SINTESI
Pro: edizione deluxe, buona narrazione, illustrazioni, sistema di gioco con più modalità
Contro: le storie di tutti i protagonisti non soddisfano allo stesso modo, la conoscenza dell’ambientazione viene data in buona parte per scontata
Consigliato a: soprattutto agli amanti del romanzo originale
Realizzazione | |
Giocabilità | |
Divertimento | |
Longevità | |
Prezzo |
Tipologia: librogame
Incidenza della fortuna: elevata
Idoneità ai Neofiti: buona
Autore: Jonathan Green
Illustrazioni: K. Crossley, R. Atanassova, M. Lück
Anno: 2022
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Vi parliamo in questa recensione de “Il Malvagio Mago di OZ“, il secondo librogame della collana Ace Gamebooks di Jonathan Green, pubblicata in Italia da Vincent Books.
Quindi, dopo aver dato un seguito horror al romanzo di Lewis Caroll con “L’incubo di Alice nel Paese delle Meraviglie“, vedremo come la penna di Green ha saputo confrontarsi questa volta con il mondo fantastico de “Il Meraviglioso Mago di Oz” di L. Frank Baum, rivisitandolo con una chiave steampunk.
Anche in questo caso l’autore ha ben pensato di creare un seguito alle vicende del romanzo originale per avvantaggiarsi di una maggior libertà nel plasmare gli avvenimenti a suo piacimento: quindi calcherete nuovamente le Terre Oltre l’Arcobaleno, ma trovando questa volta una terra devastata dal controllo di un tiranno malvagio.
Toccherà a voi capire cosa sia accaduto e riportare la gioia a OZ.
Materiale di gioco
Questo volume mastodontico di 850 paragrafi ha la solita edizione di qualità ineccepibile della maggior parte dei volumi di Vincent Books: rilegatura a filo refe, copertina cartonata ed un’ottima maneggevolezza.
Se avete letto “L’incubo di Alice nel Paese delle Meraviglie”, sarete sicuramente contenti di sapere che il talentuoso Kev Crossley ha realizzato anche in questo volume le illustrazioni interne nonché la bellissima mappa nella parte interna della sovraccoperta.
Meccaniche di gioco
Le meccaniche di gioco riprendono in buona parte quelle che avevamo visto ne “L’incubo di Alice nel Paese delle Meraviglie”, ma con alcune aggiunte sostanziose. Anche qui è necessario scegliere in primo luogo se affrontare l’avventura come un romanzo a bivi, dando per scontata la vittoria dei combattimenti e delle prove; oppure se giocare con il regolamento completo affrontando queste ultime con due dadi a 6 facce o un mazzo di carte francesi.
In secondo luogo bisogna scegliere quale dei 6 personaggi interpretare tra Dorothy Gale, lo Spaventapasseri, il Taglialegna di Latta, il Leone, il Mago di OZ o persino la Malvagia Strega dell’Ovest, annotando poi gli specifici punteggi iniziali di Agilità, Combattimento ed Energia, nonché le Abilità speciali in dotazione. Queste ultime potranno essere utilizzate per un massimo di tre volte e solo quando vi sarà data esplicitamente la possibilità di farlo nel testo.
L’Agilità e il Combattimento potranno essere messi alla prova tramite il lancio di due dadi a 6 facce, superando la prova quando il risultato del lancio sarà uguale o inferiore al valore dell’attributo testato; mentre un discorso leggermente diverso vale per l’Energia che richiederà il lancio di 4 dadi.
Durante i combattimenti sarà sempre il testo ad indicarvi chi avrà l’iniziativa e quindi sarà avvantaggiato per il primo turno. Per ogni scontro dovrete tirare due dadi per voi e per l’avversario a cui andranno sommati i rispettivi valori di Combattimento ed un bonus di 1 al contendente con l’iniziativa; chi otterrà un punteggio totale superiore potrà infliggere due danni all’avversario ed ottenere l’iniziativa per lo scontro successivo.
In caso di pareggio si tirerà nuovamente un dado: con un risultato dispari gli attacchi si annulleranno a vicenda, mentre con un risultato pari entrambi gli sfidanti riceveranno un danno. Questi scontri si ripeteranno fino al momento in cui l’Energia di uno dei due contendenti non arriverà a zero, ricordando che in generale se la vostra Energia raggiungerà questo valore in qualsiasi momento sarà artefice della vostra sconfitta.
Un altro aspetto interessante è che, per rendere il testo sempre coerente al personaggio impersonato, è stato associato ad ognuno di essi un simbolo diverso, cosicché ogni volta che lo troverete all’inizio di un paragrafo, dovrete recarvi subito ad uno differente seguendo le indicazioni presenti sulla pagina del protagonista scelto.
Infine durante l’avventura potrete recuperare non solo oggetti, armi e nuove abilità speciali, ma vi verrà anche richiesto di appuntare delle Parole Chiave, che avranno lo scopo di mantenere il testo coerente alle scelte precedenti e ai successi ottenuti.
Esperienza di gioco
La prima caratteristica dell’esperienza di gioco che ci ha colpito è che il libro consente di esplorare e di vivere diverse avventure con un discreto grado di libertà, infatti, rispetto al volume de “L’Incubo di Alice nel Paese delle Meraviglie”, non sono presenti né enigmi bloccanti né scelte obbligate per giungere alla vittoria, raggiungendo il risultato di ridurre la frustrazione dei fallimenti e di aumentare allo stesso tempo la curiosità di scoprire cosa ci riserveranno le altre imprese. Inoltre abbiamo molto gradito le sfumature steampunk date a questo mondo fantastico, perché, oltre a conferirgli un sapore più fresco e frizzante, trovano anche una chiara spiegazione sul piano narrativo.
Una seconda caratteristica da sottolineare è come le due modalità di gioco siano state ben bilanciate per poter affrontare il gioco sia in maniera più rilassata che con un alto livello di sfida: questo richiede senza dubbio un maggior numero di tentativi per trovare la strada con maggiori possibilità di vittoria.
Invece un aspetto leggermente negativo è che la conoscenza del romanzo originale o almeno dell’immaginario che lo riguarda viene data dall’autore quasi per scontata, rendendo più difficile a chi non la possegga riuscire ad immedesimarsi durante la lettura.
Infine abbiamo valutato la longevità e la rigiocabilità come molto consistenti, perché i 6 protagonisti hanno punti di partenza differenti, potranno accedere a paragrafi e “mini Quest” riservate e potranno affrontare le peripezie sfruttando le loro peculiarità specifiche; tuttavia dobbiamo ammettere a questo riguardo che non tutte le storie ci hanno colpito allo stesso modo, anche si sono mantenute a nostro avviso sempre sopra la sufficienza.
Conclusione
Riteniamo “Il Malvagio Mago di OZ” un librogame assolutamente gradevole e ben progettato, che migliora alcuni dei punti deboli mostrati nel primo volume della collana ACE Gamebooks, rendendolo più adatto anche un pubblico meno esperto.
Pertanto promuoviamo con un ottimo voto quest’opera e la consigliamo soprattutto agli amanti del romanzo originale e del suo immaginario, che potranno apprezzare appieno tutto il lavoro che è stato fatto nella realizzazione di questo volume.
Se foste interessati vi lasciamo il link dell’editore Il Malvagio Mago di OZ – Raven (ravendistribution.it), dove potrete trovare questo volume disponibile all’acquisto.
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