SINTESI

Pro: Freschezza nelle macchine e nella gestione della storia, game play delle missioni affrontabile in durata relativamente breve. Campagna divertente e immersiva. Ottimi componenti. Regolamento snello.

Contro: Rigiocabilità ridotta in attesa di nuove espansioni. L’utilizzo dell’app non piacerà ai puristi dell’analogico.

Consigliato a: Giocatori amanti dei titoli narrativi con combattimenti tattici e crescita del personaggio, ma senza eccessiva complessità di regole e meccaniche. Avventura godibile: i combattimenti sono impegnativi, ma difficilmente portano a frustrazione.

Valutazione Globale
Realizzazione
Giocabilità
Divertimento
Longevità
Prezzo

Idoneità al solitario:
elevata

Incidenza della fortuna:
discreta

Idoneità ai Neofiti:
discreta

Autore:
Gordon Calleja

Grafica ed illustrazioni:
Yusuf Artun, Mark Casha, Max Kosek, Antonio Muntean, Yamandú Daniel Orce, Arjuna Susini

Anno:
2024

Puoi acquistare Fateforge su bottegaludica.it

"Fateforge - Le cronache di Kaan" è un'avventura cooperativa "story driven"

“Fateforge – Le cronache di Kaan” è un’avventura cooperativa “story driven”

Prendete atmosfere soft fantasy, aggiungeteci una storia ben articolata, nemici dalle molteplici abilità, eroi con caratteristiche uniche, il cattivo di turno e misteri arcani. Mescolate con combattimenti, equipaggiamenti, draghi e colpi di scena, il tutto condito con un pugno di dadi colorati e accompagnato da un’app utilizzabile da smartphone, tablet o computer. Fatto? Il risultato di questa alchimia ludica con buona probabilità sarà “Fateforge – Le cronache di Kaan”

Pubblicato da Mighty Boards e localizzato in Italia da Cranio Creations, “Fateforge – Le cronache di Kaan” è un cooperativo da 1 a 4 giocatori firmato da Gordon Calleja, da qualche settimana arrivato in italiano sui tavoli da gioco degli appassionati, non senza hype e pareri contrastanti. Di fronte avremo una grande avventura da affrontare, durante la quale impersoneremo i guardiani della Foresta chiamati a liberare la nostra regina Naskê, tenuta prigioniera dall’Imperatore di Kartacol, l’Ilkral. Saremo disposti a tutto per trovarla e riportarla nel suo regno? Per fare questo… beh, niente spoiler.

Gioco divisivo per Dna vista la presenza dell’amata-odiata app, Fateforge si articola su una campagna dichiarata di circa 30 ore (in realtà qualcosa di più) e garantisce un’esperienza divertente, immersiva e molto godibile anche in solo. Ps: questo articolo non contiene spoiler!

UNBOXING E MATERIALI Nella confezione, oltre alle scatoline dedicate ai personaggi e ai nemici, abbiamo anche due organizer in plastica porta token e la bellissima scatola magnetica porta carte, davvero una chicca

Nella confezione, oltre alle scatoline dedicate ai personaggi e ai nemici, abbiamo anche due organizer in plastica porta token e la bellissima scatola magnetica porta carte, davvero una chicca

Un gioco che fa dell’ambientazione immersiva uno dei suoi punti di forza non può non avere materiali curati e appaganti alla vista e al tatto, con illustrazioni di pregio e realizzazione di qualità. Fateforge non fa eccezione: tutto quello che troviamo nella confezione è di ottima fattura. Le carte sono numerose e di buon spessore, con belle illustrazioni ricche di particolari. I gettoni che raffigurano i nemici sono di cartone decisamente spesso, il che li rende piacevoli al tatto e pratici da maneggiare. I dadi sono semplici, ma corposi e dalla simbologia chiara. Chi avrà la fortuna di avere l’edizione deluxe di Fateforge potrà inoltre contare su materiali ulteriormente “pimpati”, il tutto a vantaggio dell’esperienza “materica” che il gioco offre agli appassionati. 

