SINTESI

Pro: un gioco card driven destinato ai più esperti, con alcuni elementi originali e tanta qualità.

Contro: durata della partita troppo elevata a tavolo pieno.

Consigliato a: giocatori esperti in cerca di un gioco “tosto” basato sulle carte, amanti degli animali in primis!

Valutazione Globale
Realizzazione
Giocabilità
Divertimento
Longevità
Prezzo

Idoneità al solitario:
elevata

Incidenza della fortuna:
discreta

Idoneità ai Neofiti:
bassa

Autore:
Mathias Wigge

Grafica ed illustrazioni:
Vari

Anno:
2022

Puoi acquistare Ark Nova su GET YOUR FUN

Uno dei giochi più discussi del momento è sicuramente Ark Nova, edito in Italia da Cranio Creations e dedicato a un pubblico di giocatori esperti (da uno a quattro giocatori, dai 14 anni in su). Vestiremo i panni di manager di altrettanti zoo, in competizione non soltanto per avere il maggior numero possibile di visitatori, aumentando la nostra attrattiva con le specie più esotiche e le strutture più affascinanti, ma anche e soprattutto per una causa molto più nobile: la preservazione delle specie a rischio di estinzione.

Il tema, affascinante e originale, è coadiuvato dall’ottima grafica delle carte e da una realizzazione piuttosto “in grande stile”, che potete ammirare nelle foto e approfondire col nostro unboxing (prossimo paragrafo). Il gioco è stato ampiamente paragonato a Terraforming Mars e ad altri giochi “card based”, e non ci esimeremo noi stessi dal fare qualche paragone anche con Underwater Cities, altro celebre titolo di quel segmento ludico. Non ci resta che avventurarci alla scoperta del grande universo di Ark Nova, stringete le cinture…

Tutto pronto per una partita in due!

Tutto pronto per una partita in due!

Unboxing

La robusta scatola, di dimensioni generose e adeguate al contenuto, contiene ottimi materiali, con l’unica eccezione delle plance dei giocatori, di cartone molto sottile. Le 255 carte sono di ottima fattura e molto belle a vedersi: tutte uniche (cioè in un singolo esemplare), raffigurano non solo gli animali, ma anche progetti di conservazione delle specie a rischio, obiettivi, progetti di ricerca volti a migliorare i nostri zoo e collaboratori in grado di fare la differenza. La scatola include due organizer termoformati per riporre i molti segnalini in cartone, e in particolare le tesserine (polimini composti in questo caso da esagoni) che rappresentano i vari recinti dello zoo, i padiglioni e i chioschi. Il manuale, ben tradotto e molto chiaro, è affiancato da un player aid relativo alle icone presenti nel gioco e da un glossario che include la spiegazione dettagliata di tutte le carte un po’ più complesse (dovrete ogni tanto ricorrere ad esso, soprattutto nelle prime partite). Non mancano gli elementi lignei: cubetti colorati, tre segnapunti per giocatore, e 4 meeple “lavoratori”. La tazza di legno da utilizzare sul “tracciato della pausa” ha una forma quanto meno poco… “tazzesca”, ma è un dettaglio trascurabile. Lo spazio richiesto per giocare in quattro è significativo, anche grazie alle generose dimensioni del tabellone di gioco, che ha però una forma stretta e lunga che lo rende facilmente sistemabile su un tavolo rettangolare. Come vedremo, non è però il problema principale nel giocare a tavolo pieno… ma ogni cosa a tempo debito.

Molto apprezzata l'aggiunta dei due termoformati per i segnalini in cartone, dotati di coperchio.

Molto apprezzata l’aggiunta dei due termoformati per i segnalini in cartone, dotati di coperchio.

Nel complesso, unboxing passato quasi a pieni voti, con la piccola nota di demerito delle plance personali.

 

Gestire uno zoo nel proprio salotto

Il setup di Ark Nova è piuttosto rapido, considerata la “stazza” del gioco. Ogni giocatore è dotato di una plancia raffigurante il proprio zoo: a quelli di base, facilitati, si affiancano quattro zoo “intermedi”, e sui retro otto ulteriori zoo, tutti diversi tra loro, più avanzati; sulla propria plancia ognuno dovrà disporre le strutture iniziali, i quattro lavoratori (tre inattivi e uno pronto all’uso) e 25 monete. I tre segnapunti colorati vanno piazzati sui tracciati del tabellone: quello di conservazione, che cresce in senso orario (verde), quello dell’attrazione (che cresce in senso antiorario) e quello della reputazione (che cresce parallelo alle sei carte esposte nella “vetrina”, un mercato comune). Il segnalino con la tazza va posto sull’apposito tracciato della pausa che determina la fine dei round, che attivano una procedura di bookkeeping. Ogni giocatore riceve otto carte iniziali, e deve sceglierne quattro scartando le altre; e due obiettivi finali, che tiene segreti. A questo punto vengono sistemate sei carte in vetrina, e si può iniziare a giocare.

