SINTESI

Pro: Zombicide come lo conosciamo viene spogliato di tutti i fronzoli e delle regole “accessorie”. Il risultato è un sistema semplice ma efficace, con un durata molto più contenuta del solito. La licenza Marvel rafforza l’ambientazione.

Contro: Il sistema troppo asciutto cade nel problema della longevità.

Consigliato a: Appassionati del mondo Marvel, dei cooperativi semplici e caciaroni, e a chi segue Zombicide fin dalle prime uscite.

Valutazione Globale
Realizzazione
Giocabilità
Divertimento
Longevità
Prezzo

Idoneità al solitario:
elevata

Incidenza della fortuna:
elevata

Idoneità ai Neofiti:
elevata

Autore:
M. Shinall, F. Cury

Grafica ed illustrazioni:
M. Checchetto, H. Ludvigsen

Anno:
2023

Marvel Zombies è una serie a fumetti pubblicata in Italia nel 2007 e ambientata in una Terra parallela a quella “canonica” nella quale, a causa di una misteriosa epidemia, buona parte degli eroi si è trasformata in zombi. Nonostante siano guidati dalla classica e insaziabile fame, essi sono in grado di recuperare qualche barlume di lucidità dopo essersi nutriti (ovviamente solo in via temporanea). Insieme alla serie animata uscita su Disney+ lo scorso anno, la CMON ha lanciato una fortunata campagna Kickstarter che ha raccolto circa 9 milioni di dollari. Oggi vi proponiamo la recensione della scatola base di quel Kickstarter, curata nella sua edizione italiana da Asmodee Italia.

Marvel Zombies è un titolo cooperativo a scenari per tutti, da 1 a 6 giocatori, dalla durata indicativa di 60-120 minuti e con meccaniche di punti azione e tiro dadi.

LE DIFFERENZE TRA MARVEL ZOMBIES E ZOMBICIDE

Come ogni Zombicide, la base da cui partire è sempre la medesima: ogni giocatore ha 3 azioni per turno (solitamente utilizzate per movimento, interazione e attacco a colpi di dado) e la partita è caratterizzata da un’escalation dovuta alla generazione continua di nemici e all’esperienza del personaggio che ha progredito maggiormente. Se non conoscete Zombicide o volete dare un’occhiata più nel dettaglio al suo funzionamento di base, potete recuperare le ultime versioni recensite qui e qui. Qui ci concentreremo sulle novità introdotte da questa nuova edizione del brand.

Partiamo dai personaggi che utilizzeremo in partita, ovvero zombi che cercano di divorare agenti dello Shield e di tenere testa agli eroi ancora “sani”. Oltre a questo capovolgimento di prospettiva, interpretiamo esseri che sono fuori dal normale rispetto ai sopravvissuti che combattono con una mazza da baseball o un paio di pistole: nel gioco ciò si traduce in attacchi dirompenti fin da subito e una crescita già prestabilita con abilità che ci aspettiamo da quei determinati supereroi (come se fossero assi nella manica da sfoggiare in base al livello di pericolo).

Ecco la scheda di un personaggio zombie. A differenza di uno Zombicide classico, troviamo gli attacchi sull’eroe invece che su carte equipaggiamento. Gli eroi sono già forti in quando superumani e non hanno certo bisogno di reperire armi.

Ecco la scheda di un personaggio zombie. A differenza di uno Zombicide classico, troviamo gli attacchi sull’eroe invece che su carte equipaggiamento. Gli eroi sono già forti in quando superumani e non hanno certo bisogno di reperire armi.

La seconda novità riguarda la meccanica della fame: essa è certamente il fulcro del nuovo gameplay e si mostra ai giocatori tramite un indicatore che va da 0 a 4 presente sulla plancia di ogni zombi. All’inizio di ogni turno e per ogni 1 ottenuto dai tiri di dado, essa salirà di uno step. Il valore della fame indica quanti dadi in più quell’eroe tirerà ad ogni suo attacco ma, una volta arrivato al massimo, egli non potrà fare altre azioni che non siano muoversi o divorare (l’unico modo di ridurre a zero la fame). Inoltre, ogni turno che lo zombie terminerà in questo “stato famelico” gli costerà un punto vita.

Un zombie molto affamato rischia di essere devastante in mezzo a schiere di soldati, ma in stato famelico egli diventa molto meno efficace. L’attacco “Divora” viene sempre fatto su un bersaglio singolo al 4+, quindi occorre mantenere le prede separate nel caso in cui la situazione diventi critica.

Un zombie molto affamato rischia di essere devastante in mezzo a schiere di soldati, ma in stato famelico egli diventa molto meno efficace. L’attacco “Divora” viene sempre fatto su un bersaglio singolo al 4+, quindi occorre mantenere le prede separate nel caso in cui la situazione diventi critica.