Stupenda la mappa sulla quale ci troveremo a viaggiare durante le nostre avventure: i dettagli sono impressionanti. E non è un caso, visto che per trovare la soluzione ad alcuni degli enigmi a cui saremo chiamati a dare risposte dovremo muoverci su di essa e studiarla attentamente in cerca di indizi utili…

Ben fatte anche le miniature, anche se non raggiungono le vette di altre produzioni top del settore (leggi Cmon): in ogni caso si prestano bene, per coloro che amano unire esperienza ludica e modellismo, a essere dipinte, magari seguendo gli schemi di colore riportati nelle illustrazioni delle plance eroi.

Ogni personaggio avrà la sua scatolina dedicata: un modo pratico e veloce per conservare tutte abilità, token e dadi guadagnati nel corso delle partita. Questo accorgimento rende snelle le operazioni di salvataggio e recupero della campagna

Ogni personaggio avrà la sua scatolina dedicata: un modo pratico e veloce per conservare tutte abilità, token e dadi guadagnati nel corso delle partita. Questo accorgimento rende snelle le operazioni di salvataggio e recupero della campagna

Un buon feedback ci arriva anche dalla gestione dei numerosi componenti. Nell’ampia scatola spicca tutto l’occorrente per realizzare delle mini box dedicate a ciascun eroe – in tutto abbiamo cinque personaggi, ma c’è già lo spazio riservato a un sesto in arrivo con la prima espansione – che serviranno per riporre all’interno carte, dadi aggiuntivi e token che otterremo durante le nostre peripezie.

Una scelta azzeccata, che dimostrerà la sua utilità al momento del salvataggio della campagna. In altre quattro scatoline andranno invece i “gettoni nemici”, divisi per tipologia: una soluzione utile a livello di packaging, ma non il massimo dal punto di vista pratico. A ogni missione infatti si dovrà andare a cercare all’interno di ciascun contenitore i nemici specifici da intavolare, mentre sarebbe stato meglio creare un unico organizer che mettesse a disposizione contemporaneamente tutti i token.

I personaggi con i quali potremo affrontare le nostre avventure sono cinque, ognuno con caratteristiche e abilità molto differenti tra loro

I personaggi con i quali potremo affrontare le nostre avventure sono cinque, ognuno con caratteristiche e abilità molto differenti tra loro

Eccezionale dal punto vista estetico, ma anche pratico, la scatola magnetica porta carte: è vero, qualora vogliate imbustare le carte l’interno si dimostrerà non sufficientemente spazioso, ma è altrettanto vero che le sleeves non sono assolutamente necessarie, visto che non mescoleremo mai alcuna carta in questo gioco. Stesso discorso per le “tessere paesaggio” double face, dettagliate e a prova di “imbarco”.

Ottimi anche i due organizer in plastica per contenere token, dadi, cubetti e segnalini che ci accompagneranno nelle nostre impavide imprese nella terra di Kartacol: il coperchio in plastica trasparente ne garantisce la stabilità anche durante i trasporti più movimentati.

Gli scenari nei quali ci scontreremo con i nostri nemici saranno di volta in volta realizzati tramite delle coloratissime e dettagliatissime "tiles" in cartone. Indicarne il posizionamento spetterà all'app, mai invasiva ma molto utile nel guidarci lungo la campagna

Gli scenari nei quali ci scontreremo con i nostri nemici saranno di volta in volta realizzati tramite delle coloratissime e dettagliatissime “tiles” in cartone. Indicarne il posizionamento spetterà all’app, mai invasiva ma molto utile nel guidarci lungo la campagna

SETUP

Il setup è semplice e veloce. Certo, alla prima partita organizzare tutto il materiale porterà via un’ora abbondante, ma dalla seconda i tempi si ridurranno drasticamente: una decina di minuti saranno sufficienti per farvi immergere nelle avventure del popolo della Foresta. Il discorso resta valido in caso di percorso inverso: salvare la partita è rapidissimo e senza rischi e non avremo altro da fare che chiudere l’app, fare lo stesso con la scatola porta carte, riordinare tessere e nemici, riporre i nostri effetti nelle ziplock fornite… e basta: l’applicazione penserà al resto.