La plancia di un giocatore a inizio partita.

La plancia di un giocatore a inizio partita.

Lo scopo è far incrociare i segnalini sui tracciati conservazione e attrazione: quando questo avviene nel turno di un giocatore, gli altri hanno ancora un ultimo turno e poi la partita finisce. In questo senso il gioco è una “corsa” contro gli altri, perché il punteggio finale è direttamente correlato proprio allo “scostamento” finale tra i due segnalini: a ogni casella del tracciato conservazione corrispondono varie caselle del tracciato attrazione, e il punteggio finale è dato dalla differenza tra l’attrazione finale e il valore di attrazione più basso corrispondente al nostro livello di conservazione. In altre parole, se fate scattare la fine del gioco avrete certamente un punteggio positivo, ma in caso contrario potreste finire addirittura sottozero… Va detto che i giocatori riceveranno alcuni punti conservazione aggiuntivi nel conteggio finale, per cui potrebbe anche esserci un sorpasso “in extremis”, ma nelle nostre partite di test questo non è mai capitato, e il giocatore che ha “tagliato il nastro” ha sempre vinto la partita.

Potete osservare i tracciati conservazione (verde) e attrazione (beige, a forma di biglietto).

Potete osservare i tracciati conservazione (verde) e attrazione (beige, a forma di biglietto). Al centro la Vetrina col tracciato Reputazione.

Il gioco ruota tutto intorno al mazzo di carte zoo, composto da tre diverse tipologie di carte. Quelle più numerose sono le carte animale, che rappresentano una delle tantissime specie che potrete ospitare nel vostro zoo; poi ci sono le carte sponsor, che rappresentano ricerche particolari, strutture specifiche o anche collaboratori specializzati e iniziative tipiche di uno zoo (come le visite guidate per le scolaresche). Infine ci sono le carte conservazione, che rappresentano progetti “green” di tutela e conservazione delle specie: possono fornire molti preziosi punti conservazione e bonus importanti. Tre di queste carte nella versione “di base” (riconoscibile dal dorso verde) sono disponibili per tutti a inizio partita, mentre altre possono essere giocate al pari delle carte zoo durante la partita.

La plancia per le azioni "Associazione" con al di sotto i tre progetti di conservazione di base.

La plancia per le azioni “Associazione” con al di sotto i tre progetti di conservazione di base.

Le carte animale e sponsor riportano in alto a sinistra i requisiti per essere costruite: gli animali richiedono un recinto vuoto di dimensione e tipologia adeguati, denaro, e a volte altri requisiti. Ad esempio, potrebbe essere necessario che il recinto sia adiacente all’acqua, o avere un certo numero di icone di uno o più tipi nel nostro zoo. Gli sponsor richiedono solo di effettuare la corrispondente azione con una “forza” adeguata, senza esborsi economici, ma possono a loro volta esigere il rispetto di requisiti.

Alcune delle bellissime carte di Ark Nova!

Alcune delle bellissime carte di Ark Nova!

Per “edificare” il nostro zoo e riempirlo di animali avremo a disposizione 5 azioni, con una meccanica che ricalca in modo fedele quanto visto in Civilization: una Nuova Alba. I giocatori sono dotati di cinque carte azione, una per azione; le tengono posizionate sotto la propria plancia, con l’azione di forza 1 a sinistra, e quella più “forte”, ovvero quella di forza 5, a destra. Quando si effettua un’azione, quella diventa la nuova azione di forza 1, e le altre scorrono verso destra di una posizione. La forza di una azione determina la sua potenza e i suoi effetti. Ogni carta ha sul retro una versione migliorata della stessa azione: durante il gioco è possibile migliorare fino a un massimo di 4 delle 5 azioni (dovrete scegliere con cura!).

Notate sotto la plancia le carte azione; una è stata potenziata.

Notate sotto la plancia le carte azione; una è stata potenziata.

