SINTESI

Pro: Una nuova versione che migliora il gioco in alcuni aspetti e lo rende più sfidante.

Contro: Un neofita, approcciandosi a questa versione, potrebbe inizialmente trovare qualche difficoltà. Il numero di plance è stato ridotto da 6 a 4.

Consigliato a: Appassionati dei Roll & Write e dei puzzle game.

Valutazione Globale
Realizzazione
Giocabilità
Divertimento
Longevità
Prezzo

Idoneità al solitario:
elevata

Incidenza della fortuna:
buona

Idoneità ai Neofiti:
buona

Autore:
L. Silva, H. Hach

Grafica ed illustrazioni:
M. Tranquilli

Anno:
2022

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Dall’uscita delle Strade d’Inchiostro è ormai passato qualche anno, ed ora Ghenos Games e Horrible Guild uniscono di nuovo le forze con Le Strade d’Inchiostro Challenge: si tratta di 2 nuove scatole standalone che introducono alcune novità rispetto al gioco base, pur rimanendo completamente compatibili con esso.

Parliamo sempre di un Family Game, questa volta da 1 a 4 giocatori, dalla durata indicativa di 30 minuti a partita e con meccaniche di costruzione rete che si affiancano al classico “tira i dadi e scrivi” di questa categoria di titoli.

LE NOVITÀ DELLE STRADE D’INCHIOSTRO CHALLENGE

Il funzionamento generale del gioco non cambia: abbiamo sempre una plancia personale 7×7 con 12 uscite alternate, i percorsi vanno agganciati a tratti preesistenti dello stesso tipo o alle stazioni, è obbligatorio disegnare tutti i risultati dei dadi e disponiamo di 3 percorsi speciali a partita. Il punteggio si calcola sempre allo stesso modo, con le penalità dovute ai tratti interrotti. Se volete informazioni più dettagliate riguardo al gioco base, vi rimandiamo alla precedente recensione.

Ma veniamo a ciò che contraddistingue queste nuove scatole:

  • I Dadi bianchi: Non abbiamo più “soltanto” 9 tipologie di percorsi, ma ben 15! Ecco dunque curve doppie, stazioni a 3 uscite e vicoli ciechi che aggiungono molta carne al fuoco.
  • Gli Edifici Speciali: In alcune caselle della plancia, in alto a sinistra, troviamo dei simboli edificio che si attivano quando tali caselle vengono riempite con qualsiasi elemento.

Gli edifici nel dettaglio: la fabbrica consente di riutilizzare la faccia di uno dei dadi bianchi, il villaggio conferisce due punti aggiuntivi a fine partita, e disegnando su 3 università si ottiene l’accesso ad un quarto percorso speciale.

  • Le Carte Obiettivo: Sono 3 per partita selezionate casualmente e sono valide per tutti i giocatori. Esse determinano gli unici modi di ottenere punti prima che la partita finisca. Alla fine di ogni round si verifica se qualche giocatore soddisfa i requisiti dell’obiettivo e ottiene i punti disponibili più a sinistra tra quelli riportati sulla carta.

Esempio di un obiettivo, con la prima posizione già reclamata da qualcuno. Il punteggio da 1 non viene mai barrato e rimane sempre disponibile.

MATERIALI: UN GRADITO RITORNO

La produzione è sempre molto curata e attenta, come avevamo già notato nel gioco base: scatola ad apertura magnetica, plance plastificate, dadi solidi con simboli chiari e non fraintendibili e i classici pennarelli cancellabili tipici di un titolo Roll & Write.

La nuova plancia. È stata chiaramente rivista in funzione degli edifici speciali, identici per numero e disposizione in tutte le schede. Riteniamo molto utile aver trovato lo spazio per inserire i riepiloghi dei nuovi edifici e i loro progressi, oltre che gli obiettivi: ad un singolo sguardo, il giocatore ha tutto sotto controllo.

Anche le carte obiettivo sono plastificate, in modo da poter segnare i punti ancora disponibili man mano che la partita prosegue.

Apprezziamo sempre molto il panorama che si crea accostando il retro delle plance in entrambe le scatole.

Il regolamento è ottimo: non troppo prolisso, con i giusti esempi e capace di fugare ogni dubbio alla prima lettura.

LE MODALITA’ AGGIUNTIVE, IN BREVE

Come nella versione precedente, anche nelle Strade d’Inchiostro Challenge sono presenti due espansioni per scatola, sempre sotto forma di due dadi ciascuna e sempre senza obbligo di disegno. Esse forniscono elementi speciali (opzionali) da disegnare sulla plancia e ulteriori modi per fare punti.

  • Dadi Foresta: I giocatori disegnano foreste senza vincoli di posizionamento e a fine partita le due foreste più grandi, considerando le adiacenze ortogonali, daranno punti.
  • Dadi Sentiero: L’obiettivo è creare una rete di sentieri che connetta più stazioni possibili. Quando un sentiero tocca gli angoli di una casella con una stazione, immediatamente la connette alla rete.
  • Dadi Deserto: Si disegnano cactus in giro per la plancia, con l’accortezza di mantenerli adiacenti ortogonalmente ad almeno un’oasi per resistere alle facce aride dei dadi. Ogni cactus sopravvissuto fornisce un punto a fine partita.
  • Dadi Canyon: Un tratto di canyon deve collegarsi ad un bordo della scheda o ad un altro canyon senza ramificare. Un percorso “normale” può attraversare un canyon spendendo un punto ponte dei 12 disponibili. L’obiettivo è creare un canyon molto lungo e connettere ai bordi della plancia le estremità di più canyon possibili.