REGOLAMENTO

Il manuale di Fateforge è lineare, ben scritto e ricco di esempi che aiutano a cogliere le sfumature del regolamento. La parte iniziale fornirà un quadro generale e le regole di base, spiegherà come affrontare i combattimenti, equipaggiare i personaggi e sfruttare dadi e abilità. Regole secondarie più specifiche saranno invece svelate di volta in volta nel corso della campagna e sarà la stessa app a farlo, rimandandoci al manuale. 

Ma come si gioca a Fateforge? Siamo di fronte a un narrativo all’ennesima potenza, “un gioco cooperativo d’avventura e d’azione con meccanica story-driven”, come si legge sulla confezione. Ed è proprio la storia l’ossatura principale sulla quale si dipana la campagna. Una storia ben scritta, ricca di colpi di scena e con un buon ritmo narrativo che l’app ci metterà davanti nell’incedere del nostro cammino.

Incontreremo persone e affronteremo situazioni e saremo noi, con le nostre scelte, a stabilire che strada far prendere alla trama, in pieno stile librogame. Ma attenzione: come in tutte le buone storie che rispettino ogni nostra decisione avrà conseguenze sul prosieguo dell’avventura e sarà irreversibile fino al termine della campagna. Per intenderci: in caso di fallimento di una singola missione, non sarà possibile rigiocarla immediatamente sperando in un esito migliore. Sarà l’app a impedircelo, indirizzando la storia di conseguenza. Ogni azione ha una conseguenza a Kartacol!

Classico setup per due giocatori: ogni singola avventura della campagna dura poco più di un'ora. Il fulcro saranno i combattimenti, ma anche la gestione del tempo per esplorare luoghi, incontrare persone e compiere missioni secondarie molto utili per la crescita dei nostri personaggi

Classico setup per due giocatori: ogni singola avventura della campagna dura poco più di un’ora. Il fulcro saranno i combattimenti, ma anche la gestione del tempo per esplorare luoghi, incontrare persone e compiere missioni secondarie molto utili per la crescita dei nostri personaggi

Il fulcro del gioco sono i combattimenti, che ricorrono tra un incontro e l’altro. La meccanica è semplice, ma originale e fresca, con caratteristiche molto più german che american, a dispetto di quanto si potrebbe immaginare visto il flavour del gioco.

Ogni personaggio avrà un set di dadi a sei facce a disposizione, ognuno con caratteristiche differenti. Ogni lancio di un singolo dado darà degli effetti specifici: attacco ravvicinato (simbolo spada), attacco a distanza (simbolo freccia), movimento (simbolo stivale), interazione (simbolo speciale), oppure combinazioni di questi tra cui a scegliere. Possibile anche il “colpo a vuoto”, che non ci permetterà nessun utilizzo del dado, salvo abilità che indichino diversamente. 

I dadi con i loro simboli azione sono il fulcro del gioco: ma attenzione, la gestione dei risultati di ogni lancio sarà deterministica

I dadi con i loro simboli azione sono il fulcro del gioco: ma attenzione, la gestione dei risultati di ogni lancio sarà deterministica

A inizio turno andranno scelti dal proprio set quattro dadi, che una volta lanciati rappresenteranno le azioni a nostra disposizione. Sarà comunque possibile, one shot per round e spendendo una (preziosa) risorsa energia, effettuare nuovamente il lancio qualora il risultato non fosse di nostro gradimento.

A quel punto i giocatori sceglieranno l’ordine di turno in base alle strategie verso le quali i risultati dei dadi ci indirizzeranno. Starà a noi decidere chi attaccherà per primo. Ma attenzione: in solo (quando saremo chiamati a gestire due personaggi) avremo inevitabilmente davanti agli occhi il risultato di entrambi i lanci, mentre in multiplayer (è previsto un massimo di quattro giocatori) i lanci avverranno “in segreto” e la scelta dell’ordine di turno avrà bisogno di una buona dose di intuizione e reciproca contrattazione.

LE AZIONI

Ed eccoci alle azioni. Durante il nostro turno potremo scegliere come comportarci sulla mappa utilizzando la simbologia presente sul nostro set di dadi. Potremo muoverci “spendendo” un dado con il simbolo specifico (lo stivale, ricordate?), oppure rifilare un attacco ravvicinato o a distanza, oppure interagire con persone o oggetti, sempre utilizzando dadi riportanti il simbolo corrispondente. Potremo in alternativa usare i dadi per attivare le carte abilità che ogni personaggio avrà a disposizione man mano che la campagna avanza e che garantiscono potenti effetti e combo devastanti.