Vediamo nel dettaglio le azioni disponibili in Ark Nova:

  • Animali: consente di giocare una o due carte animali dalla nostra mano (a seconda della forza), pagandone il costo e rispettando i requisiti.
  • Carte: consente di pescare un certo numero di carte dal mazzo, o di prenderne una qualsiasi dalla vetrina. Il termine usato per questa seconda opzione nella traduzione italiana è a nostro avviso impreciso: “Agganciare” non rende affatto l’inglese “Snapping”, meglio sarebbe stato “Arraffare” o perfino “Azzannare”, dato il tema del gioco… Si prende infatti una sola carta a scelta dalla vetrina, ma senza i vincoli solitamente imposti dalla posizione del nostro segnalino “reputazione”, che in genere limita l’accesso alla vetrina alle sole carte che richiedono una reputazione inferiore o uguale a quella raggiunta.
  • Sponsor: permette di giocare una carta sponsor, in base alla forza dell’azione, rispettandone i requisiti. Molte danno un beneficio istantaneo o alla fine di ogni round; alcune danno anche uno o più punti conservazione a fine partita, e sono riconoscibili per via dell’icona in alto a sinistra per metà marrone. Sono le uniche carte a dare punti a fine partita insieme alle carte obiettivo, quindi tenetele nella massima considerazione…
  • Costruire: permette di costruire uno dei “polimini” dello zoo, ovvero un recinto, un chiosco o un padiglione, di dimensioni pari alla forza con cui abbiamo svolto l’azione. Pagheremo due monete per ogni spazio. La mappa offre alcuni bonus di piazzamento molto utili, e avere i chioschi vicino a numerose strutture offre una rendita maggiore. Quando giochiamo una carta animale dobbiamo sempre avere un recinto vuoto di dimensione almeno pari a quelle richieste, e da quel momento il recinto si gira sul lato usato. Non è possibile spostare gli animali se non in casi molto specifici, infatti non si tiene traccia di quale animale sia in quale recinto, una semplificazione gradita. Il recinti hanno dimensione da uno a cinque, e ci sono numerosi recinti “speciali”, ad esempio riservati ai volatili o legati a una specifica carta sponsor.
  • Associazione: si tratta forse dell’azione più “complessa”, in quanto ha molte sfaccettature. Richiede di posizionare almeno un lavoratore disponibile in una delle azioni a disposizione su una apposita plancetta aggiuntiva. Le azioni disponibili permettono di:
    • Acquisire due punti reputazione, utili a ottenere bonus e ad ampliare le possibilità di scelta quando possiamo prendere carte dalla vetrina come effetto di una carta o di un bonus di piazzamento.
    • Instaurare una partnership con uno dei cinque continenti, che ci permetterà di godere di uno sconto quando piazziamo animali di provenienza corrispondente.
    • Effettuare il gemellaggio con una università, per avere preziose icone ricerca nello zoo e ampliare il (ristrettissimo!) limite di mano di 3 carte a fine round portandolo a 5.
    • Posizionare un cubetto su una carta conservazione, ottenendo punti conservazione e sbloccando un bonus a scelta tra sette, di cui tre istantanei e quattro ottenibili a ogni fine round.

I lavoratori si recuperano solo a fine round, ed effettuare la stessa azione nel medesimo round richiede ogni volta un lavoratore in più: per questo motivo, sbloccarne almeno un paio è indispensabile.

I progetti conservazione richiedono o di avere un numero preciso di icone di un certo tipo, o di liberare in natura una certa tipologia di animale (ad esempio, con una specifica provenienza), liberando il relativo recinto, ma perdendo il bonus di attrattiva che conferiva allo zoo. I primi punti del tracciato conservazione sono molto utili, perché sbloccano bonus molto importanti: in particolare raggiunti i primi due punti potrete potenziare la prima carta azione a scelta, o ottenere un secondo lavoratore.

Le azioni potenziate “sbloccano” opzioni interessanti, come la possibilità di giocare carte direttamente dalla vetrina, senza doverle prima acquisire nella propria mano. Per fare un altro esempio, l’azione costruzione potenziata permette di realizzare più edifici, con una dimensione totale massima pari alla forza dell’azione, oltre a poter costruire su due spazi riservati della propria plancia. Visto che non potrete potenziare tutte le carte azione, cercate di sfruttare al massimo quelle che supportano meglio la vostra strategia.

Uno zoo alla fine della partita: da notare che è impossibile migliorare tutte le azioni.

Uno zoo alla fine della partita: da notare che è impossibile migliorare tutte le azioni.

E’ possibile ottenere durante la partita fino a un massimo di cinque segnalini a forma di croce, che servono a potenziare di uno la forza dell’azione corrente: sono molto utili se usati bene, perché permettono ad esempio di svolgere due azioni nell’ordine più utile a noi, che magari prevede prima quella più in basso sul tracciato azione, e poi quella più in alto. Cercate di averne sempre almeno un paio a disposizione, se possibile.

