi generici in alto.

Passiamo alla preparazione delle pozioni.
Quando in possesso delle risorse sufficienti, possiamo decidere di produrre una pozione pagandone il relativo costo in risorse. Non c’è limite al numero di pozioni che possiamo avere in mano, ma abbiamo il limite di produzione di 1 pozione a turno. Ogni pozione fornisce uno specifico effetto istantaneo e un determinato ammontare di punti vittoria. Successivamente alla preparazione, possiamo decidere di bere una pozione (anche durante il turno in cui è stata creata). Quando una pozione viene bevuta, applichiamo subito l’effetto e la mettiamo a faccia in giù sotto alla nostra scheda giocatore: non potrà essere riutilizzata in futuro. Le pozioni sono molto potenti, infatti sono in grado di fornire stravolgenti nuove opzioni ai propri turni, per cui fatene un buon uso.

Quando un round termina, si passa alla verifica del controllo delle foreste.
Il controllo su ogni carta foresta viene stabilito in base a quanti dadi foraggio sono presenti per ciascun giocatore. In generale, un giocatore ha controllo se i suoi dadi foraggio sono di più rispetto a qualsiasi altro dado foraggio di un altro giocatore e al numero di dadi elemento presenti. Nel caso i dadi foraggio siano presenti in egual numero sia degli altri dadi foraggio sia del numero di dadi elemento, la carta foresta viene riposta nella scatola senza che nessun giocatore ne abbia acquisito il controllo.

Ciascuna carta foresta ha diverse caratteristiche:

  • un ammontare variabile di punti vittoria;
  • una tipologia di stagione (1 stagione oppure 2 stagioni su alcune carte);
  • un ammontare variabile di slot occupabili dai dadi.
    La maggior parte delle nostre strategie sono proprio mirate al tentativo di poter conquistare quante più carte foresta possibili.

Una volta che conquistiamo una carta foresta, abbiamo la possibilità di “liberare” una creatura precedentemente addomesticata. Gli animaletti possono essere liberati solo su carte foresta che abbiano la stessa tipologia di stagione della creatura. In questo caso il potere della creatura non è più a nostra disposizione, ma l’animale varrà ben 3 punti vittoria anziché 1 a fine partita. Una strategia praticamente obbligata, visto che ogni giocatore non può possedere più di 3 creature contemporaneamente sul lato “addomesticato” della propria plancia!

Prima di iniziare il round successivo, dobbiamo ripristinare le carte foresta girandone un numero pari a quello richiesto in base al numero di giocatori. Infine si volta la plancia del villaggio sull’altro lato (diurno o notturno).

La partita termina quando viene giocato l’ultimo dado a disposizione, durante il quarto round di gioco. Vince il giocatore con il maggior numero di punti vittoria. In caso di parità, vince chi possiede il maggior numero di risorse. Se la parità persiste, i giocatori condividono la vittoria.

Conclusione

L’aspetto grazioso e delicato di Brew può trarci in inganno ad un primo colpo d’occhio. Brew è un gioco tutt’altro che gentile e superficiale. Le meccaniche sono molto profonde, le strategie possono subire cambiamenti repentini e l’interazione tra i giocatori al tavolo è alta e “cattiva”. Ci troveremo spesso a combattere per il controllo di una carta foresta, a correre per accaparrarci una pozione particolarmente utile e a cercare di mettere i bastoni tra le ruote ai nostri avversari.
Brew è sicuramente una piacevole scoperta. Con l’aumentare del numero di giocatori, poi, la sensazione di conquista territoriale si amplifica fino a farci pensare di combattere una guerra epica. Insieme a questo senso cavalleresco che si fa sempre più importante, anche la durata stessa della partita aumenta in modo direttamente proporzionale al numero di giocatori.
La variabilità durante la preparazione dona una discreta rigiocabilità alle partite, altra nota positiva che lo rende un gioco sempre “fresco” da mettere sul tavolo.

Consigliamo anche la mini espansione di “Creature da Compagnia”, un set di 4 carte creatura che vengono distribuite, in fase di preparazione, a ogni giocatore. Questa espansione aggiunge una piccola variabile ai poteri a vostra disposizione, donando ulteriore durata al gioco.

Ora tocca a voi. Ve la sentite di ristabilire ordine ed equilibrio, accompagnati dalla magia di Brew?

 

Si ringrazia Ghenos Games per la review copy di Brew gentilmente fornita per questa recensione.

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