Alcuni esempi di carte abilità, numerosissime e diverse per ogni eroe: il modo in cui sapremo metterle in combo tra loro potrà fare la differenza tra il successo in battaglia o una rovinosa sconfitta

Alcuni esempi di carte abilità, numerosissime e diverse per ogni eroe: il modo in cui sapremo metterle in combo tra loro potrà fare la differenza tra il successo in battaglia o una rovinosa sconfitta

Siamo di fronte alla meccanica principale del gioco, una meccanica riuscitissima e che garantisce variabilità nella costruzione del personaggio. Le cinque classi di abilità, ognuna specifica per ciascun eroe, forniscono infatti la possibilità di trasformare in azione un dado o una sequenza di dadi: potremo quindi semplicemente trasformare, ad esempio, un dado movimento in un attacco o viceversa, ma anche utilizzare più dadi contemporaneamente per sferrare attacchi distruttivi, curarci, spostarci etc….

Il tutto con effetto a catena, che garantisce combo, divertimento e momenti di pura soddisfazione ludica. Un punto a favore per gli amanti degli eurogames, che si troveranno davanti a una gestione dei dadi con alea limitata solo al lancio iniziale, cui seguirà una fase di modifica e pianificazione totalmente deterministica.

Ma come si ottengono le carte abilità? A parte quelle nella nostra dotazione iniziale (in genere due), le altre carte potranno essere acquistate spendendo il prezioso oro che recupereremo durante battaglie e incontri: avremo un ricco carnet tra cui scegliere e due livelli distinti per potenza. Quelle di secondo livello sono le più forti, ma per ottenerle dovremo prima “sbloccare” luoghi specifici e avere la corrispondente carta di primo livello. Potremo avere tutte le carte abilità che riusciremo a ottenere, ma utilizzarne contemporaneamente un massimo di sei, da selezionare all’inizio di ogni combattimento. La scelta di queste abilità e la loro organizzazione in sequenza è il twist più interessante di Fateforge.

A potenziare le nostre abilità avremo numerosi oggetti a disposizione. tra cui pozioni, armature e armi. Riuscire a ottenerle, esplorando e interagendo, sarà molto importante

A potenziare le nostre abilità avremo numerosi oggetti a disposizione, tra cui pozioni, armature e armi. Riuscire a ottenerle, esplorando e interagendo, sarà molto importante

I COMBATTIMENTI

E veniamo ai nostri nemici. A differenza di molti titoli di questo tipo non avremo una “fase dei giocatori” e una “fase dei nemici” in alternanza fissa, né ci troveremo davanti ai classici “attacchi di opportunità” da parte di mostri o guerrieri presenti nei nostri stessi luoghi.

Da questo punto di vista Fateforge introduce una variante interessante che prevede una “reazione dei nemici” a cadenza variabile, che spariglierà le carte tra i turni dei giocatori in attesa di una fase dei nemici finale più tradizionale, che scatterà sempre a fine turno. Durante essa non si attiveranno tutte le pedine ostili, ma soltanto due di esse scelte e indicateci dall’app. Questa meccanica garantisce colpi di scena improvvisi e variabilità, spezzando il turno e conferendo all’azione una buona sensazione di realismo.

Ma come si comportano i nemici? Anche in questo caso la soluzione che l’autore ci propone è azzeccata. Ogni categoria di mostro/guerriero avrà una carta di riferimento sulla quale sono riportate abilità, effetti vari e modalità di attacco: queste si attiveranno in base alla distanza (da misurare in tessere luogo) con i nostri eroi, innescando un effetto di volta in volta differente: potranno attaccare e rifilarci una o più ferite, avvicinarsi a noi o a punti chiave della mappa, stordirci con fastidiosi incantesimi o ripararsi per respingere le nostre future incursioni.

Le loro reazioni non saranno però sparate nel mucchio: i nemici avranno un preciso obiettivo indicato sulla carta di riferimento o in alternativa dall’app. Spesso il bersaglio sarà proprio il primo giocatore… quindi la scelta dell’ordine di turno potrà essere cruciale!