Alcune azioni fanno avanzare il segnalino “tazza”, fino a far scattare la fine di un round. A questo punto dovrete:

  1. scartare le carte in eccesso oltre al limite di mano (e tre sono veramente poche, per cui… occhio!);
  2. eliminare alcuni segnalini dalle vostre carte;
  3. ripristinare partner internazionali e università sulla plancia associazione, riprendendo i propri lavoratori, che tornano disponibili per il prossimo round;
  4. eliminare le due carte all’inizio della vetrina, facendo scorrere le altre e pescandone due nuove;
  5. raccogliere le proprie rendite, con la parte più cospicua che proviene dal tracciato attrazione: a ogni casella corrisponde una rendita.

Avere una reputazione alta permette di accedere a più carte della vetrina, e non è una cosa da sottovalutare...

Avere una reputazione alta permette di accedere a più carte della vetrina, e non è una cosa da sottovalutare…

Man mano che la vostra attrattiva aumenta e che le carte sponsor cominciano a darvi qualche bonus utile, comincerete a veder crescere il vostro zoo più rapidamente: animali più costosi diventeranno accessibili, e questi conferiranno ancor più attrattiva e bonus più importanti… e così via. Sulle carte conservazione ogni giocatore può posizionare un solo cubetto, per cui cercate di scegliere con attenzione se accontentarvi di un risultato più modesto ma immediato, oppure se puntare più “in alto” con tanta pazienza. Ma non fatevi precedere dagli altri giocatori sulla stessa carta che interessa a voi: potrebbe essere un duro colpo. Va detto che comunque, più in generale, le carte interattive sono una minoranza, e l’interazione tra i giocatori risulta piuttosto blanda. Certo, rubare quella carta sponsor dalla vetrina o far scattare astutamente la fine del round può dare qualche soddisfazione, ma in linea di massima sarete alle prese con l’ottimizzazione del vostro zoo e delle vostre cinque azioni, oltre alla già citata contesa per le carte conservazione.

La partita ad Ark Nova procede all’inizio un po’ lenta, viste le finanze ristrette a disposizione; una house rule per accelerare un poco i tempi potrebbe essere eliminare le carte che hanno come requisito una attrattiva massima di 25, e partire da 25 punti di attrattiva come nella modalità solitario. Invece ad un certo punto gli zoo “decollano”, e si assiste a una accelerazione generale nei progressi dei giocatori che hanno fatto le scelte più oculate.

Quando un giocatore arriva a 10 punti conservazione è il momento di scartare una delle due carte obiettivo: scegliete bene!

Quando un giocatore arriva a 10 punti conservazione è il momento di scartare una delle due carte obiettivo: scegliete bene!

Arrivati a 10 punti sul tracciato conservazione, tutti i giocatori devono scartare una delle due carte obiettivo ottenute all’inizio della partita, focalizzandosi sull’altra; ma abbiamo notato che in Ark Nova non è facile ottenere punti a fine partita, per cui è difficile ribaltare col punteggio finale una situazione già compromessa. E’ importante far crescere i nostri tracciati rapidamente e puntare a vincere questa “corsa” allo zoo più prospero, battendo sul tempo gli altri.

Abbiamo provato Ark Nova anche in solitario, e lo abbiamo trovato piuttosto soddisfacente: non servono in pratica regole ad hoc, e solo alcune carte interattive hanno un effetto specifico per la modalità solitario. La fine dei round è automatica e avviene man mano che svolgiamo azioni, grazie a un meccanismo molto semplice e immediato: abbiamo in sostanza un tempo massimo per far prosperare il nostro zoo e far incrociare i due segnalini sui tracciati conservazione e attrazione. E’ un ottimo modo per imparare il gioco e per sperimentare diverse strategie da attuare contro gli avversari in carne ed ossa.

Nei turni finali la plancia Associazioni è di vitale importanza, così come avere abbastanza lavoratori sbloccati!

Nei turni finali la plancia Associazioni è di vitale importanza, così come avere abbastanza lavoratori sbloccati!

 

E Terraforming Mars?