Proseguiamo parlando dei tratti, ovvero quelle carte che sostituiscono l’azione di ricerca. Durante ogni turno, l’eroe zombie può spendere un’azione per acquisire una carta tratto e conservarla in uno dei suoi due slot. I tratti sono capacità speciali one shot utilizzabili scartando la relativa carta quando il requisito della stessa si verifica: essi migliorano i risultati dei dadi, conferiscono azioni extra, movimenti superiori, capacità di cura e molto altro: insomma, sono i comportamente improvvisi che ci aspettiamo da un zombie supereroe, giusto?

Una plancia giocatore in una fase avanzata della partita, con due tratti pronti all’utilizzo.

Una plancia giocatore in una fase avanzata della partita, con due tratti pronti all’utilizzo.

Infine rimane da presentare la novità dei passanti: in ogni partita a Marvel Zombies verranno generati dei passanti insieme agli agenti dello Shield. Tali figure sono personaggi celebri dell’universo Marvel, spesso comprimari dei protagonisti e privi di superpoteri, che cercano di scappare nel caos generale o di dare una mano ai soldati per sventare la minaccia zombie. Dal punto di vista regolistico i passanti possono avere delle guardie a loro protezione, vengono sconfitti soltanto da attacchi divora (fornendo un’abilità permanente allo zombie), e spesso costituiscono gli obiettivi principali o di svolta degli scenari.

Ecco i passanti della scatola base: potevano forse mancare il mitico J.J.J e zia May?

Ecco i passanti della scatola base: potevano forse mancare il mitico J.J.J e zia May?

Come nelle ultime iterazioni di Zombicide, la partita è persa se uno degli eroi perde l’ultimo punto vita, mentre il gruppo vince se riesce a completare gli obiettivi dello scenario selezionato.

MATERIALI ED ERGONOMIA

La scatola di Marvel Zombies è più grande rispetto al classico formato quadrato utilizzato da CMON e il materiale in quantità superiore rispetto agli altri Zombicide giustifica questa scelta: oltre alle miniature degli zombi, ci sono quelle delle solite 3 categorie di nemici, accompagnate poi dai passanti e dai supereroi non contagiati (che qui sostituiscono gli Abomini). 

I componenti in cartone sono sempre di ottima fattura, dalle plance ai segnalini, e le carte sono abbastanza resistenti, ma comunque ne consigliamo l’imbustamento: sappiate però che l’inserto presente nella scatola non consente una facile disposizione delle carte imbustate (se non accuratamente pressate), oltre al fatto che le bustine riducono sensibilmente lo spazio per i vari token.

Dopo vari giochi in cui la CMON ha dato sfoggio delle proprie qualità in termini di miniature, siamo rimasti leggermente delusi da alcuni eroi nemici dei giocatori. Nonostante siano sempre di ottima fattura, alcuni soldati dello Shield risultano più definiti rispetto a loro…

Dopo vari giochi in cui la CMON ha dato sfoggio delle proprie qualità in termini di miniature, siamo rimasti leggermente delusi da alcuni eroi nemici dei giocatori. Nonostante siano sempre di ottima fattura, alcuni soldati dello Shield risultano più definiti rispetto a loro…

Dal punto di vista ergonomico le considerazioni sono, bene o male, le medesime fatte per gli ultimi Zombicide: la mappa grande al massimo 9 tessere non occupa molto spazio sul tavolo, l’iconografia generale è sempre chiarissima e dopo alcuni turni alcune zone della mappa potrebbero non riuscire a contenere l’eccessiva quantità di nemici presenti al loro interno. Il regolamento è il classico regolamento da Zombicide, un po’ prolisso in certi punti ma sicuramente chiaro e ricco di esempi. Nelle nostre partite abbiamo avuto un unico dubbio legato al timing dell’abilità del passante Bob e, se volete saperne di più, se ne parla qui.

La scatola infine include alcuni componenti per convertire le miniature principali in elementi utilizzabili con il secondo set base in commercio, denominato Heroes’ Resistance, in cui si interpretano gli eroi non contagiati contro la minaccia zombie.

PERCHÉ SCEGLIERE PROPRIO QUESTA VERSIONE DI ZOMBICIDE

Il sistema Zombicide è qui asciugato nella sua forma più “essenziale”: nessun segnalino rumore da aggiungere o togliere, IA dei nemici semplicissima, nessun mazzo degli oggetti da scorrere in maniera forsennata alla ricerca della molotov e (finalmente) la possibilità di giocare con un personaggio a testa (con conseguente aumento della difficoltà in meno di 4).

Il mazzo di generazione è certamente più vario rispetto al passato: esso racchiude quanto di meglio uscito nelle scatole precedenti, ad esempio le attivazioni post generazione o le attivazioni extra, ma introduce anche alcune novità, come l'attacco di tutti i soldati in una zona, con tanto di gittata.