I nemici che affronteremo durante la nostra avventura sono numerosi e divisi per classi: a rappresentarli sono dei token in cartone. Ecco alcuni di loro pronti a sfidarci

I nemici che affronteremo durante la nostra avventura sono numerosi e divisi per classi: a rappresentarli sono dei token in cartone. Ecco alcuni di loro pronti a sfidarci

Altra chicca del regolamento è la gestione del tempo a disposizione durante le fasi di riposo. Si tratta di momenti in cui i nostri eroi potranno provvedere a migliorare il proprio equipaggiamento con armi, talismani, pozioni e armature, curarsi e spendere l’oro guadagnato durante le missioni in nuove carte abilità, ma anche visitare personaggi e luoghi e soprattutto dedicarsi a missioni secondarie opzionali.

Affrontare queste fasi richiederà del tempo (sarà l’app a dirci quanto ne avremo a disposizione), terminato il quale dovremo ripartire con le missioni principali. Saremo liberi di scegliere come impiegare il tempo che ci viene concesso: se e quali missioni secondarie affrontare o quali luoghi visitare. Ricordate: affrontare le missioni secondarie potrà portarci via energia e salute ma anche ripagarci con premi e dotazioni molto utili durante le fasi successive del gioco. 

Non affronteremo tutti i nemici presenti a Kartacol: saranno le nostre scelte a stabilire che incontreremo e chi no. Ogni nemico avrà una scheda che riporta il suo comportamento in fase di attacco e di difesa. Ecco alcuni esempi

Non affronteremo tutti i nemici presenti a Kartacol: saranno le nostre scelte a stabilire che incontreremo e chi no. Ogni nemico avrà una scheda che riporta il suo comportamento in fase di attacco e di difesa. Ecco alcuni esempi

CONCLUSIONI

“Fateforge – Le cronache di Kaan” è un gioco che sicuramente incontrerà il favore degli appassionati dei narrativi. La storia che si sviluppa missione dopo missione, con tutti i suoi “bivi” e le tante opzioni, è ben strutturata, presenta colpi di scena con ripercussioni sulle dinamiche del gioco ed è scritta in modo piacevole.

Ma non dimentichiamolo mai: non siamo di fronte a un libro, non siamo di fronte a un’opera che punta sul valore “letterario” del racconto. La storia, per quanto dettagliata, risulterà piuttosto basilare e sempre esclusivamente funzionale alle meccaniche di gioco, ovvero i combattimenti e la gestione e la crescita dei nostri personaggi. A volte ci metterà di fronte a trovate intriganti, altre volte grottesche (qualcuno ha detto gatto? Ci fermiamo qui, no spoiler). Premesso questo, l’esperienza che Fateforge offre al giocatore è immersiva e appagante, e sicuramente divertente, aspetto quest’ultimo più importante di tutti.

L'effetto sul tavolo dei componenti è d'impatto e piacevole alla vista. Le scelte cromatiche sono vivaci: siamo lontani dai toni cupi classici dell'ambientazione fantasy

L’effetto sul tavolo dei componenti è d’impatto e piacevole alla vista. Le scelte cromatiche sono vivaci: siamo lontani dai toni cupi classici dell’ambientazione fantasy

COSA VA E COSA NON VA

Il punto di forza del gioco, a nostro avviso, è e resta il meccanismo di crescita del personaggio attraverso le carte abilità. Organizzare in combo le tantissime opzioni riservate a ogni eroe dal mazzetto delle proprie abilità dà vita a soluzioni molto potenti, che faranno strage di nemici avvicinandoci al nostro obiettivo di round: un meccanismo originale e appagante, dal respiro prettamente euro. I nostri paladini progrediranno infatti grazie alla creazione di un “motore” di gioco capace di tradurre i risultati dei dadi in azioni: se questo “motore” sarà progettato bene, l’alea inevitabile di ogni lancio sarà ridotta ai minimi termini, per la gioia dei germanisti più accaniti. 