Proprio non potevamo esimerci dal partecipare al dibattito su quanto Ark Nova sia simile o diverso dal suo illustre predecessore. Ci sono indubbiamente alcuni punti di contatto, e i due giochi appartengono a una stessa “categoria”, ma con alcune importanti differenze, che vanno ben oltre il tema trattato. Terraforming Mars è un gioco molto più interattivo, anche se alcuni lo considerano un “solitario di gruppo”. Non è così, ovviamente, e i giocatori esperti di TM sanno perfettamente quanto sia importante la parte del gioco che si sviluppa sul tabellone, con l’edificazione di città, foreste e oceani: ignorarla e non badare alla tattica degli avversari ha quasi sempre risultati infausti, anche per via di Milestones e Riconoscimenti, che obbligano a tenere costantemente d’occhio cosa fanno gli altri. Ark Nova è in confronto molto meno interattivo, visto che ogni giocatore sviluppa una plancia personale, in modo più simile a Underwater Cities, che è però a sua volta MOLTO più interattivo per via delle azioni esclusive.

Un’altra significativa differenza è l’assenza in Ark Nova del draft delle carte, che permette in TM di fare “counter-picking” e aggiunge ulteriore spessore strategico; Ark Nova è un gioco più “tattico”, visto che spesso pescheremo carte alla cieca, e dovremo cercare di “farle rendere al meglio”. Una conseguenza è che anche la dea bendata potrebbe -almeno in teoria- avere un impatto più significativo sulla partita: se i tre progetti conservazione di base richiedono tre icone, e voi non le pescate mai, ben difficilmente avrete la meglio sulla componente “conservazione” del punteggio. Non è necessariamente un difetto, e comunque possiamo adattare la nostra strategia in molti modi, in un gioco così ricco di opzioni e scelte, ma è una differenza significativa e rende i due giochi sostanzialmente molto diversi tra loro.

Alla fine del tracciato reputazione vinciamo un viaggio in Amazzonia! Almeno con la fantasia...

Alla fine del tracciato reputazione vinciamo un viaggio in Amazzonia! Almeno con la fantasia… però, scherzi a parte, i bonus che si possono ottenere verso la fine del tracciato sono veramente molto interessanti.

Un’altra differenza va invece a nostro avviso a discapito di Ark Nova: la durata eccessiva. Anche TM senza espansione Prelude risulta un po’ lungo, va detto: ma resta giocabile in tre giocatori in due ore o due ore e mezza. Ark Nova richiede non meno di un’ora a giocatore, e le carte devono spesso essere lette in modo accurato prima di scegliere quali prendere dalla vetrina. In due richiede quasi tre ore, a meno che i due giocatori non siano molto esperti; in tre diventa un’impresa di un pomeriggio, in quattro… Ecco, in quattro arriva a una durata quasi da Through the Ages: ma a questo punto un paragone col “mostro sacro” è impossibile, e disponendo di 4 o 5 ore di tempo l’esperienza di gioco offerta da TTA è superiore, secondo noi, alla maggior parte dei giochi esistenti, e Ark Nova non fa eccezione. Insomma, per noi è un gioco per due, o al limite per tre, a patto che tutti conoscono bene le regole. Con quel numero di giocatori al tavolo “funziona”, la durata è importante ma accettabile, e lascia (soprattutto al vincitore, hehe) “un buon sapore in bocca”. Non sarà emozionante come colonizzare Marte, ma anche ospitare un’intera famiglia di magnifici elefanti nella propria struttura dà una certa soddisfazione, garantito…

 

Conclusioni

Ark Nova è un bel gioco per esperti, contraddistinto da meccaniche ormai ben collaudate, ma “miscelate” in modo fresco e accattivante. Il tema è sentito e piacevole, i colori e i materiali sono appaganti, lo sviluppo della partita soddisfacente. Il numero elevato di opzioni a disposizione e la durata lo rendono sconsigliabile ai neofiti, per i quali è quasi certamente “troppo”, anche su un piano quantitativo. Siamo abbastanza sicuri, visto il successo, che vedrà qualche espansione, magari a partire da una specie di “Prelude” (l’espansione di Terraforming Mars che accelera il gioco), che consenta di abbassarne la durata a 45 minuti a giocatore; la longevità è già più che buona, vista la mole di carte, le molte possibili strategie e le plance zoo alternative.

Il costo è abbastanza importante, di listino quasi 80 Euro, ma di questi tempi dovremo purtroppo abituarci a prezzi più elevati, e di qualità nella scatola ce n’è indubbiamente, sia in termini di materiali che di gioco.

Chiudiamo con una battuta del nostro redattore Mercuzio: se vi piacciono i cinghiali, allora in Ark Nova i mammiferi di grossa taglia non vi mancheranno mai…

 

 

 

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Ti interessa qualche altro gioco? Forse lo abbiamo già recensito…

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