Il mazzo di generazione è certamente più vario rispetto al passato: esso racchiude quanto di meglio uscito nelle scatole precedenti, ad esempio le attivazioni post generazione o le attivazioni extra, ma introduce anche alcune novità, come l’attacco di tutti i soldati in una zona, con tanto di gittata.

Per quanto riguarda le schede personaggio, notiamo come gli attacchi non abbiano più il numero di danni da applicare in caso di successo in modo non cumulativo: nelle scatole precedenti, per infliggere più di un danno (e quindi eliminare un abominio o un tank) servivano armi che facessero quel numero di danni a colpo, dato che i successi non erano cumulabili. In Marvel Zombies i successi sono danni e li distribuiamo come vogliamo, sempre rispettando l’ordine di priorità dei bersagli. Questa semplificazione rende tutto il gioco molto più agile poiché consente letteralmente di disintegrare intere squadre di agenti, come ci aspettiamo da un supereroe zombie affamato. Inoltre i personaggi sono abbastanza differenti l’uno dall’altro nonostante abbiano un solo attacco oltre a divora, e le abilità che acquisiscono all’aumentare dell’esperienza sono decisamente tematiche e in linea con l’universo da cui provengono.

Questo scontro dove l’abbiamo già visto?

Questo scontro dove l’abbiamo già visto?

Le dinamiche di una partita a Marvel Zombies ruotano attorno alla gestione della fame: l’escalation di danni che uno zombie può fare portano a rischiare qualche attacco in più, ma occorre sempre tenersi un piano B qualora l’eroe diventi famelico. Nonostante l’enorme potenza di fuoco, la cautela a volte è l’arma migliore, poiché sono davvero pochissimi gli strumenti per recuperare punti vita.

L’aspetto forse principale che interesserà di più al target del gioco è la durata: essa è finalmente coerente con quanto scritto sulla scatola attestandosi generalmente sui 90 minuti massimi, o 120 per le missioni più difficili. Questa riduzione del tempo rispetto agli altri Zombicide è dovuta principalmente alla mancanza di downtime per la ricerca e lo scambio degli oggetti. Quindi non avrete più promesse di partite brevi che mascheravano una durata della partita ben superiore.

L’ultimo punto a favore è la licenza Marvel: se piace quel tipo di universo, Marvel Zombies avrà sicuramente più presa sui giocatori rispetto alle ambientazioni “generiche” dei titoli precedenti.

PERCHÉ ORIENTARSI SU ALTRO

Il sistema di gioco è potenzialmente interessante, ma ci sono alcuni elementi che non ci hanno soddisfatto appieno durante le partite a Marvel Zombies: l’essenzialità del titolo si risolve spesso nel semplice “muovi e attacca” e nonostante le belle idee dei passanti e di alcuni attacchi speciali (come il simbolo degli Avengers) serve qualcosa in più dopo alcune partite. Non potendo infatti personalizzare gli eroi, la longevità scricchiola molto presto, nonostante le molte missioni presenti. Se da un lato la rimozione del mazzo di equipaggiamenti e la gestione degli attacchi riducono il downtime, le differenze tra una partita e l’altra sono davvero poche. Sono troppo pochi anche i 6 personaggi presenti nella scatola: la strategia per esprimerne al meglio le qualità sarà sempre molto simile. Ovviamente, gli appassionati dello Zombicide “classico” potrebbero rimanere delusi dalla mancanza di una costruzione progressiva dei propri beniamini.

Si tratta pur sempre del caro vecchio Zombicide…

Si tratta pur sempre del caro vecchio Zombicide…

Infine, il cuore del gioco rimane quello che conosciamo dai precedenti titoli: un grosso impatto della fortuna sia nella pesca delle carte che, soprattutto, nei tanti dadi lanciati, oltre alla solita escalation di difficoltà se gli eroi non crescono di esperienza in maniera uniforme. Inoltre qui sono presenti le spade di Damocle della fame e della morte di un personaggio che porta alla sconfitta immediata. Non sarà dunque Marvel Zombies a farvi cambiare idea su questa serie, se già non ne apprezzate le caratteristiche di base.

CONCLUSIONE

Spesso avrete sentito dire che CMON ripropone sempre lo stesso set di regole cambiando le miniature quando esce una nuova scatola di Zombicide: con Marvel Zombies assistiamo ad un cambio di rotta per l’intero brand che ci piacerebbe venisse ulteriormente esplorato. Se non sono presenti i vostri eroi preferiti non vi resta altro da fare che aspettare le numerose espansioni (già annunciate su Kickstarter), mentre se proprio non digerite il mondo Marvel, ci sono altre novità in arrivo.

La scatola del gioco.

La scatola del gioco.

Si ringrazia Asmodee Italia per aver reso disponibile una copia di valutazione del gioco.

Ti interessa qualche altro gioco? Forse lo abbiamo già recensito…

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