SINTESI
Pro: narrazione, elevata caratterizzazione del personaggio, longevità, miglioramento delle meccaniche rispetto ai volumi precedenti.
Contro: assenza di illustrazioni interne, alcuni potrebbero trovare la meccanica ripetitiva.
Consigliato a: chi cerca l’esperienza di un gioco di ruolo in solitario.
Realizzazione | |
Giocabilità | |
Divertimento | |
Longevità | |
Prezzo |
Tipologia:
librogame
Incidenza della fortuna:
buona
Idoneità ai Neofiti:
buona
Autore:
Michael J. Ward
Illustrazioni:
non menzionato
Anno:
2023
Giochi Uniti si sta dimostrando una realtà sempre più affermata nel mondo della letteratura interattiva, localizzando con grande continuità e convinzione opere straniere di grande rilievo (e dimensioni); quindi, adottando la loro stessa continuità, vi parleremo anche del terzo librogame della saga di DestinyQuest, scritto da Micheal J. Ward ed intitolato “L’Occhio della Furia d’Inverno”.
Trama e Ambientazione
Le vicende narrate nel terzo capitolo della saga sono cronologicamente successive a quelle delle prime due opere e, rispetto a queste, possono essere lette teoricamente in maniera indipendente (anche se non lo consigliamo), perché raccontano la storia di un protagonista diverso.
In particolare impersonerete il principe Arran della famiglia reale di Valeron, definito da tutti “il principe fantasma” perché trascorreva le sue giornate rinchiuso nella biblioteca del palazzo a riempirsi la testa con “storielle fantasiose”. Tuttavia le sue abitudini non erano destinate a durare ancora a lungo, perché le precarie condizioni di salute di suo padre e la guerra incalzante con i seguaci della Wicca avevano fatto prendere il controllo del regno a dei consiglieri senza scrupoli.
Così arriva il giorno in cui il principe, nonostante la sua totale assenza di esperienza militare e del mondo esterno al palazzo, viene inviato in una missione ai confini del regno con il chiaro intento di sbarazzarsi di lui, cioè di uno dei possibili eredi al trono.
Nonostante questa perfetta macchinazione a suo discapito, sembra che la vita voglia porgere al principe la possibilità di ribaltare questo futuro nefasto, ma non ci sarà pietà per i deboli di cuore: sarete in grado di dimostrare il vostro valore e di compiere le imprese leggendarie che il destino ha scelto di affidarvi?
Materiali di gioco
L’edizione di questo volume si discosta poco da quelle precedenti, infatti avrete tra le mani un tomo dalle dimensioni generose di 781 paragrafi con una copertina in cartoncino sottile ed una rilegatura in brossura a colla.
Forse i collezionisti più attenti non gradiranno che la copertina di questo libro non sia stata realizzata con lo stesso effetto lucido di quelli precedenti, ma con un materiale opaco.
Invece non abbiamo notato differenze per quanto riguarda le illustrazioni, molto pregevoli, ma limitate solo alla copertina, alle due mappe e a qualche enigma.
Meccaniche di gioco
Come ci si poteva aspettare, non sono presenti grandi modifiche nelle rodate meccaniche di gioco (quindi vi rimandiamo ad un recensione precedente per una descrizione dettagliata), ma abbiamo comunque notato piacevolmente alcuni accorgimenti per quanto riguarda il bilanciamento delle diverse classi e una leggera riduzione del livello di difficoltà complessivo.
Inoltre abbiamo molto apprezzato le modifiche apportare al meccanismo di risurrezione del protagonista in caso fallimento, che nei volumi precedenti annullava del tutto il timore della sconfitta; invece in questo caso, collezionando tre sconfitte, si otterrà un malus duraturo determinato casualmente, ma non entriamo ulteriormente nel dettaglio per evitare gli spoiler sulla trama.
Un’ultima aggiunta molto interessante, riguarda l’introduzione delle Mosse mortali, che si potranno utilizzare nei combattimenti contro più avversari nel momento in cui uno di questi verrà sconfitto, dandovi la possibilità di ottenere un bonus o di sferrare un attacco speciale contro i nemici rimanenti.
Commento
Dopo aver letto ed amato “Il Cuore di Fuoco” (il secondo volume della saga), avevamo grossissime aspettative su quest’opera e possiamo subito dirvi che non sono state affatto deluse. Innanzitutto abbiamo ritrovato la stessa cura riservata alla struttura dell’intreccio e alla qualità della storia raccontata in due atti, che è stata capace di tenerci incollati fino alla fine con inattesi colpi di scena.
Dopodichè bisogna parlare assolutamente dei combattimenti che, come per gli altri volumi della saga, sono il vero fulcro del gioco e si sviluppano in maniera molto laboriosa, perché richiedono davvero di mettersi su una scrivania per mettere nero su bianco tutto quello che succede: infatti non consiglieremo mai questa saga a chi desidera qualcosa da portare sempre con sé e da poter giocare in ogni situazione. Sempre per rimanere sullo stesso tema, non escludiamo che per alcuni giocatori i combattimenti potrebbero risultare ripetitivi, stando lì a lanciare dadi per ogni passaggio, ma dal nostro punto di vista è stata fatto un ottimo lavoro di caratterizzazione degli avversari con abilità sempre differenti, che sono state in grado di divertirci. Per non parlare della soddisfacente crescita del personaggio sia dal punto di vista narrativo, sia da quello delle sue caratteristiche ed abilità, che ci ha stimolato a testare continuamente i suoi nuovi limiti.
Oltre i combattimenti, sono molto avvincenti anche le altre numerose situazioni di gioco che sono state inserite in questo terzo volume della saga, per citarne qualcuna troverete: le corse con i cani da slitta, esplorazione e combattimenti sul dorso di un drago, giocare partite ad una sorta di poker, senza dimenticare la presenza di alcuni enigmi abbastanza carini.
Avrete già intuito probabilmente che ci troviamo di fronte ad una longevità e rigiocabilità da primi della classe, infatti, per quanto ci riguarda, abbiamo impiegato diverse settimane per esaurire tutto il gameplay in maniera esaustiva.
In conclusione riteniamo la saga di DestinyQuest ancora l’unica proposta che riesce ad offrire un’esperienza ludica così profonda nello svolgimento dei combattimenti e nello sviluppo del proprio personaggio, riuscendo anche a farla coesistere con una buona narrazione. Inoltre crediamo che “L’Occhio della Furia d’Inverno” sia riuscito anche ad apportare delle piccole modifiche nelle meccaniche di gioco, che hanno prodotto un risultato di un livello ancora superiore; quindi, anche se siamo consapevoli che non sia un librogame per tutti, lo consigliamo assolutamente a chi cerca questo tipo di esperienza.
- Hellwinter: La Porta della Luna librogame - 19 Luglio 2024
- Legendary Kingdoms 2 librogame - 5 Luglio 2024
- Somora librogame - 10 Maggio 2024