I dadi delle espansioni appena descritte. Ogni espansione ha ovviamente anche le sue carte obiettivo…

In ultima analisi, citiamo la modalità draft: in ogni round si suddividono e si tirano i dadi bianchi a coppie e si seleziona una coppia a testa a partire dal primo giocatore, finché ognuno non avrà costruito il proprio set di 4 dadi. Il primo giocatore del round successivo verrà determinato in base a come sono state draftate le coppie secondo un sistema di punteggio indicato nel regolamento. L’idea è molto interessante, poiché introduce un ulteriore livello di difficoltà davvero stimolante, ma purtroppo richiede che ogni partecipante possieda una scatola del gioco.

LA NOSTRA ESPERIENZA: COME CAMBIA IL GIOCO

Le Strade d’Inchiostro Challenge si riconferma un ottimo titolo per la sua categoria. Pur essendo basato sul lancio dei dadi, il gioco non è completamente in mano alla dea bendata: i giocatori devono creare opportunità su tutta la plancia, in modo da gestire il rischio di comparsa di facce non volute e minimizzarne così l’impatto sulla propria partita.

Le rigogliose foreste aumentano le possibilità di punteggio e, se sfruttate a dovere, aiutano le connessioni fin dai primi turni di gioco. Per questo motivo sono adatte anche a chi si approccia per la prima volta alla modalità challenge.

L’introduzione degli edifici aggiunge la possibilità di combo e di piccole reazioni a catena che ricordano, seppur in forma ridotta, titoli come Ganz Schon Clever: questo spazio di manovra consente di avere generalmente punteggi più alti rispetto alla versione classica, ma la capacità di pianificazione richiesta è maggiore. Per questo motivo ad un neofita del gioco, ancora di più se neofita del gioco da tavolo moderno, non consigliamo di partire subito con la plancia Challenge: la scatola base “liscia” va più che bene (preferibilmente la blu con l’espansione dei fiumi), e non diventa per nulla obsoleta con questa nuova uscita.

Gli obiettivi sono la vera chicca delle Strade d’Inchiostro Challenge, perché introducono interazione indiretta in quello che, a conti fatti, era un “solitario di gruppo”. La tensione della corsa all’ottenimento del massimo dei punti si sente perché, tra giocatori esperti, sono quelli che fanno la differenza tra la vittoria e la sconfitta.

Le espansioni della scatola gialla sono adatte a chi adora il push your luck e vuole andare oltre il “rischio” dato dai dadi bianchi. Un azzardo di troppo può costare caro, come il non aver salvaguardato i cactus in figura che, con la precedenza del dado arido, vengono rimossi dal gioco.

Infine, una piccola nota per chi apprezza questo titolo anche in solitario. L’introduzione degli obiettivi eleva tale modalità di gioco dal semplice tentativo di battere il proprio punteggio precedente poiché, inserendo dei traguardi specifici nei turni 3, 4 e 5, viene donata freschezza e sensazioni di maggior varietà tra una partita e l’altra.

CONCLUSIONE

Le Strade d’Inchiostro Challenge ci ha colpito in positivo: il titolo riesce a far compiere al gioco base un bel salto di qualità pur divenendo meno accessibile, almeno all’inizio, ai neofiti. Sicuramente ci è dispiaciuto non avere più 6 plance per scatola, ma tutte le caratteristiche che vi abbiamo elencato spazzano via qualsiasi dubbio sui miglioramenti apportati al gioco.

Se poi non vi bastassero le due nuove scatole sappiate che, durante la campagna Kickstarter, sono state introdotte ulteriori scatoline con mini espansioni che forniscono vari twist al gioco e partite di difficoltà più o meno elevata a seconda di quanto vi sentite audaci (nell’espansione Underground dovete gestire due plance a giocatore, tanto per dirne una).

Una delle mini espansioni che ci ha convinto particolarmente è Eldritch, che offre 4 dadi per altrettante differenti modalità: tentacoli che impediscono la costruzione di strade, portali che collegano percorsi o che creano una rete di follia e, naturalmente, investigatori che devono raccogliere indizi percorrendo le strade da noi disegnate.

Infine, se potete, utilizzate pennarelli colorati (adatti) per gli elementi da disegnare provenienti dalle espansioni. Il gioco ne guadagnerà in leggibilità e la plancia a fine partita avrà un aspetto molto più soddisfacente (anche per chi, come chi vi scrive, disegna malissimo perfino le semplici facce dei dadi bianchi!)

Le due scatole del gioco.

Si ringrazia Ghenos Games per aver reso disponibile una copia di valutazione del gioco.

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Ti interessa qualche altro gioco? Forse lo abbiamo già recensito…

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