Altro punto a favore di Fateforge è la relativa semplicità del regolamento: siamo lontani dai mastodontici comparti di regole di giochi apparentemente della stessa famiglia in stile Gloomhaven o Mage Knight. L’autore è riuscito a creare qualcosa di simile e allo stesso tempo di diverso: simile in quanto il flavour del gioco è indubbiamente in linea con alcuni dungeon crawler tradizionali, diverso perché il tutto è amalgamato per essere fruibile, snello, sfidante ma non frustrante. Insomma, più leggero: decidete voi se questo sia un bene o un male.

Il titolo punta in ogni caso a un target preciso e cioè a quegli appassionati desiderosi di immergersi subito in un’avventura, divertirsi nel seguire una storia e nell’affrontare combattimenti via via più impegnativi ma senza trascorrere ore su regolamenti ricchi di postille e appendici. Un “disimpegno” confermato anche nella durata delle singole sessioni, che sforano di poco l’ora.

L’app, nonostante guidi una buona parte del gioco, si è sempre dimostrata poco invasiva, utile non solo nel reggere il filo della storia, ma anche nel rendere davvero semplice salvare la campagna alla fine delle nostre sessioni. In molti non amano l’utilizzo di app nel mondo dei giochi da tavolo e noi, per gusto personale, siamo spesso su questa lunghezza d’onda: in Fateforge però l’applicazione è come dovrebbe essere, ovvero un supporto per il giocatore e nulla di più.

Ottimizzare le (poche) mosse a disposizione in ogni battaglia, il timing d'azione di ogni personaggio e la scelta dei punti della mappa sui quali concentrarsi saranno cruciali per vincere i combattimenti e le prove che saremo chiamati ad affrontare

Ottimizzare le (poche) mosse a disposizione in ogni battaglia, il timing d’azione di ogni personaggio e la scelta dei punti della mappa sui quali concentrarsi saranno cruciali per vincere i combattimenti e le prove che saremo chiamati ad affrontare

Altro punto “caldo” è il tema della rigiocabilità: il gioco non è sicuramente un legacy e l’avventura è e sarà sempre affrontabile con personaggi diversi, che potranno “crescere” sviluppando abilità in combo sempre nuove e vivere avventure di volta in volta differenti. Ogni risvolto “sbloccato” della narrazione, infatti, porta a sbloccarne altri, in una concatenazione sempre variabile. Anche i (pochi) adesivi presenti nel gioco non inficiano la rigiocabilità: anzi, li abbiamo trovati piuttosto inutili (e spesso non facili da staccare…). 

Detto questo, abbiamo constatato proprio nella rigiocabilità il punto debole di Fateforge: la voglia di provare personaggi nuovi c’è sicuramente, ma crediamo non sia semplice conservare l’entusiasmo della prima partita in una seconda campagna di 30 ore il cui obiettivo finale è sempre lo stesso… Da questo punto di vista una soluzione potrebbe arrivare dall’uscita di nuove espansioni, una delle quali già in cantiere, che si spera possano essere a breve annunciate anche in lingua italiana. Le attendiamo con ansia, sperando che non vadano a pesare eccessivamente sui nostri portafogli. 

Infine uno sguardo alla scalabilità: riteniamo che l’esperienza di Fateforge trovi il suo punto più alto in solo o in due giocatori, configurazioni in grado di tenere la tensione sempre alta. In quattro il gameplay potrebbe risultare un po’ troppo “carico”, anche se l’app interverrà sempre per dosare difficoltà ed evoluzione delle sessioni in base al numero di giocatori.

PARERE FINALE

Fatte queste premesse, ci è piaciuto Fateforge? La risposta è affermativa: il gioco coinvolge, appassiona e ci pone di fronte a sfide interessanti sia a livello tattico durante i combattimenti, sia nella costruzione del motore dei nostri eroi. Il tutto senza la frustrazione di una difficoltà eccessiva che finirebbe per distoglierci dal gustarci l’avventura.

Un titolo fresco, anche per le scelte grafiche e cromatiche lontane dalle atmosfere cupe dei fantasy classici, che vuole differenziarsi nel panorama del settore rivolgendosi a chi cerca un’esperienza immersiva, appagante e divertente ma non troppo impegnativa. Insomma, il divertimento garantito dalla trentina di ore della campagna vale il prezzo del biglietto – e della scatola – di questa avventura nelle terre di Kartacol.

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Ti interessa qualche altro gioco? Forse lo abbiamo già recensito…

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